Michele Ferrari: note sulla dieta a zona

| 05/12/2010 | 11:53
Qualche giorno fa Eugenio Capodacqua, sul suo sito sportpro.it, ha pubblicato un bell' articolo: "Così la zona ha cambiato anche la mia vita".
L' Autore propone una rappresentazione grafica delle variazioni del suo peso corporeo e della sua % di grasso dal 10/7/2010 al 22/11/2010.

Il peso mostra fisiologiche oscillazioni, fino a 2 kg nell' arco di 2-3 giorni, che altra spiegazione non possono avere se non nella variazione del contenuto di acqua corporea (a proposito, sarebbe stato interessante mostrare le variazioni della concentrazione di Hb...).

Le misurazioni della % di grasso mostrano variazioni in giorni ravvicinati che fanno dubitare della attendibilità delle misurazioni.

Ma non è questo che ha attirato la mia attenzione, quanto il modo con cui è stata tracciata la linea che unisce la prima e l' ultima misurazione del peso.
E' una linea retta che non riflette affatto l' andamento temporale di questo parametro, ma semplicemente unisce due valori, il più alto e il più
basso, scelti dall' Autore.
L' andamento del peso in effetti mostra un calo significativo dal 10 luglio a fine settembre, per poi stabilizzarsi o risalire leggermente, anche se
l' Autore sceglie di far terminare la linea su un valore basso (72.8 kg del 22/11) che fa comodo alla sua rappresentazione.
Per quale ragione non ha fatto "atterrare" la linea sul peso di 2 giorni prima (74.5Kg del 20/11) ?

Con questo non voglio contestare gli effetti della dieta a zona sul benessere e peso corporeo, ma solamente sottolineare come il modo di graficare
possa indurre, non sempre in buona fede, a conclusioni inesatte o errate.

Lo stesso Capodacqua sul suo sito aveva proposto nel mese di settembre un altro articolo (successivamente rimosso...): "Ecco come il passaporto Bio inchioda chi si dopa", dove mostrava i grafici (ripresi dalla rivista Cycling Pro) di alcuni parametri ematologici di De Bonis e Caucchioli.

A parte qualche errore nelle didascalie, non entro nel merito della valutazione dei valori rilevati, ma voglio sottolineare come la graficazione proponga
la semplice successione dei valori, non considerando affatto il tempo intercorso tra un test e l' altro o il periodo dell' anno in cui è stato effettuato.

Questo modo di graficare non può non richiamare alla mia mente le rappresentazioni grafiche proposte dai Periti del PM Giovanni Spinosa sulle variazioni di ematocrito dei miei pazienti-atleti negli anni 90.
Ma questa è un' altra storia.

Michele Ferrari

da 53x12.com
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COMMENTI
5 dicembre 2010 13:35 bira
Perchè Lui è il numero uno, punto.

Salve
5 dicembre 2010 14:15 LorenzoFiuzzi
BUONGIORNO DOTT. FERRARI MICHELE, A PROPOSITO DI ANNI 90,
SI RICORDA QUANDO A ROMINGER, SULL'ORA, GLI HA FATTO FARE I 55 KM/H DI MEDIA?
E POI I SUOI MOTTI:
- «tutto ciò che non si prende ai test non è doping»
- «se fossi un corridore utilizzerei le sostanze che sfuggono ai controlli»
(http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1994/05/12/la-squadra-di-argentin-licenzia-ferrari.html)

FIUZZI!!!!!
5 dicembre 2010 15:00 DarkSide
Ah ah ah, ammazza che display di ignoranza!
Ti piacerebbe fare i 55 di media, eh? Invidioso... Beh, il capo ce l'hai aerodinamico, senza dubbio alcuno.

Incoerenza
5 dicembre 2010 16:21 slooping
Perchè tutto questo spazio ai commenti del dottor Ferrari? Non lo ritengo opportuno, non dimenticatevi che ha creato non pochi problemi al mondo del ciclismo. Se poi tutto è già passato nel dimenticatoio facciamolo paladino del nuovo ciclismo!!!!!

Adesso parlano i dopatori?
5 dicembre 2010 18:08 nemesi56
E' proprio vero che il tempo canclela tutto. Ma ora parlano anche i medici radiati per vicende doping? Mah. La faccenda del peso mi ha incuriosito, però, così sono andato a vedere il grafico in questione. Ho ricopiato i dati su excel per vedere da dove veniva fuori quella linea che porterebbe a conclusioni "inesatte" ed ho scoperto che null'altro è se non la linea di tendenza lineare proposta per quei valori (tempo, peso, % grasso)dallo stesso programma. Se i dati sono quelli, il dato finale è un dimagramento - non ricordo di quanto. Punto. Il che significa che quella dieta per quel tizio ha funzionato. Non ho visto i grafici di Caucchioli (non ci sono più nel sito) ma credo che anche quelli siano messi in ordine di data, cioè rispecchino un andamento temporale. Anche perchè solitamente si riferiscono a test effettuati. In date precise. Insomma mi sembra una critica più astiosa che motivata. Un arrampiocarsi sugli specchi.

Un articolo sul…nulla
5 dicembre 2010 19:03 SoCarlo
Un bell’articolo in cui si disquisisce su come tirare una linea.
Magari il prossimo affrontera’ la precisione delle misurazioni della bilancia di casa Capodacqua….

Da quando scrissi la mia tesi molti anni fa ho appreso che I dati nelle pubblicazioni scientifiche possono essere presentati in modi molto diversi, SENZA PER QUESTO CAMBIARE LA SOSTANZA. Nella pratica lavorativa tale pratica e’ quotidiana e conosciuta da tutti gli addetti ai lavori (semplificando:e’ la solita storia del bicchiere mezzo pieno…).

Certo un sito che si propone come punto di riferimento per la precisione delle notizie e dei dati riportati avrebbe dovuto porre qualche ‘warning’ in piu’ ad inizio articolo, anche se non ha pretese scientifiche ovvie (test su un solo campione???). Non foss’altro per non creare eccessive aspettative.

p.s. io questa dieta la inizio la prossima settimana. L’articolo in questione mi ha convinto a cercare nella bibliografia disponibile e a chiedere in giro (questo a favore del tema affrontato dal Dott. Ferrari, il quele pero' si limita a graffiare la superficie, senza apportare nulla di nuovo. Da un esperto del suo calibro, ci si aspetta di piu').

Speriamo che col prossimo articolo il Dott. Ferrari ritorni ad occuparsi di argomenti un po’ piu’ seri (e magari piu’ a fondo).

Articolo nauseante (quello di Ferrari).
5 dicembre 2010 20:16 Bartoli64
Nell’esporre questo mio intervento mi ricollego anche al precedente articolo del Dott. Ferrari pubblicato su Tuttobici.web, non prima di aver fatto notare ai blogger (qualora qualcuno non lo avesse capito) che la “ratio” dell’articolo sulla dieta a zona redatto da questo celebre “luminare” della medicina sportiva altro non è che una volgare provocazione, nonché un cialtronesco tentativo di mettere alla berlina i suoi “avversari” di sempre (giornalisti impegnati e Pubblici Ministeri).

Sinceramente mi vien proprio da ridere a vedere com’è ridotto questo povero Paese, dove perfino un medico (RADIATO) da tutto lo sport italiano abbia la faccia tosta di parlare e mi domando: con quale credibilità?

Evidentemente la crisi deve aver colpito anche il noto "Testa Rossa" se adesso decide di esporsi, ovviamente corroborando le sue tesi di acclarato “studioso del doping”, secondo quanto chiaramente stabilito da processi e squalifiche comminategli dai massimi Organismi di Giustizia dello sport italiano.

E la stucchevole furbizia con cui illustra le sue tesi, che troveranno certamente più di un "estimatore", è un evidente quanto misero tentativo di recuperare un'immagine (e una credibilità) assolutamente irrecuperabili.
Per ora una cosa è certa: quello in malafede è proprio lui.

Se una sostanza (pratica) dopante e/o mascherante è irrintracciabile perché non inclusa nella lista dei prodotti vietati oppure inclusa e non ricercata (e se ne possono fare decine di esempi), nella pratica ciò sta a significare che la stessa sostanza è IRRINTRACCIABILE, in parole povere può diventare di uso "libero" per personaggi senza scrupoli come un certo esponente della medicina sportiva “free” che in una nota intervista del passato dichiarò che se lui fosse un corridore tutto quello che non si becca all'antidoping lo avrebbe preso.

