Australia, il primo mondiale del dottor Giammattei
| 04/10/2010 | 11:12 Qjuello australiano è stato il primo mondiale per il cittì Paolo Bettini e ma anche per il Dr. Carlo Giammatei, al seguito della spedizione quale medico ufficiale della nostra Nazionale. Medico sportivo, Giammattei presta la sua opera presso l’Ospedale di Lucca, nel reparto di Medicina e Traumatologia dello Sport, diretto dal Prof. Enrico Castellacci. La sua è stata una settimana vissuta intensamente a fianco della squadra nella quale il medico lucchese ha provato anche la soddisfazione di vedere assegnati alla sue regione i mondiali di ciclismo per l’edizione 2013. Un’edizione che vedrà coinvolta anche Lucca, la sua città. «Credo che la Toscana avesse più di un motivo per meritare il mondiale - ha sottolineato il Dr. Giammattei -. Il ciclismo da noi è di casa e la bicicletta fa da padrona nelle nostre città. Aspettando l’appuntamento del 2013, ci siamo goduti il successo della Bronzini e abbiamo fatto il tifo per Under e Professionisti, comunque grandi protagonisti. Direi che il mio esordio non è stato male, ma si può sempre migliorare, specialmente in vista del 2013...».
Con tutto il rispetto per il Dott. Giammattei, sarebbe bello sapere perchè il Dott. Gaetano Daniele, per lunghi anni medico delle Nazionali italiane F.C.I., sia stato estromesso dal suo incarico.
Il Dott. Daniele, uno dei pochi ad uscire indenne dalle bufere che coinvolsero molti suoi colleghi negli anni 90 e seguenti, è un professionista ancora giovane e molto apprezzato, soprattutto a livello internazionale ove la sua opera è ancora richiestissima da svariati team professionistici.
Non è il caso di correlare troppo la sua presenza nello staff della nazionale alle molteplici vittorie conseguite dagli azzurri, dico solo che quando il giovane Coledan rischiò la vita durante un banale incidente occorsogli in allenamento durante i Mondiali di Varese il Dott. Daniele era lì, e se la circostanza non ha avuto conseguenze ben più spiacevoli il merito, probabilmente, è il suo.
Non starò ad elencare quanto il Dott. Daniele abbia fatto per il ciclismo italiano, anche al di fuori delle Nazionali…… però provate a chiedere a Visconti quanto quel medico abbia rappresentato per la sua carriera.
Il Dott. Daniele, infatti, grazie alle sue conoscenze mediche ed ai suoi contatti professionali nel campo dell’ematologia, riuscì a dimostrare l’assoluta naturalità di alcuni inusuali valori del sangue riscontrati nel campione siciliano e che – almeno in un primo momento - avevano fatto drizzare le antenne dell’antidoping.
Oltre a Visconti ci sono stati tanti altri corridori che hanno chiesto consiglio e supporto, anche morale, al Dott. Daniele perché reduci da incidenti o altri inconvenienti fisici.
Per tutti questi corridori lui ha sempre fornito la risposta giusta, consentendo a tanti ragazzi di continuare a correre e, magari, di diventare dei campioni.
Quanto vale, allora, un uomo ed un professionista così?
Per le strane “manovre” di Di Rocco & company molto poco…..… evidentemente.
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