| 27/01/2011 | 09:09 Si parla di Tour de France ed ecco che a dirigere la serata a Pinerolo assieme a Beppe Conti e Davide Cassani è arrivata anche Alessandra De Stefano, ormai parigina a tutti gli effetti. Con lei anche il giornalista Philippe Brunel de “L’Equipe”. Ed ecco dare il via ad una carrellata di impressioni e di sogni “gialli” delle star che non son volute mancare alla grande festa di Elvio Catellino, colui che con la sua Cooperativa Sociale Quadrifoglio, ha portato il Tour de France 2011 in Italia.
Riccò: «In bici sono ancora uguale a com’ero prima: aggressivo e spavaldo. Ma sono cresciuto. Per questo Tour vedo certamente sul podio due persone, Schleck e Basso…per il terzo nome ci sarà battaglia. Per quanto mi riguarda, correrò il Giro e poi si vedrà la mia condizione e si valuterà se affrontare il Tour».
Cunego: «Non sarò al Giro perché punto molto sulle classiche e sul Tour. Sono stato maglia bianca ma l’anno scorso per quanto abbia cercato la vittoria non sono mai riuscito a raggiungerla. Mi è sempre mancato qualcosa. Quest’anno spero ci sarà un netto miglioramento».
Pellizotti: «Ricordo ancora con gioia la maglia a pois del 2009 poi come sapete sono stato sospeso e sto ancora aspettando che si chiarisca questa situazione così particolare. Sono però felice di essere qui perché la bici è la mia vita».
Nibali: «Il 3° posto al Tour del 2009 mi ha lanciato nei grandi Giri, mi ha dato quel qualcosa in più per farmi capire e credere che potevo vincere in Giro. E così è stato. Sono salito sul podio del Tour ma non basta, devo almeno ripetermi».
Basso: «Sono appena tornato dal Tour di San Luis letteralmente ustionato dal sole e perennemente avvolto nella sciarpa. Ora è vietato ammalarsi perché questo per me è un anno importante. Ho anticipato la preparazione e partirò più svelto rispetto l’anno scorso. Ad aprile avremo un altro meeting di squadra e si definiranno le linee per l’altra parte di stagione. Il Tour per me? Il Tour non è il sogno del 2011… è il sogno di ogni ciclista. Dovrò viverlo con serenità. Ho partecipato l’anno scorso dopo 5 anni di assenza e prima di appendere la bici al chiodo voglio vincerlo. Andy Schleck è il favorito numero uno ma se riuscirò a tirare fuori l’Ivan dell’ultima settimana del Giro allora potrò vincere il Tour. Prudhomme ci mette un anno per prepararlo? Io ce ne sto mettendo 33» ha scherzato.
Hushovd: «Ho vinto 2 volte la maglia verde al Tour. E’ una corsa che conosco bene e che mi piace molto tanto che potrei dire che il Tour è la mia corsa preferita. Spero di vincere altre tappe quest anno ma posso già dirvi che quella di Pinerolo è troppo dura per me… Sarà Tour particolare per me perché lo correrò da campione del mondo. Se punto alla maglia verde? No, preferisco vincere una tappa da campione del mondo o vestire la maglia gialla. Così si vedono ancora meglio i colori iridati».
A tutti loro però è andato il consiglio del grande Felice Gimondi: «La cosa fondamentale per vincere il Tour è un bon allenamento e la convinzione di farcela. Imparate anche a tener d’occhio gli avversari e capire subito la loro condizione»».
Si parla nell'articolo di un 3° posto di Vincenzo Nibali al TOUR de France 2009,ma non è assolutamente vero,il 3° posto nel 2009 l'ha conquistato Lance Armstrong,non è altrettanto vero che Nibali ha vintO il Giro D'Italia......
forse l'articolo voleva parlare di IVAN BASSO.giusto?
Grazie dell'attenzione.
Loriano Gragnoli dir. di Organizz. F.C.I.
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