E' proprio su questa differenza fra teoria e pratica che gente come il Dott. Ferrari (un “bricconcello” multato anche dai giudici del triathlon perché colto a spingere la figlia in salita) ha fatto i soldi perché è bene che si sappia: chi lavora nell’ombra col doping (o comunque ha lavorato in passato col doping) guadagna… eccome se guadagna!

Quanto all’esposizione e diffusione mediatica di informazioni clamorose (false secondo questo “scienziato”) da parte di Autorità Competenti non faccia altro che incoraggiare e divulgare il doping, specie a livello amatoriale il Dott. Ferrari, come sua abitudine, “ci*la nel manico”.

Il nostro medico sa bene che è meglio non parlare troppo di doping. Un pò perché gli ricorda un suo recente passato non proprio cristallino ma, soprattutto, perché lui - proprio agli amatori - vende programmi di allenamento con il quale qualche povero illuso crederà di “fare la differenza” (d’altro canto li prepara in famoso “dottore” di tanti campioni, giusto)?

In tema di metodi e sostanze dopanti, infatti, ne sa già abbastanza un banale cicloamatore sul come e quando “curarsi” (grazie alla complicità e agli "insegnamenti" di "medici dopatori”) figuriamoci quando si sale appena di livello….. e tutto ciò "Testa Rossa" lo sa bene!

Del resto, percentuali o meno, se gli atleti si dopano non sarà mica perché sono così stupidi da rischiare anche il processo penale (vedi legge 376/2000) per nulla... o no?

Sarà, infatti, che decidono di ricorre al doping perché - da un minimo ad un massimo di “percentuali” - ne traggono un evidente vantaggio?

Negli ultimi 2 anni, leggo sull'ultimo numero di una nota rivista del settore, ci sono stati almeno 30 casi (DICO TRENTA) di atleti di primo piano coinvolti e/o condannati per doping. Fra questi atleti "vincenti" come Riccò, Piepoli, Valverde, Di Luca, Bosisio; per non parlare dell’ex argento olimpico Rebellin; giovanissimi come Bani, altri corridori meno noti come Priamo, amatori come Maccanti e perfino donne come la Gallucci.

Se (spesso) quelli che vincono risultano poi essere dopati - spesso con la complicità di medici alla “Testa Rossa" - chi induce al doping? Quelli che lo denunciano?

Via, non scherziamo, l'argomento è troppo serio perché ne parli uno come Ferrari.

Commosso per la sciagura che ha colpito oggi a Lamezia Terme degli appassionati come noi, saluto e ringrazio i blogger che hanno avuto la pazienza di leggermi sin qui.

Bartoli64

5 dicembre 2010 21:43 froome
Il dott. Ferrari avrà certamente le sue colpe in fatto di doping, ma qui vedo che sono tutti professori che ne sanno più di lui. Beati loro.

? darkside ? (che nome.... = "lato oscuro")
5 dicembre 2010 21:56 LorenzoFiuzzi
A me di fare i 55 di media non me ne importa nulla.
A me importa che i medici, invece che fare soldi dopando i corridori, facciano il loro lavoro e cioè curare gli ammalati, anche quando ammalati lo sono quei poveretti che scrivono sui blog offese senza senso. Perché anche questi si ammalano, ed il medico (vero) diventa necessario.

tutta colpa
6 dicembre 2010 00:35 marcuzgirardi
e' tutta colpa dei pm comunisti e sovversivi Ferrari!
sono loro che si sono inventati questa balla colossale del doping nel ciclismo.

IL DOTT. FERRARI COME WIKILEAKS
6 dicembre 2010 15:19 cyrano
Ebbene si, caro dottore, le sue considerazioni su SPORTPRO sono proprio come le rivelazioni di WIKILEAKS.

Wikileaks ci ha detto che i funzionari dell’ambasciata americana a Roma, hanno comunicato in patria ciò che da noi sanno tutti, bambini inclusi.
Lei ci dice che un grafico di SPORTPRO è quantomeno discutibile.

Mi aspettavo qualcosa di più; ad esempio, come giudica i dati degli ultimi 3 giorni di dieta del Dott. Capodacqua?
* 20/11 peso Kg 74,5 grasso 16% pari a Kg 11,92
* 21/11 peso Kg 73,7 grasso 14% pari a Kg 10,32
* 22/11 peso Kg 72,8 grasso 15,9% pari a Kg 11,58

In un giorno ha perso 0,8 Kg di peso e ben 1,6 Kg di grasso.
Il giorno successivo perde ancora 0,9 Kg di peso ma il grasso aumenta di 1,3 Kg.
Io non sono un esperto, ma mi sembrano risultati strabilianti.
Può darmi un suo parere?

Cyrano

P.S. Coloro che non gradiscono che il Dott. Ferrari si esprima mi scuseranno, ma ritengo di poter chiedere un suo parere, almeno fin quando saremo in democrazia.

Non c'è bisogno delle rivelazioni di Wikileaks......
6 dicembre 2010 17:20 Bartoli64
...... neanche per comprendere la figura del (Dottor) Michele Ferrari.
Fai solo ridere.....

Bartoli64

non c'e' piu' alcun dubbio:
6 dicembre 2010 17:53 SoCarlo
Capodacqua ha bisogno di una nuova bilancia!

Nessuno che sa il perche' le date sono in ordine cronologico inverso?
E lo sfondo verde?

Oggi ho tempo da perdere....(pure il Dott. Ferrari, a quanto sembra).

2003 "Hematocrit in Athletes - State Of The Art",
2004 "VO2max - Useful?"
2007 "Variability of Hematic Parameters"
2010 siamo in attesa

TUTTI SULLO STESSO PIANO?
6 dicembre 2010 19:32 buendia
Cari signori, dopo avere a lungo assistito a questa specie di guerra tra bande che si sta sviluppando sulle affermazioni del Dott. Ferrari, ho deciso di prendermi la mia dose di insulti gratuiti.
Premetto che il Dott. Ferrari non gode della mia simpatia, per i suoi burrascosi trascorsi nel mondo del ciclismo, tuttavia la mole di insulti che sta ricevendo, per delle affermazioni tanto vere quanto banali, mi induce ad avere, in questa sede, un atteggiamento benevolo nei suoi confronti.

In primo luogo mi urta che si neghi, a chiunque, il diritto di esprimere le proprie opinioni, e spero non ci sia bisogno di scomodare Voltaire perché questo principio sia condiviso da tutti.

In secondo luogo non condivido la dietrologia: ha scritto questo perché indirettamente vuole attaccare quello che è amico dell’altro.

E’ così difficile stare ai fatti?
Io ci provo.
Le polemiche su questo sito, sono scaturite principalmente da due delle argomentazioni di Ferrari:
1 Non è vero, come ha sostenuto il P.M. Benedetto Roberti, che il doping migliora del 40% le prestazioni.
2 Un grafico pubblicato sul sito di Capodacqua non è corretto.

Non mi risulta qualcuno abbia contraddetto in maniera convincente queste affermazioni, probabilmente tutti sono concordano sul fatto che sono corrette.

Perché allora tanta ironia, astio, addirittura offese da parte dei più esagitati?
Solo perché queste cose le ha dette Ferrari?
O forse per una difesa, questa si integralista e giacobina, di Capodacqua e Roberti?

Entrambe le motivazioni non mi paiono sufficienti a giustificare quel che ho letto, e vorrei quindi richiamare la vostra attenzione su qualcos’altro che Ferrari ha scritto.
Il dottore infatti ha sostenuto che l’obiettivo dell’antidoping dovrebbe essere “un intervento che abbia il realistico obiettivo di mettere tutti sullo stesso piano”.
Cosa vuol dire mettere tutti sullo stesso piano?
Non mi pare un obiettivo lodevole, almeno per come lo intendo io.
Se una persona ha avuto in dono qualità che altri non hanno, dobbiamo portarlo al livello dei meno fortunati, o dobbiamo elevare questi ultimi al pari del più dotato?
Io credo sia meglio lasciare le cose come stanno, perché non si diventa campioni in uno studio medico, campioni si nasce (spero).

