Due o tre note sul caso Contador...

| 25/03/2011 | 09:55
Il postino, efficiente come sono per tradizione gli svizzeri, suonerà stamane alla porta del Tas a Losanna e un solerte segretario firmerà la ricevuta di ritorno della raccomandata inviata dall'UCI per annunciare il ricorso sul caso Contador: da quel momento scatteranno i quattro mesi a disposizione del Tribunale per discutere il caso e arrivare ad una sentenza.
Nei prossimi giorni, entro il 4 aprile, è attesa una seconda raccomandata, stavolta inviata dalla Wada, con un altro ricorso. E logica vuole che i procedimenti vengano accorpati, anche se Uci e Wada hanno deciso di procedere ognuna con i propri esperti e i propri legali.
Nei prossimi giorni cominceranno anche le schermaglie legali: prima di tutto alla difesa di Contador spetterà la scelta di un arbitro tra quelli designati per il caso e non sarà una scelta semplice. I difensori di Valverde, per fare un esempio, scelsero una strategia di attesa: chiamarono un arbitro spagnolo che non era mai disponibile a raggiungere Losanna e che durante il procedimento addirittura si dimise, provocando un inevitabile (anche se infruttuoso) allungamento dei tempi.
Poi ci sarà la scelta della lingua per il dibattimento, altra scelta importante visto che il dossier della difesa conta già 600 pagine…
I quattro mesi a disposizione del Tas scadono - il conto è presto fatto - il 25 luglio, all'indomani della fine del Tour de France. Che a questo punto Contador potrebbe correre: né Uci né Wada chiederanno la sospensione del corridore, consapevoli del fatto che in simili frangenti il Tas praticamente non l'ha mai concessa. Ma non è pensabile nemmeno il ricorso ad una procedura accelerata perché per ottenerla è necessario il consenso di entrambe le parti e la difesa di Contador non ha nessun interesse a concederlo.
Che non sarà una battaglia facile l'UCI lo sa benissimo, al punto che l'ufficio legale aveva consigliato di non procedere con il ricorso, mentre Pat McQuaid lo ha preteso per una questione politica e per dare ancora maggiore dignità alla lotta al doping.
Su cosa punterà l'accusa? Intanto sul fatto che la presenza del clenbuterolo è assodata, poi sulla presenza di ftalati nel sangue e - come scrive L'Equipe - su alcuni valori del passaporto biologico piuttosto ballerini nel rapporto tra 2009 e 2010. In pratica, sosterrà l'Uci, c'è la seria ipotesi di un ricorso all'emotrasfusione.
Su cosa punterà la difesa? Sull'assunzione involontaria di una quantità infinitesimale di prodotto che, è scientificamente provato, non avrebbe potuto essere assunta in maniera volontaria. Il fatto è che spetta ad Alberto Contador dimostrare la sua buona fede ma lo spagnolo non potrà presentare la prova regina, vale a dire la fetta di carne incriminata. Ma la domanda è un'altra: perché la Wada non ha presentato ricorso in casi simili?
La battaglia è solo all'inizio...
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