Farrar: la corsa dei miei sogni? È il Giro delle Fiandre
| 28/01/2011 | 21:29 Grazie a una crescita costante ed inesorabile Tyler Farrar è entrato nel gotha della velocità mondiale, e vuole rimanerci lungo. Il velocista americano è convinto anzi di poter migliorare ancora, e ha accolto senza accidia l’arrivo nella sua Garmin-Cervelo di Hushovd e Haussler, due che in teoria potrebbero fargli concorrenza. “ Sono contento che siano arrivati due grandi campioni come loro, sarà più facile dividersi le responsabilità e la pressione. Per quanto mi riguarda la priorità assoluta è e rimane la vittoria della Garmin-Cervelo. Poi non nego che le cose siano cambiate, che non sono più l’unico grande sprinter del team, ma la cosa non mi disturba affatto”. Anche perchè la stagione è lunga e rischia di esserlo anche più delle altre per i velocisti… “Già, il mondiale mi piace molto, e io di solito sono abituato a fermarmi un po’ prima. Per adesso ho pianificato fino al Tour: farò Tirreno, Sanremo e classiche del Nord, prima di venire al Giro, una corsa che mi piace moltissimo e che mi ha fatto conoscere al grande pubblico”. Quali sono gli avversari più pericolosi e quali i giovani che fra qualche anno si inseriranno nella lotta? “Credo che questa sia una delle generazioni più prolifiche di sempre in quanto a sprinter: Cavendish Greipel, Bennati, oltre ai miei due compagni, sono avversari durissimi. Senza dimenticare Petacchi, un po’ più vecchio ma che rimane, a mio parere, il velocista più intelligente del gruppo. Fra i giovani tengo d’occhio Matthew Goss, che già ha fatto vedere qualcosa ma deve ancora esplodere, e Michael Matthews, il campione del mondo under 23. Poi segnalo anche il mio compagno Jack Bobridge: non è un velocista, ma ha un fiuto incredibile per la vittoria. E’ ancora inesperto, ma impara subito: non gli ho mai visto ripetere lo stesso errore due volte”. Occhi chiusi, braccia alzate. La corsa dei sogni qual è? “Il Giro delle Fiandre. Il Belgio è, da quando avevo 18 anni, la mia base in Europa, la gente vive di ciclismo e tutto l’anno aspetta quella corsa. Non so se sono ancora pronto per vincerla, ma di sicuro se sogno una vittoria è proprio quella”.
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