Massimo Casavecchia

Voltaire? Sta facendo salti mortali nella tomba!
6 dicembre 2010 22:06 Bartoli64
Aahh Sig. Buendia, che piacere!

Lo sa che cominciavamo a sentire la Sua mancanza a fianco del Cyrano? Vi siete telefonati per concordare una linea d’attacco comune?

Stia pur tranquillo perché nessuno (e tantomeno io) Le fornirà una dose d’insulti per il solo fatto che continua a “spararle”.

Come dice poi? Mole di insulti al Dott. Ferrari? Quali insulti? Qui si parla di fatti acclarati (fino a prova contraria) e i fatti - a casa mia - si chiamano FATTI e NON “insulti”! A casa Sua come si chiamano?

In poche parole, se non ho capito male, un certo clima che si sarebbe creato all’interno di questo blog l’ha indotta a avere un atteggiamento “benevolo” nei confronti del Dott. Ferrari………. ma dai!?

Ed ha pure il coraggio di parlare di dietrologia? Guardi che se Lei avesse un briciolo di coerenza (e coscienza) avrebbe capito da subito che gli articoli del Dott. Ferrari altro non erano che un compassionevole spunto per attaccare i suoi nemici di sempre (giornalisti come Capodacqua e Pubblici Ministeri come il Dr. Roberti) e si sarebbe astenuto dal fare il Suo ennesimo, quanto fallace, commento.

D’altro canto, da che parte Lei si ponga in tema di doping lo hanno capito da mesi pure i bambini…… o sbaglio? Ma almeno lo dica, una volta per tutte, che Lei tollera il doping così si toglie questo dente e santi benedetti!

A parte il fatto che il Dott. Roberti ha riportato alla stampa ciò che i corridori da lui interrogati gli avevano riferito (e non aveva alcun obbligo di fare ricerche “scientifiche” in tal senso) e che Capodacqua - che non è certo un medico - sul suo sito (senza sponsorizzazioni) pubblica ciò che vuole, visto che l’accesso è del tutto gratuito.

Chi non fosse interessato ai suoi articoli, infatti, può tranquillamente cliccare sul sito del Dott. Ferrari se vuol leggere di studi “seri” ed “avvallati” da questo insigne “scienziato”.

Qui nessuno fa difese “integraliste” e “giacobine” del Dr. Roberti e/o del Dr. Capodacqua perché sono le ultime persone che hanno bisogno d’essere difese, specialmente in un contesto come questo con blogger come Lei.

Quanto al fatto che l’antidoping voglia mettere tutti sullo stesso piano non faccia lo “gnorri” perché ha capito benissimo che quel voler mettere “tutti sullo stesso piano” sta semplicemente a significare che tutti gli atleti debbono competere con le forze che Madre Natura gli ha fornito, siano essi campioni come gli ultimi degli coequipier, e non primeggiare sugli altri perché possono avvalersi (pagando fior di quattrini) del dopator….., ehm, volevo dire del “preparatore” più avanzato.

E ha pure scomodato Voltaire per proporci quel Suo commento tanto fazioso quanto inconsistente?

Almeno 5 minuti di imbarazzo no eh?

Bartoli64

Complimenti a Cyrano e Buendia,
7 dicembre 2010 02:39 JoseManuelFuente
. . . . . e a tutti coloro che sanno ascoltare con vedute aperte ed ampie anche chi probabilmente (non siamo giudici e non sta a noi giudicare) in passato può aver commesso degli errori.

Ciò detto, ho analizzato attentamente la materia e, pur non essendo nè medico nè biologo, ma avendo conoscenze di statistica sufficientemente valide, mi sembra di poter dire che si sta sprecando anche troppo tempo su un dato di fatto certo.

Eugenio Capodacqua ha pubblicato sul suo sito un grafico di dati riferiti a parametri biologici che non ha alcun presupposto scientifico e nella sostanza può essere paragonato solo ed esclusivamente ad un semplice consiglio pubblicitario. L’”illustre Dott. Eugenio” vuol fare la dieta a zona, la faccia. La vuol consigliare ai Suoi numerosi tifosi e lettori, lo faccia. Nessuno glielo può e vuole impedire.

Al contrario per quanto si riferisce alla discutibilissima presentazione dell’andamento dei dati nel grafico e, ancor più, alle mostruose variazioni dei parametri peso corporeo e massa grassa, ben oltre i confini della fisiologia, egli denota tutte le sue scarse e approssimative conoscenze in materia nonché una certa eccessiva facilità di giudizio e di emissione di sentenze non condivisibili.

Ma sin qui non capisco quale è il problema. Capodacqua non è un medico, non è un biologo, non è un nutrizionista, non è uno statistico, non è un ricercatore e mostra, nella materia del contenzioso, tutti i giusti limiti di un giornalista che nella sua vita ha scritto prevalentemente di doping. Non lo condannerei quindi se il suo contributo pubblicitario alla diffusione della dieta manca nella esposizione di ogni fondamento scientifico.

Ritengo invece che l’ottimo Eugenio (speriamo lo faccia presto lui personalmente o il su “segretario” particolare Bartoli69) dovrà spiegarci meglio quello che il Dott. Ferrari trasmette molto chiaramente nelle ultime righe del suo intervento: un concetto che potrebbe aprire scenari foschi ed indigesti.

Sembra infatti di capire dalle parole del Dott. Ferrari che i grafici di De Bonis e Caucchioli siano stati presentati sulle pagine di Cycling Pro e su quelle di sportpro (sino al giorno nel quale sono stati miseramente tolti . . . . . . .) nella stessa maniera in cui graficavano le variazioni di ematocrito dei clienti dello stesso Ferrari i periti del PM Spinosa. Orbene sono andato a rivedere, ricercando per 60 minuti in internet, chi fossero quei periti e, vi invito a farlo tutti, il risultato è davvero sorprendente.

Eugenio Capodacqua (o Bartoli69) ci vogliono cortesemente dire chi erano i periti del PM Spinosa, quindi dell’accusa nei confronti di Ferrari?

Eugenio Capodacqua (o Bartoli 69) ci vogliono finalmente dire chi ha fornito loro i grafici, i dati, le considerazioni e le carte processuali coperte da segreto istruttorio relative ai procedimenti a carico di Caucchioli e De Bonis, procedimenti non ancora conclusi e di incredibile attualità?

Eugenio Capodacqua (o Bartoli 69) ci vogliono finalmente dire per quale miserevole motivo sono state oscurate quelle pagine dal sito sportpro dopo essere state pubblicate in pompa magna e come oro colato?

Josè Manuel Fuente

La dieta o il libro?
7 dicembre 2010 09:37 cyrano
Caro Fuente, si sbaglia.
L'intento pubblicitario è chiaro, ma l'oggetto della pubblicità non è la dieta; è il libro.
Infatti in testa alla pagina di sportpro si legge:
"Sperling&Kipfer, 2010 pp.238, euro 17"
Ometto titolo ed autore perchè non faccio mai pubblicità gratuitamente.

Cyrano

Per Bartoli64
7 dicembre 2010 12:03 nonno

Do you speak English?
Parlez-vous français?
Habla usted español?
Você fala Português?
Sprechen Sie Deutsch?
Говорите ли вы Россию?
你会说中文吗?
An bhfuil Gaeilge agat?

Per cortesia risponda vorrei riuscire a stabilire un contatto.

Un appello alle persone perbene.
7 dicembre 2010 17:47 Bartoli64
Oh, ma che bello…… si è rifatto vivo anche il Sig. Fuente 90° (i gradi di chi è in posizione passiva), così il quadro dei “cavalieri della verità e della giustizia” è completo (o quasi). Mi spiace solo che i miei post le abbiano tolto il sonno considerato che mi scrive alle 2 e 39 della notte.

Vedo anche come Lei, unitamente ai Suoi amici, continua a sparare baggianate a profusione, almeno attenda che indossi un giubbotto anti-proiettile prima di risponderLe per le rime.

