Val d'Aosta, la tappa raccontata dalla De Nardi Colpack

| 24/08/2010 | 18:47
Ciao a tutto il popolo che pedala… Oggi sono io Gianfranco Zilioli a scrivere il diario della De Nardi Colpack Bergamasca dal 47° Giro Ciclistico Internazionale Valle d’Aosta/Mont Blanc. Dopo la giornata di ambientamento di ieri oggi, finalmente, si è iniziato a correre, anche se, come ci aspettavamo, è stata subito dura… una gran faticaccia… Della mia squadra ho raccolto il miglior piazzamento, concludendo all’undicesimo posto, nel gruppetto subito dietro i migliori di giornata (nella foto tutto il gruppo).         

È stata una tappa dura e anche un po’ anomala nel suo svilupparsi, ma andiamo con ordine e partiamo dall’inizio…. La sveglia, per noi corridori, è suonata alle 7.30 poi siamo scesi al piano di sotto a fare colazione: io personalmente ho mangiato due panini, una nutella, una marmellatina e caffèlatte. Siamo poi tornati in camera a guardare la tv e a rilassarci ancora un attimo in attesa delle 9 quando ci siamo seduti ancora a tavola per un piatto di pasta e un po’ di bresaola col grana.
Verso le undici con pulmino e ammiraglia siamo partiti dal nostro albergo di Gressan alla volta di Quart sede di partenza e arrivo della tappa odierna.

Per me si tratta della prima esperienza al Giro della Valle d’Aosta. Come l’ho trovato dopo il primo giorno? Duro… Già arrivati alla prima salita mi sono spaventato e mi sono detto oggi finirla sarà un problema e invece è andata bene.. nemmeno io pensavo di poter fare una così buona prestazione.

Dicevamo che è stata una tappa anomala. Pronti via e se n’è subito andata via una fuga di 59 corridori della quale facevano parte tutti i migliori uomini di classifica tranne il nostro capitano Stefano, mentre noi altri compagni di squadra inizialmente eravamo tutti lì. Poi Di Corrado ed Orrico si sono fermati ad aspettarlo… lo hanno aiutato a rientrare e anche grazie ad una sua grande rimonta in salita abbiamo annullato il pericolo. Quando se n’è andata questa fuga, nemmeno noi pensavamo che potesse guadagnare così tanto perché il gruppo sarebbe rientrato ed invece non è stata così. Tra il primo e il secondo giro si sono sganciati altri corridori, poi sono rimasti in tre al comando (Turgis, Gazzara e Mammini) che un certo punto avevano un vantaggio sul gruppo di oltre 4 minuti… Comunque nel frattempo Stefano Locatelli era riuscito a rientrare anche sul nostro gruppetto.

Prima di fare l’ultima volta la salita alcuni corridori sono scattati e ho provato a seguirli per anticipare la salita e provare a scollinare con i migliori. Invece siamo rimasti in sette o otto corridori, tra noi non c’era molto accodo, e nonostante questo siamo arrivati con poco più di un minuto e mezzo dal primo.

Come primo giorno pensavo sinceramente di andare peggio perché in tutte le corse a tappe che ho corso quest’anno, nella prima tappa, ho sempre fatto fatica e non riuscivo a pedalare… Oggi invece è stata un eccezione, mi sentivo bene e non me l’aspettavo. Penso che più della condizione la differenza rispetto al passato la stia facendo un po’ più di esperienza…

Adesso puntiamo quantomeno ad una vittoria di tappa e vediamo se in classifica riusciamo a stare davanti, anche se l’obbiettivo comune della squadre è di aiutare il nostro capitano Stefano Locatelli a provare a vincere questa corsa.

Come vedo Stefano? Qualche giorno prima del Giro aveva un problema al fegato che gli dava fastidio quando sforzava e invece oggi mi pare non abbia più avuto fastidi. Dovrebbe imparare a correre un po’ più davanti sin dall’inizio della tappa… ma secondo me oggi ha dimostrato che in salita ne ha…

Vabbé la prima tappa e finita, tutto sommato positivamente… subito dopo l’arrivo con i miei compagni abbiamo fatto una sgambata di una decina di km fino all’albergo.. poi doccia, massaggi e spuntino in attesa della cena.. speriamo che arrivi presto perché la fame inizia a farsi sentire…

Gianfranco Zilioli

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