Bici al chiodo, premiati Gibo Simoni e il grande Alfredo Martini

| 24/01/2011 | 08:58
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E’ stato un lungo pomeriggio durante il quale parlare di ciclismo di ieri e di oggi premiando campioni che hanno scritto realmente le pagine più belle del duro sport delle due ruote davanti ad una foltissima platea formata da ben 420 intervenuti. A Campagnola Emilia (Re), infatti, l’Associazione Nazionale Ex Corridori Ciclisti ha organizzato la 10° edizione de “La Bici al Chiodo” un prestigioso premio assegnato al campione che ha deciso di scrivere la parola fine sulla sua carriera agonistica.
Quest anno è dunque stato assegnato a Gilberto Simoni, classe 1971 che ha lasciato definitivamente la bici dopo 24 anni di carriera ed aver vinto 2 Giri d’Italia, essere salito sul podio rosa per altre 5 volte, scalato le montagne più alte d’Europa, aver domato lo Zoncolan per ben 2 volte, uno dei pochi ad aver vinto tappe nei 3 grandi Giri, il ciclista italiano con il miglior rendimento nelle corse a tappe degli ultimi 10 anni. Premio alla carriera invece a Fabiana Luperini la forte scalatrice toscana che ha vinto il Giro d’Italia 5 volte, 3 la Grand Boucle Feminine Internazionale e 4 maglie tricolori. Per la categoria grandi ex sono stati invece premiati Giovanni Corrieri, il fedelissimo gregario di Bartali e Renzo Soldani, inseparabili come sempre, svegli e pronti, soprattutto Soldani, a ricordare episodi oramai polverosi anche nella mente. Come sempre, accompagnati da Andrea Bartali, primogenito del noto campione e presidente della Fondazione Bartali.
E poi ancora: ad Anna Trevisi il 60° premio “Disciplina” istituito dal Cav. Giannetto Cimurri mentre il premio “Giovane emergente” è andato a Lorenzo Fortunato, Rino Gasparrini, Stefano Ippolito, Andrea Marchi e Eugert Zhupa. Non poteva mancare lo sguardo al giornalismo ed ecco che il nostro direttore Pier Augusto Stagi è stato insignito del Premio Stampa. Un bel pomeriggio di ciclismo dove trovare anche altri campioni e personalità come Berzin, Bontempi, Boifava, Marino Basso, Primo Franchini, Levati.
“Premio d’onore” al giovanile Alfredo Martini che alla vigilia dei suoi 90 anni è ancora il faro del ciclismo italiano, un uomo che è punto di riferimento sia nei momenti magici che in quelli bui oltre che tecnico di caratura straordinaria. Un uomo che in barba all’età ha ancora tanta voglia di andare e parlare del ciclismo. «Il nostro ciclismo, quello italiano, si è ripreso bene vincendo l’anno scorso Giro e Vuelta. Certo, eravamo abituati meglio vincendo anche le classiche ma basta aspettare ancora un po’ – sono le parole di Martini - Intanto si è aperta una stagione che già sembra bellissima e con giovani che stanno avanzando bene tra i prof. Solo stanotte la notizia del successo del neoprofessionista Guardini. Vorrei fare comunque i complimenti a Tedeschi che ha organizzato oggi questa grande e bella assemblea per premiare dei campioni e guardandovi domando: chi siamo? Semplice, siamo gente comune, una grande famiglia. Ci accomuna una grande passione, il ciclismo. Questo sport è stato martoriato e bastonato per colpa di alcune cose, per colpa di gente vigliacca che stava vicino ai corridori, ragazzi generosi che non blefferebbero. Siamo stati comunque sempre i primi, i primi a capire che si doveva fare qualcosa o, ancor prima, a capire grazie a Magni che si doveva inserire gli sponsor facendo da apripista a tutto lo sport. Oggi siamo i più chiacchierati ma la gente non ci ha mai abbandonato e noi dobbiamo essere riconoscenti a queste persone che, ad esempio, stanno 2 giorni all'addiaccio per vedere il passaggio del Giro in cima alla montagna e quando incontrano qualcuno, nonostante tutto, gli offrono anche una salsiccia e un bicchiere di vino. E’ una bella famiglia e io sono contento di farne parte».
Appena archiviata questa edizione però, ecco già il lancio alla prossima annunciando che il “Premio grandi ex” del 2012 andrà a Moreno Argentin.

Laura Guerra
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