Cominciando dalle domande contenute nei Suo intervento e diciamo subito che:

1)Il Dr. Spinosa nomina i periti che vuole (ci mancherebbe pure che dovesse chiederlo a Lei);

2)Il Dott. Capodacqua non è tenuto a riferirLe i suoi segreti professionali e che quegli stessi “segreti” (nonostante Lei faccia finta di nulla) erano già stati pubblicati PRIMA che comparissero sul suo sito da una nota rivista del settore;

3)le pagine del sito sono state oscurate perché, trattandosi di dati personali, la Legge sulla Privacy prevede che sia giusto e continente non farli permanere sulla Rete a tempo indefinito (e anche questa è una cosa che Le avevo già detto e che Lei si ostina a non voler considerare).

Quanto ai casi De Bonis e Caucchioli cosa ci vuol (esattamente) dire Sig. Fuente (90°)? Che sino a che non si pronuncia il T.A.S. con sentenza definitiva non se ne può nemmeno parlare? E se - come nei due casi da Lei enunciati - sono già state comminate pesanti squalifiche (2 ANNI n.d.r.) la stampa cosa deve fare? Scena muta o infilare la testa sotto la sabbia? Ma mi faccia il piacere!

La verità del Suo contortissimo pensiero, Sig. Fuente (90°), è racchiusa in queste poche parole che io traggo – sic et simpliciter – dal Suo ultimo post: “egli denota tutte le sue scarse e approssimative conoscenze in materia nonché una certa eccessiva facilità di giudizio e di emissione di sentenze non condivisibili”.

Ecco, alla fine si è scoperto…… “emissione di sentenze non condivisibili”. Cosa significa ciò, se non che Lei , ed altre persone come Lei, NON accettano le sentenze della Giustizia penale e sportiva!

Guardi che la cosa è sin troppo evidente e Lei ha - ancora una volta - smascherato la Sua reale posizione nei confronti del doping. Ma perché non esce allora dal suo guscio di viltà e dichiara (a chiare lettere assieme ai suoi “amici”) che stì P.M., stì Procuratori, stì Giornalisti e stì Periti hanno rotto le scatole?

Credo di aver detto già tutto al Sig. Fuente(90°), peraltro con dovizia di particolari su tutto quanto attiene alla vicenda delle pagine oscurate sul sito SportPro con tanto di esposizioni normative che lo stesso Sig. Fuente(90°) fa finta di non aver letto: http:
//www.tuttobiciweb.it/index.php?page=news&cod=34120&allcomm=1 - post di venerdì 26 novembre ore 19.33 e seguenti a firma di Bartoli64 (per chi volesse approfondire).

Signori blogger di Tuttobici.web, questo personaggio che risponde al nickname di Fuente(90°), unitamente ad altri blogger della sua “fazione”, ha propinato quelle pagine come una sorta di prova scottante da esibire nei confronti dei soliti avversari di sempre, ma quando il sottoscritto li ha letteralmente “messi in mora” dicendo che quelle stesse pagine erano state già state pubblicate alcune settimane prima da una rivista di ciclismo (e che dunque non erano una novità, né tantomeno un segreto) cosa hanno fatto?

Dopo una pausa “tattica” di un paio di giorni (l’imbarazzo d’altronde era sin troppo evidente) sono tornati all’attacco fidando sul tempo e riponendo le loro stesse fandonie su altri blog di questo sito.

Non c’è nulla da fare, non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire come non c’è peggior cieco di chi non vuol vedere.

Ecco qual è il male profondo di questo sport: l’esistenza di gente che ammette (e probabilmente anche condivide) il doping ma che, però, è sempre pronta a nascondersi dietro il velo dell’ipocrisia, della falsità e dell’incoerenza per poi sputare gli schizzi della loro meschina dietrologia verso chi non si uniforma al loro trasformistico essere.

Gente dotata di una saccenza solo cialtronesca e calunniatoria, abili strateghi del copia/incolla, cavillatori di virgole, liberi interpretatori del Diritto, saltimbanchi della ragione, bestemmiatori della verità ma a cui dell’autenticità e della sostanza dei problemi poco gliene cale impegnati come sono a celare dietro una falsa maschera di perbenismo e garantismo la loro reale natura di persone ideologicamente gravate una profonda disonestà d’animo e di pensiero.

Invito, altresì, le persone realmente stufe di vedere questo sport continuare a marcire per gli interessi di medici, corridori e dirigenti disonesti a NON invocare confronti proprio con chi il ciclismo ha contribuito ad infilarlo nel collo di bottiglia dove si trova ora.

In questo Paese ci sono personalità come i dottori Donati, Daniele, Besnati, tecnici come Zenoni e Damiani, metodologi dell’allenamento come Sassi e Guercilena e tanti altri di cui ora non mi sovviene il nome.

Di alcuni di loro si sente ancora parlare, altri invece sono caduti nel dimenticatoio pur essendo stati pilastri essenziali di grandi successi sportivi e mi domando: perché?

Perché non si cerca il dibattito e non si apprende la dottrina di gente seria, gente onesta, gente preparata e si preferisce rivolgersi a chi, facendo il “grano vero” sulla pelle dei corridori e (sia pur indirettamente) degli appassionati, ha costituito la rovina autentica di questo meraviglioso sport?

TRENTA CASI (30) ACCERTATI DI DOPING NEL CICLISMO ITALIANO NEGLI ULTIMI DUE ANNI! Perché si continua ad accettare passivamente tutto ciò?

Perché consentiamo a certa gente di parlare dopo i gravissimi danni che hanno fatto? Perché dobbiamo per forza “riabilitare” gente già condannata e/o radiata anche quando non dimostrano alcun ravvedimento?

Libertà di esprimere democraticamente il proprio pensiero NON significa abusare della pazienza (e dell’intelligenza) delle persone perbene.

Bartoli64
P.S. per il Sig. Nonno:

Vede? Io ci ho provato, però proprio non parliamo la stessa lingua……

Ri-P.S. per il Sig. Cyrano: ho visto con i miei occhi restituire al mittente un assegno (dei bei soldini) che una Onlus aveva consegnato al Dr. Capodacqua per la sua meritoria attività giornalistica a contrasto del doping.
Intento pubblicitario per il libro della Sperling & Kupfer? Questo è quanto io ho visto fare quel giornalista mentre Lei è (e rimane) un tapino!

Ricapitoliamo:
7 dicembre 2010 20:09 SoCarlo
Il Dott. Ferrari scrive di aria fritta (non senza un perche', ai post l'ardua sentenza)

Il Sig. Capodacqua fa pubblicita' ad un libro sul suo sito (chissa' perche', glisso sui numeri)

Un'azione in sospeso:
a Capodacqua, fornire i nomi dei consulenti di parte del PM

E chi è perbene lo può decidere solo Lei? E' questo il gioco che le piace
8 dicembre 2010 01:57 JoseManuelFuente
Lei è sempre arrogante e aggressivo e indispone, ritengo, gli altri blogger e tutti i lettori. Si intuisce chiaramente dalle sue parole e dalla sua aggressività che ha enormi interessi privati. Sono ormai portato a ritenere che rivolgersi a Lei è equivalente che parlare a Eugenio Capodacqua. Non me ne voglia. Ma non sono più giovane, come Le ho detto in altra occasione, e nella vita ne ho viste di tutti i colori.

Di seguito indicate da B le sue affermazioni. Precedute da F le mie risposte.

B) Il Dr. Spinosa nomina i periti che vuole (ci mancherebbe pure che dovesse chiederlo a Lei).

F) Certo Spinosa aveva il potere ed il dovere di nominare chi voleva. Ci mancherebbe. Non mi aspettavo vhwe si consultasse con me prima di quelle nomine. Peraltro ero in quei tempi in Oriente e quindi le cose non sarebbero state semplici. Le ho solo chiesto, visto che solitamente Capodacqua è tra i giornalisti più informati, di dirci il nome di quei periti nominati da Spinosa e che usavano (a dire di Ferrari) graficare i dati in maniera simile ai grafici di Caucchioli e De Bonis gli stessi dapprima pubblicati da Capodacqua e successivamente rimossi.

B) Il Dott. Capodacqua non è tenuto a riferirLe i suoi segreti professionali e che quegli stessi “segreti” (nonostante Lei faccia finta di nulla) erano già stati pubblicati PRIMA che comparissero sul suo sito da una nota rivista del settore;

F) Non voglio conoscere i segreti professionali di Capodacqua e della rivista Cycling Pro. Voglio solo sapere dove Capodacqua e Cycling Pro hanno preso quei dati? Chi ha fornito loro quei dati relativi a procedimenti ancora in corso e quindi coperti da segreto istruttorio? Quella-e persona-e, a mio modo di vedere e non solo mio, dovrebbero essere punite!!

