«Test di notte? Se vogliono, dormano pure con noi»

| 30/10/2010 | 13:57
«Controlli nel cuore della notte? Beh, se gli ispettori vogliono pure dormire in camera con noi, non c’è problema...». Vincenzo Nibali prova a scherzare, mac’è il rischio che venga preso sul serio. Perché l’ultima proposta della Wada (l’Agenzia mondiale antidoping) non pone limiti all’intrusione nella privacy dei corridori. Basta leggere il rapporto dei sei ispettori che hanno vigilato quest’anno sul Tour de France. Il loro giudizio sull’operato dell’Uci è lusinghiero («poche federazioni praticano una politica antidoping così intensa come nel ciclismo»), mala postilla è preoccupante. C’è infatti l’invito a tenere «un approccio più aggressivo», variando la distribuzione dei controlli «per renderli meno prevedibili», usando «più discrezione» all’arrivo negli hotel delle squadre e «considerando seriamente di porre fine alla regola di comodità che vuole che i corridori non siano controllati nella notte». Finestra Attualmente i corridori possono essere controllati fino alle 22 di sera e a partire dalle 6 del mattino. Resta una finestra, che a ragion di logica dovrebbe essere destinata al riposo. Evidentemente la Wada sospetta che possa essere invece utilizzata per pratiche illecite. «Nel rapporto degli ispettori non c’è spiegazione scientifica del perché un controllo alle 2 di notte o alle 5 del mattino dovrebbe dare risultati diversi rispetto alle 22 o alle 6— ribatte Roberto Corsetti, presidente dei medici di ciclismo italiani —. Inoltre posso certificare che i controlli a sorpresa sono veramente a sorpresa. Per esperienza sono capitati prima delle tappe di montagna e nei giorni di riposo, ma anche dopo tappe difficili e lamattina di tappe poco importanti. Un corridore che vince un grande giro viene controllato in pratica ogni giorno: maglia di leader, vittorie di tappa, passaporto biologico e altri tre controlli a sorpresa verso la fine. In totale una ventina». Racconta Nibali: «Il giorno della vittoria di Asolo al Giro sono stato controllato a fine tappa e un’ora dopo in albergo. Oppure mi è capitato di essere controllato la sera e la mattina seguente. In tutta la stagione avrò fatto una settantina di controlli, tra sangue e urine. Svegliare i corridori anche di notte mi sembra folle». Pozzato «Che differenza c’è tra fare i controlli alle undici di sera o alle tre di notte?— si chiede Filippo Pozzato —. Non vedo che cosa possa cambiare. Mi sembra esagerato. Bisognerebbe discuterne a livello di associazione corridori». Ride amaro anche il tricolore Giovanni Visconti: «Ormai non mi stupisco più. Abbiamo accettato tutto e probabilmente accetteremo anche questo. Con rassegnazione. Siamo una categoria di atleti diversi rispetto agli altri sport. Provate a svegliare i calciatori prima di una finale di Champions! Il doping esiste, ma i controlli già sono efficaci emolto severi. Nonfarci dormire di notte mi sembra accanimento».

da «La Gazzetta dello Sport» del 30 ottobre 2010 a firma Luigi Perna
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COMMENTI
Si accettati anche questo non avresti più il nostro sostegno dei tifosi
30 ottobre 2010 15:24 Vincent
E non dovete più lamentarvi perché oggi siete il sport più controllati anche questo basta diventati ridicoli e sostegno anche dei appassionati tifosi non capirebbe che siete una categoria senza tutela
E nessuna protesta vera .dovete essere più uniti per essere più rispettati e tutelati .

GRANDE VINCENT!!!!!!!
30 ottobre 2010 16:15 trentiguido
Hai proprio ragione, ma è dal 2008 che ripetevo in gruppo che fra qualche anno i ciclisti avranno il microcip incorporato!!!! Hai ragione anche nel dire che non c'è UNIONE fra corridori. Quelli che si lamentano ora quando discutevamo dei problemi seri giocavano con il cellulare e si parlava per il loro FUTURO!!!!! Dall'altra parte però è anche vero che se un corridore si oppone verrebbe massacrato da tutti STAMPA compresa!!! POVERO CICLISMO!!!!!!

30 ottobre 2010 20:45 limatore
basta mandino ispettrice............. e bone!!!

30 ottobre 2010 22:21 adriano
Chi è o chi sono che vogliono questo ciclismo? La responsabilità è di tutti noi.Ci si avvicina alla bici e subito chiediamo ai ragazzi il risultato.Quali sono i parametri per passare professionista?

I parametri per diventare proff?
31 ottobre 2010 18:20 trentiguido
Troppo semplice passare Proff!!!! Ci dovrebbe essere una selezione molto severa!!!! X il commento di Adriano, rispondo.....Chi fà il Medico?.....Un Laureato.....Ho dato l'idea? guidotrenti.it

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