B) Le pagine del sito sono state oscurate perché, trattandosi di dati personali, la Legge sulla Privacy prevede che sia giusto e continente non farli permanere sulla Rete a tempo indefinito (e anche questa è una cosa che Le avevo già detto e che Lei si ostina a non voler considerare).

F) Ciò equivale a dire che Capodacqua non ha mai pubblicato, in tutti gli anni di vita del suo sito, dati personali sensibili che per la legge sulla privacy non fosse giusto e continente far rimanere sulla Rete a tempo indefinito. Posso affermare quanto sopra con assoluta certezza. La pagina oscurata del sito è, infatti, l’unica oscurata in tutto l’enorme archivio di notizie del sito. Era dunque davvero la prima volta che Capodacqua pubblicava dati personali sensibili di quel genere? Mi risponda. La Sua risposta è fondamentale. Le dimostrerò perché.


B) Quanto ai casi De Bonis e Caucchioli cosa ci vuol (esattamente) dire Sig. Fuente (90°)? Che sino a che non si pronuncia il T.A.S. con sentenza definitiva non se ne può nemmeno parlare? E se - come nei due casi da Lei enunciati - sono già state comminate pesanti squalifiche (2 ANNI n.d.r.) la stampa cosa deve fare? Scena muta o infilare la testa sotto la sabbia? Ma mi faccia il piacere!

F) Bartoli, Capodacqua ha fatto molto di più che parlare del caso Caucchioli e De Bonis. Il che peraltro era lecito e doveroso e tutti noi lo avremmo letto con molta attenzione e rispetto. Capodacqua (e, prima di lui, Cycling Pro) però ha pubblicato una serie di dati, grafici e notizie estremamente riservati di cui non poteva essere in possesso se non . . . . In un paese civile, con un sistema di garanzia vera dei dati personali, delle notizie riservate e del segreto istruttorio quei dati non andavano pubblicati e non dovevano finire nelle mani di giornalisti. E’ questo che non approvo. Lo capisce? Del resto, invece, è chiaro che qualora De Bonis e Caucchioli dovessero essere condannati in via definitiva alla stampa e ai mass media tutto dovrà essere permesso compreso la pubblicazione degli eventuali atti del processo, se pubblici. E ancora è giusto e condivido che nel caso di una condanna definitiva e inappellabile si possa arrivare a chiedere la radiazione, la galera, il pentimento, la vergogna o quant’altro. Prima della condanna definitiva e, comunque, di fronte a dati sensibili di un procedimento ancora in atto i mass media, la stampa in genere e tutti i giornalisti con etica, morale, assenza di pregiudizi e di interessi e, soprattutto, correttezza professionale dovrebbero invece astenersi dal violare le leggi delle privacy e del trattamento dei dati sensibili. A monte dovrebbero essere individuati e puniti tutti coloro che lasciano “uscire” o forniscono dati riservati.

B) La verità del Suo contortissimo pensiero, Sig. Fuente (90°), è racchiusa in queste poche parole che io traggo – sic et simpliciter – dal Suo ultimo post: “egli denota tutte le sue scarse e approssimative conoscenze in materia nonché una certa eccessiva facilità di giudizio e di emissione di sentenze non condivisibili”.
Ecco, alla fine si è scoperto…… “emissione di sentenze non condivisibili”. Cosa significa ciò, se non che Lei , ed altre persone come Lei, NON accettano le sentenze della Giustizia penale e sportiva!

F) Odio il doping più di lei; è la piaga più grande dello sport e va combattuta con i mezzi adeguati e con grinta e cattiveria. Prima però di appendere ad una forca un essere umano, poiché non ho alcun interesse in gioco, nello sport come nella vita di tutti i giorni mi piace assistere ad un giusto processo e toccare la chiara evidenza della colpevolezza. In assenza mi astengo dal commentare. Accetto tutte le sentenze perché riconosco il potere sovrano della legge. Ma ricordi, caro Bartoli, che la sentenza definitiva è sempre quella dell’ultimo grado di giudizio. Lei lo dimentica spesso. Ed è per questo che tante volte, in passato e ancora oggi, continua a sbagliare!

B) Guardi che la cosa è sin troppo evidente e Lei ha - ancora una volta - smascherato la Sua reale posizione nei confronti del doping. Ma perché non esce allora dal suo guscio di viltà e dichiara (a chiare lettere assieme ai suoi “amici”) che stì P.M., stì Procuratori, stì Giornalisti e stì Periti hanno rotto le scatole?

F) Semplicemente perché non mi piace fare di tutta un erba un fascio. Me lo hanno insegnato i miei genitori che mai ho sentito criticare alcuno con facile superficialità. Ci sono bravi ingegneri e ingegneri meno bravi, bravi muratori e pessimi muratori, bravi preti e pessimi preti, bravi genitori e genitori cattivi, figli ottimi e figli meno meritevoli. E’ la vita, caro Bartoli. E’ lei, purtroppo, che continua a ragionare a compartimenti stagni. Vedendo solo amici eccezionali (ne cita nomi e cognomi ) e nemici da bruciare vivi. Ritengo che siano molto rischiose le ammucchiate. In Italia ci sono alcuni o, forse, molti evasori. Lei se la sentirebbe di scrivere che tutti gli italiani sono evasori? Sembra che alcuni extracomunitari siano probabili delinquenti, ma, secondo Lei, spuò dire che tutti gli extracomunitari sono delinquenti? Molte donne tradiscono e cornificano i mariti. Per questo Le verrebbe mai in mente, illustrissimo Dott. Bartoli, di dire e scrivere che tutte le donne sono di facili costumi compresa la Sua? Vuole che continui? Conosco, ovviamente di fama, una infinità di P.M, Procuratori, Giornalisti e Periti molto, molto, molto validi. La lotta al doping e i successi di quella lotta sono legati a tanti di loro. Non ho mai detto che qualcuno mi ha rotto le scatole figuriamoci qualcuno di loro. Vede Bartoli, la maleducazione non fa parte del mio stile di vita.

Ora se mi permette un consiglio ed una precisazione.

Il consiglio. Sig. bartoli, faccia ripubblicare quelle pagine sul sito. I suoi estimatori, ora perplessi e attoniti, Le saranno grati. Non c’è nessuna giustificazione relativa a fantomatici diritti di cronaca, a leggi sulla privacy, a principi di continenza (principio che peraltro, Le ho già consigliato di andare a rivedersi la materia, non è affatto relativo a tale situazione) che tenga. Nessuna giustificazione possono avere coloro che scagliano il sasso e poi nascondono la mano. La storia non l’hanno scritta personaggi simili.

La precisazione. Odio il doping. Mi fa schifo. Desidero, molto più di Lei, uno sport senza doping (molto più di Lei che, in assenza di doping, non saprebbe probabilmente più cosa scrivere). Odio il doping, i dopati, i dopatori, i collusi, i consenzienti, quelli che fanno finta di non vedere, quelli che si girano dall’altra parte. Se a carico di costoro esistono prove certe che siano puniti e duramente, con quattro anni di squalifica, otto, dodici, la radiazione, la galera e chi più ne ha più ne metta. Ma, sia pur non essendo mai stato uno sportivo e non avendo mai lavorato nel mondo dello sport, ritengo che a tutti, prima di essere puniti, debbano essere garantito un giusto processo, accuse incontrovertibili e inopinabili, e prove certe e sicure di colpevolezza. In assenza di tutto ciò mi piace ancora rispettare i diritti umani. E considero un diritto umano sacrosanto, i giornalisti spesso lo dimenticano, da preservare e non invadere quello relativo alla salvaguardia dei dati personali sensibili. Capodacqua e Cycling Pro non dovevano pubblicare quei dati. Anche perché non doveva esistere colui che li ha forniti ingiustamente. Chiaro? Questo è il mio pensiero.

Infine, Bartoli, l’ultima curiosità. La vita con me non è stata fortunata sul piano professionale. Avevo un ottimo lavoro ma la mia azienda tre anni fa ha chiuso i battenti. Faccio il portiere di notte in un albergo. Le devo chiedere scusa oltre per il fatto di non pensarla come Lei anche perché sono costretto a risponderLe di notte?





Ricapitoliamo versione 2
8 dicembre 2010 09:07 cyrano
Un P.M. spara numeri indecenti, la stampa li pubblica senza commenti, i blogger approvano.
Sportpro pubblica un grafico, numeri stupefacenti ed i riferimenti di un libro che fa dimagrire senza soffrire la fame.
Il Dott. Ferrari scrive che le suddette sono sciocchezze.
I blogger si chiedono se sia lecito che il Dott. Ferrari si esprima.
Poi pian pianino si capisce che il Dott. Ferrari ha ragione.

CHE FARE?

Ormai tutti hanno capito, quindi si può dire che Ferrari ha scritto aria fritta, oggi, non quando Ferrari ha detto quelle cose, ed aggiungere un po’ di sana dietrologia.

Per quanto riguarda i consulenti, dopo il poco edificante esempio della P.N.A. sul caso Pellizotti, comprensiva di telefonata del Prof. D’Onofrio al Dir. Stagi, credo sia meglio stendere un velo pietoso.
Concorda?

Cyrano

TANA PER IL “CYRANO”!! (o per “Kapelmuur89”)?
10 dicembre 2010 09:39 Bartoli64
E’ si….. ho “tanato” il Cyrano!!

Ebbene, questo “simpaticone” (tutto coerenza e sani principi) con il quale ho a lungo discusso su tematiche connesse alle vicende Torri, Taminelli e Ferrari, si è tradito da solo firmandosi con il suo reale nickname (Cyrano), dopo che lo stesso era intestato a Kapelmuur89:

http://www.tuttobiciweb.it/index.php?page=news&cod=34672&allcomm=1
(leggasi il suo ultimo post di giovedì 9 dicembre 2010 h. 15.18 prego).

In altre parole, la STESSA PERSONA si è registrata sul blog di Tuttobici.web 2 VOLTE (DUE) ma con nomi DIVERSI……. che fenomeno eh?

Così facendo poteva inviare un post a firma “Cyrano” e poi rafforzare le sue argomentazioni con un altro a firma “Kapelmuur89”, una cosa scorrettissima e che in altri blog viene sanzionato con la “bannazione” (leggasi “cancellazione”) definitiva del blogger dal sito.

Una tiratina d’orecchie alla Redazione (bisogna fare attenzione a queste furberie) ed una riprova in più su quanto pensavo di questo soggetto, di cui ora vediamo se ha ancora il coraggio di parlare.

Bartoli64

p.s. Sig. Fuente! Posso avere il piacere di leggere un Suo commento in ordine a questo increscioso episodio, magari prima di scoprire (è solo un’ipotesi eh!) che anche Lei utilizza lo stesso stratagemma per dare forza alle Sue tesi?

Kapelmuur mi spieghi cosa gli passa per la testa
10 dicembre 2010 12:46 cyrano
Caro Bartoli64, lei è stato veramente gentile a segnalarmi che Kapelmuur89 firma con il mio nick.
Mi piacerebbe sapere da Kapelmuur cosa gli passa per la testa. Attendo una risposta e credo di averne diritto.
Però lei va sempre fuori dal seminato.
Le spiego:
Ora io firmerò questo post Bartoli64.
Lei che fa, dice che Cyrano è scorretto o che Cyrano e Bartoli64 sono la stessa persona?
A lei potrebbe non dispiacere, ma se permette io non ne sarei felice.

Bartoli64

P.S Ricorda la storia dei non tesserati che, in quanto tali, non sono tenuti a rispondere a Torri?
Ora pare che dovranno rispondere al TNA.
Che fa, rettifica?

Davvero non esiste limite alla sfacciataggine......
10 dicembre 2010 16:28 Bartoli64
Sig. Cyrano,

avevo ragione nello scrivere che lei è un tapino e, viste ultimissime circostanze, aggiungo che è pure un mentecatto.

Punto primo, NON si permetta MAI PIU’ di siglare le Sue baggianate con il mio nickname! (prego vivamente la Redazione di vigilare in tal senso e di cassare la firma Bartoli64 sul precedente post di questo mistificatore).

Punto secondo, NON ci sarà nessun Kapelmuur che ci darà lumi sul perché abbia utilizzato il Suo nick perché – in realtà – Cyrano e Kapelmuur SONO LA STESSA PERSONA!

Forse si sente sufficientemente al sicuro perché - con ogni probabilità - ha fatto pervenire la Sua richiesta di accredito al blog di Tuttobici.web utilizzando due indirizzi di posta elettronica diversi ma che, però, fanno capo al medesimo “soggetto” (LEI IN QUESTO CASO).

Il consueto pressapochismo con il quale espone le Sue mediocri tesi, però, Le ha giocato un brutto scherzo facendo calare la Sua vera maschera da giullare di quart’ordine.

D’altro canto, considerata l’assoluta normalità del post in questione: http://www.tuttobiciweb.it/index.php?page=news&cod=34672&allcomm=1 (post di giovedì 9 dicembre 2010 ore 15.18 a firma “Kapelmuur89” sull’articolo di Tuttobici.web dal titolo: Fazio: è allarme doping nelle categorie amatoriali), non si vede proprio perché un fantomatico “Kapelmuur89” avrebbe dovuto usare il nick “Cyrano”.

Falso…… DOPPIAMENTE FALSO!!

Non ho mai letto una scusa più puerile di quella che ha fatto pervenire qualche ora fa, ma non si preoccupi….. per Sua fortuna comportamenti scorretti come quello da Lei messo in atto non costituiscono reato e non ci sarà mai nessun “cattivone”come il Procuratore Torri che La potrà mai inquisire (continui pure a scrivere lettere di Natale a Gesù Bambino…….).

Lei è un perfetto “esponente-medio”(cre) di una società che fa dell’arroganza, della falsità, della furbizia (stupida) della prevaricazione, della cialtroneria e dell’incoerenza il suo stesso modello di vita.

Quanto ai recentissimi provvedimenti intrapresi dalla Procura Antidoping del CONI (deferimento di non tesserati) NON ho proprio NULLA da smentire.

La richiesta di provvedimento formulata dal Dr. Torri, infatti, è per il divieto di frequentare impianti e manifestazioni sportive gestiti e/o organizzati sotto l’egida delle Federazioni o delle Società affiliate al CONI.

Per il rispetto di tale provvedimenti (anche se non si è tesserati) può essere richiesto l’intervento della Forza Pubblica, anche se è obbiettivamente difficile individuare ed allontanare un “deferito” che si trova in mezzo ad una strada ad assistere al passaggio di una corsa ciclistica.

E’ comunque importante che il provvedimento esista, perché se è praticamente impossibile allontanare un soggetto deferito da una strada pubblica è altrettanto vero che diviene facile interdirgli l’accesso in aree delimitate (es. un “quartier tappa”).

Da considerare, altresì, che un simile provvedimento (ancorché sancito da un Organo di Giustizia Sportiva) può benissimo essere un’utile spunto per un’indagine del giudice penale (Legge 376/2000).

Può bastarLe come spiegazione o vuole fare un’altra figura di meeeelma?

Davvero pensava che il Dr. Torri fosse uno sprovveduto come Lei?

Cyrano (o Kapelmuur89 che dir si voglia) La pianti di fare il clown e faccia un favore all’Umanità………. SPARISCA!!

Bartoli64

AAA VENDESI
10 dicembre 2010 17:19 nonno
KG 3 DI BUONA EDUCAZIONE, PREZZI MODICI, OTTIMO STATO.

CE N'E' TANTO BISOGNO!!!


BARTOLI64, SEI SU SCHERZI A PARTE
10 dicembre 2010 20:05 Kapelmuur89
Ebbene si, caro Bartoli64.
Uno scherzo di Kapemuur89
Complice (involontario) Cyrano
Vittima Bartoli64
Autore Bartoli64.
E devo dire che mi è venuto proprio bene.
Però era facile, vista la sua Cyranofobia, e la sua complottofobia croniche.
Però devo darle atto che l’idea è sua, ricorda cosa ha scritto a Buendia? “ Lo sa che cominciavamo a sentire la Sua mancanza a fianco del Cyrano? Vi siete telefonati per concordare una linea d’attacco comune?”
Ma anche in precedenza aveva accusato Fuente di essere Cyrano.
Insomma, lei vede Cyrano dappertutto.

Naturalmente devo chiedere scusa a Cyrano, spero non si sia arrabbiato nonostante gli insulti che ha preso per causa mia. Non era mia intenzione, mi creda.

Kapelmuur89, Cyrano.

P. S. Caro Bartoli, può essere così gentile da restituirmi i 10 metri di lenza che ha ingoiato insieme all’amo?
Grazie

Esiste un codice chiamato "Netiquette"
10 dicembre 2010 20:18 Bartoli64
Egregio Sig. Nonno,

Lei sa che esiste un codice di comportamento, anche per le comunicazioni via internet, che è chiamato “Netiquette”?

Lei sa che lo stesso codice di comportamento vieta che si usino differenti nickname per uno stesso blog?

Lei sa che i gestori di un blog, qualora ravvisino casi come quello da me sopra evidenziato, "bannano" definitivamente il responsabile?

Lei sa che, aldilà di cosa dice o non dice “Netiquette”, il mettere in atto certi stratagemmi da 4 soldi per dar forza alle proprie tesi è una cosa da cialtroni?

Qualora la sua “proposta di vendita” fosse ancora valida ora sa bene a chi indirizzarla…….

Mi stia bene Sig. Nonno (nella viva speranza che abbia compreso il mio un po’ “rude” linguaggio).

Bartoli64

Per Kapelmuur89
10 dicembre 2010 22:00 cyrano
Sig. Kapelmuur89, che dire?
Non posso che accettare a malincuore le sue scuse, anche perchè io non mi sono divertito affatto.
In verità attendevo altre scuse, ma Bartoli preferisce spiegare la Netiquette a Nonno, piuttosto che commentare la sua confessione.
Offendere e glissare, ormai è la regola.

Cyrano

Il Circo Barnum continua......
10 dicembre 2010 22:56 Bartoli64
Come, come, come?

Lei Sig. Kapelmuur89 si sarebbe firmato col nickname di Cyrano (pur sapendo che ogni post è intestato col nick di chi lo ha aperto), perché sapeva già che io poi avrei sollevato la polemica che ho, effettivamente, sollevato?

Ma che burloneee!!!

Ma Lei Sig. Kapelmuur89/Cyrano (o Cyrano/Kapelmuur89) davvero crede che ogni persona abbia il Suo stesso quoziente intellettivo e/o la Sua stessa percezione della dignità?

Inutile aggiungere che NON credo ad un’acca di questa Sua ennesima pagliacciata (così come non lo crederanno nemmeno i suoi compagni di “fazione”, anche se non lo scriveranno mai).

Vuol continuare a rotolarsi nella Sua stessa melma? Faccia pure, però se Le è rimasto un briciolo di dignità (anche solo uno) sa già che l’anonimato NON La metterà del tutto al riparo dal fare questa davvero pessima (ed ennesima) figuraccia.

Come dice poi? “Cyrano-fobia”? Ma non faccia il pagliaccio!

Se tutti fossero come Lei io camperei di rendita. Lo sa vero?

Comunque non si preoccupi nel rispondere a questo post (ovviamente usando il nickname che più Le conviene).

Vede, benché io sia un umilissimo servitore dello Stato, ho (al contrario Suo) un minimo di rispetto per me stesso; un rispetto che mi impone di NON continuare ad abbassarmi al Suo disgraziato livello.


A tutti gli altri blogger che ancora fossero interessati a queste meschinità e miserie umane dico solo una cosa: ecco chi sono i personaggi che sparano ad alzo zero sui P.M., sul Procuratore Torri, su giornalisti come Capodacqua e, al contempo, appoggiano gente come il Dott. Ferrari.

E’ una scelta di campo, o di qua, o di là……… ma di là si vede lontano un miglio di quali “soggetti” e di quali “valori” sia popolata la “fazione” che ha, proprio tra le sue file, gente come questo signore di cui sopra.

Bartoli64

Netiquette e Buona Educazione
11 dicembre 2010 13:05 nonno
Per Bartoli64
La ringrazio per avermi spiegato cos’è la Netiquette.
Le faccio sue esempi così ha modo di dirmi se ho capito bene.

Secondo la Neriquette, se qualcuno la pensa diversamente da te puoi scrivere:

volgare strumentalizzatore
coprirsi ancora di ridicolo
penoso, quanto impotente, livore
le nefandezze che ha scritto
Suo trasformistico essere
sa dove può inserirsi
Guitto

Se invece sospetti che costui non rispetta la Netiquette puoi aggiungere:

tapino
mentecatto
mistificatore
mediocri tesi
giullare di quart’ordine
“esponente-medio”(cre)
dell’arroganza, della falsità, della furbizia (stupida) della prevaricazione, della cialtroneria e dell’incoerenza il suo stesso modello di vita
figura di meeeelma
faccia un favore all’Umanità………. SPARISCA!!

Se è così preferisco la buona educazione e ripeto la mia offerta, anzi a lei la regalo volentieri.

Regalo respinto.
11 dicembre 2010 15:07 Bartoli64
Sig. Nonno,

l’educazione NON è il tacere di fronte ai sotterfugi ed alle falsità di certi personaggi.

Certo, si può scegliere di star zitti e fare la figura dei beneducati (come piacerebbe a Lei).

Oppure si possono epitetare le persone con gli aggettivi che più meritano, specialmente quando sparano falsità a profusione, parlano faziosamente di cose che non conoscono (vedi ultimi provvedimenti della Procura Antidoping) e/o ricorrono a mezzucci da bambini nel vano tentativo di mettere in minoranza chi non perde occasione per metterli in evidente in imbarazzo, peraltro sbugiardandoli ad ogni piè sospinto.

C’è una bella differenza tra il rispettare chi non la pensa come te e lo smascherare degli ipocriti e dei mistificatori della realtà (ci aveva mai pensato)?

Naturalmente Lei non si pronuncia al riguardo dell’ultimo increscioso episodio meglio descritto ai post che precedono, vero? Eh si…… è sempre colpa di quel maleducato del Bartoli64!

Cosa fa ora? L’ignavo? Quelli facevano schifo anche all’Inferno di Dante!

Sa cosa Le dico? E’ meglio fare la figura del maleducato (con che razza di “elementi” poi) che tapparsi gli occhi, il naso e le orecchie come fa Lei.

Si metta in fila con i suoi “compagni di fazione” Sig. Nonno e vada dove deve andare (con educazione ovviamente).

Avanti un altro……….

Bartoli64


Bartoli, non se la prenda . . . . .
13 dicembre 2010 00:31 JoseManuelFuente
Ricorda cosa scrivevo riferendomi alle sue maniere in tempi non sospetti . . . . .

Mercoledì 8 Dicembre , 01:57
Lei è sempre arrogante e aggressivo e indispone, ritengo, gli altri blogger e tutti i lettori . . .

Ora se Lei è stato fatto oggetto di uno scherzo da parte di altri blogger non si meravigli e, soprattutto, non se la prenda.

Da parte mia non voglio esprimermi in materia ma cerco per l'ultima volta di farle capire che Lei non legge attentamente cosa scrivono gli altri utenti e soprattutto non risponde mai alle domande. Al contrario aggredisce, inveisce, come dicevo, ai limiti, e forse oltre, dell'offesa.

Ma veniamo al punto. Lei non risponde.

Le ho chiesto più volte le seguenti cose.


A) Come giudica l'operato di Eugenio Capodacqua che prima pubblica in pompa magna una pagina sul suo sito e dopo qualche giorno la fa scomparire? La pagina in questione ancora titola "Così il passaporto biologico inchioda chi si dopa". Era ricca di dati, notizie, grafici, valori, considerazioni. Sembrava uno scoop. Peccato che i dati fossero tutti oggetto di procedimento in corso. Ancor più peccato che i dati in questione fossero coperti da segreto istruttorio di una istruttoria ancora in corso. Il giornalista li pubblica fregandosene di tutto e di tutti e condanna. Secondo lui Caucchioli, De Bonis, e forse anche Pellizotti, sono tutti dopati inchiodati dal Passaporto Biologico. Qualche giorno dopo, un perito, sicuramente meno esperto del Dott. Capodacqua in materia di doping (nessuno è più esperto di Eugenio in Italia), comunque di professione non giornalista ma, udite, udite, specialista in ematologia e primario universitario dopo lunga ed accurata analisi asserisce che le variazioni dei valori del passaporto biologico di Pellizotti rientrano nella norma e che non sono indicative di doping. Il TNA assolve l’atleta. Dopo qualche giorno la pagina in questione miseramente scompare. Triste e desolante.
B) Chi ha fornito quei dati a Cycling Pro e , quindi, a Capodacqua? Lei, caro bartoli, sono certo che lo sa. Ce lo vuole dire?
C) Perché secondo Lei, caro bartoli, colui che ha fornito quei dati ha deciso di darli a Cycling Pro e a Capodacqua e non ad altri?
D) Quale era il meritorio intento di colui che ha fornito quei dati?
E) Quale era il meritorio intento di Cycling Pro e Capodacqua?
F) Cosa ne pensa, caro bartoli (lei che è uno dei massimi esperti italiani di doping nel ciclismo), della perizia del Prof. Isacchi, il primo vero perito super partes che ha analizzato il Passaporto di Pellizotti?
G) Cosa ne pensa della decisione del TNA?

Non se la prenda, poi, se qualcuno le ha fatto uno scherzo. Potrebbe accadere anche in futuro. Sia un tantino più disponibile, educato e gentile. Ne guadagneremo tutti.

E alla fine, da amici veri, tutti uniti dallo stesso obiettivo (spero che anche Lei non desideri altro che la fine del doping), mi piacerebbe un giorno poter cantare in coro: “Abbasso il doping, viva lo sport pulito”. Si. Lei ed io insieme. Ha capito?

Fuente

O al "DI QUA" o al di la della barricata!
13 dicembre 2010 16:09 Bartoli64
Sig. Fuente,

in una triste giornata come quella di oggi non ho proprio nessuna voglia di prolungare oltremodo questa polemica ribadendo, ancora una volta, quanto ho già abbondantemente affermato.

Io non faccio dietrologie senza senso, né pretendo di conoscere i segreti professionali dei giornalisti.

Essi acquisiscono fonti informative, ne verificano l’attendibilità e, nel pieno rispetto del diritto di cronaca, le pubblicano. PUNTO!

In merito all’operato del T.N.A. non ho nulla da eccepire. Il Presidente Dr. Plotino, infatti, ha preso atto delle tesi dell’accusa, di quelle della difesa e - nel sacrosanto principio giuridico del “in dubbio pro reo” - ha ritenuto le prove dell’accusa non sufficienti a determinare una squalifica nei confronti del corridore Pellizzotti.

Sia chiaro…… “non sufficienti” e NON inesistenti, come a qualcuno fa comodo dire…..

Quanto agli altri due corridori da Lei menzionati è inutile aggiungere che sono stati squalificati per anni 2 (DUE) a causa delle anomale variazioni riscontrate nei loro “passaporti biologici”. Se ritengono di essere stati ingiustamente condannati facciano ricorso e poi se ne riparla.

Il Prof. Isacchi è il “primo vero perito super partes”? Perché Lei ha prove certe che tutti gli altri periti interpellati dalla Procura Antidoping non lo siano?

Faccia molta attenzione a quello che scrive perché qualora non avesse elementi sufficienti a confermare le Sue stesse parole……… fa un’altra "figura" sulla scorta di quella già fatta per i documenti che erano stati precedentemente pubblicati da “Cycling Pro” (sulla quale ha sapientemente “buttato la palla in corner”).

Come dice poi? Scherzi? A me non è sembrato affatto uno scherzo quanto una macroscopica svista di un Suo “simpatizzante che - non ancora contento d’essere stato così pesantemente sbugiardato - ha pure intentato quella puerile messa in scena che Lei ha voluto benignamente “declassare” a semplice scerno.

D’altro canto, cosa vuole, considerando i due “spagnoleggianti” nickname “Buendia” e “Fuente” (guarda caso appartenenti alla stessa “fazione”) qualche legittimo dubbio mi sorge…….

Come dice poi? Ah, si, spera che in futuro si possa cantare tutti assieme “abbasso il doping, viva lo sport pulito”, ma che carino!

Vede Sig. Buen…… ehm volevo dire Fuente, io credo che la lotta al doping sia una vera e propria guerra dove ci deve schierare al “di qua” o al di la della barricata.

Gli ignavi non sono ammessi e l’8 settembre 1945 è già passato da un pezzo.

Io sono CERTAMENTE AL “DI QUA” e, mi spiace per Lei se, nonostante tutte le Sue belle parole, proprio non riesco a scorgerLa tra le mie stesse file.

A mai più risentirLa Sig. Fuente e tanti auguri (senza alcuna ironia) per il Suo lavoro.

Bartoli64

Per Bartoli64
13 dicembre 2010 19:35 buendia
Ancora una volta lei mi cita senza motivo.
Ho già detto chi sono, in seguito alle sue insinuazioni su miei interessi particolari per il mondo del ciclismo.
Oggi leggo che lei frequenta, o ha frequentato, i congressi dell’AIMEC.
Devo quindi ritenere che ciò che insinuava nei miei riguardi, potrebbe essere vero per lei.
Ma non è questo il punto.
In realtà da quando ho avuto le prime avvisaglie delle sue intemperanze verbali, evito di rivolgermi a lei.
Non parlo della sua coscienza né della sua coerenza, evito di citare la sua abitazione, non bollo le sue opinioni di faziosità ed inconsistenza, non l’accuso di fare lo gnorri e non le consiglio come passare il suo tempo.
Gradirei facesse altrettanto nei miei confronti.

Grazie
Massimo Casavecchia

Eh, quando si ha ragione....... si ha ragione!
13 dicembre 2010 22:25 Bartoli64
Sig. Buendia,

Lei si risente per il fatto che l’abbia (indirettamente) citata in un post, ma forse dimentica che Lei ha fatto altrettanto con me proprio su questo medesimo blog.

Lei, invero, non mi ha citato nominalmente però io non porto (come si suol dire) la “sveglia al collo”, tant’è che avevo già ribattuto alla Sua - neanche tanto velata – “chiamata in causa”.

Oggi nota - in tutt’altro altro blog del sito - un mio intervento nel quale affermo di aver partecipato ad un congresso dell’AIMEC (unica volta in vita mia, purtroppo) e tanto Le basta per dar corpo a Suoi precedenti sospetti circa i miei presunti “interessi” in vicende legate a procedimenti giudiziari legati al doping..... che pena.

Forse Lei non ha avuto modo di leggere che io in realtà, nella vita di tutti i giorni, sono soltanto un umilissimo servitore dello Sato ed a quel congresso partecipai solo perché ebbi l’opportunità di ottenere un invito e perché si svolse nella mia città…… ecco quali sono gli interessi “enormi” che ho in queste vicende.

Si, ha ragione Sig. Buendia, non debbo più citarLa.

Restiamo pure nelle due parti - diametralmente opposte – di quella famosa “barricata”alla quale facevo riferimento nel precedente post…… ci terrei veramente.

Bartoli64

p.s. visto che è così attento al mondo del ciclismo, magari si degni di lasciare un pensiero in quel post che Lei sa.
Si lo so…… sono cose che ti debbono venire “da dentro”.

Quando si ha torto ...
14 dicembre 2010 10:06 buendia
Perché travisare inutilmente la realtà?
Quando scrive che mi ha citato “indirettamente”, lei scrive il falso. Nel suo post mi ha citato più volte direttamente.

Nel mio post precedente non ho fatto alcun riferimento a quanto da lei scritto, non avvalori le tesi di chi le attribuisce delle fobie.

Perché scrive di miei “precedenti sospetti”? Anche questo è falso, non ho mai espresso simili sospetti.

C’è motivo di scrivere “che pena”? Non mi sembra un’espressione adatta ad una discussione tra persone civili.

Non mi piacciono le barricate, molto meglio discutere, ascoltando le idee altrui. Si imparano tante cose utili, mentre le barricate hanno sempre insegnato odio e violenza.
Passo e chiudo.

Massimo Casavecchia.

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