
Enrico Battaglin, campioncino non ancora 21enne del G.S. Zalf désirée Fior, ritorna brillantemente al successo, suggellando con un finale irresistibile il 39° Gran Premio Capodarco - Comunità di Capodarco, davanti all’irriducibile bergamasco Stefano Locatelli, della De Nardi Colpack, e al colombiano-marchigiano Julian Moreno Arredondo, del Team SCAP Foresi, i quali a loro volta precedono Luca Santimaria, della Viris Vigevano, il russo-campano Anton Sintsov, della Vejus Novara, e agli atri migliori in fila allungata o sgranati. Le Marche si confermano così terra di conquista per il forte allievo dei d.s. Faresin e Rui, visto che la vittoria ottenuta nell’internazionale di Capodarco è la quarta che Battaglin ha conseguito quest’anno nella regione adriatica dopo quelle di Montecassiano, Monte Urano e Monte San Pietrangeli.
Una grandissima festa sportiva e soprattutto popolare questa preparata e condotta con il consueto e sempre più coinvolgente ardore organizzativo dall’esplosivo Gaetano Gazzoli e da tutto il foltissimo e sempre più entusiasta staff organizzativo del G.S. Capodarco.
Ancora una volta questa manifestazione ha esercitato un’attrattiva irresistibile su tantissimi sportivi e Gazzoli, Spinozzi e compagni hanno dato una cornice ancor più lussureggiante.
Il clima è diventato subito solenne già con la partenza data, come sempre, davanti al monumento che ricorda il povero Fabio Casartelli. Si schierano ben 200 corridori in rappresentanza di 42 squadre, 7 delle quali straniere.
Dopo i giri, tutto sommato folcloristici, davanti ai bagnanti di Porto San Giorgio, sono 15 ad attaccare per primi la salita che conduce per la prima volta a Capodarco, dove iniziano i 7 giri del classico circuito di km. 18.
A movimentare la corsa provvedono Gadici, il più generoso in gara, Califano, Venezia, Canzini, Rudolph, Fenn e Merey. I primi ad inseguire sono Gazzara, Loda e Kiserlwski.
Al km. 137 a guidare la gara restano in cinque, adici, Venezia, Fenn, Rudolph e Merey mentre più avanti si fanno sotto Satini, Di Serafino, Gargaro e Rudolph, che si era staccato.
Al suono della campana in testa vi sono Satini, Di Serafino, Fenn, Di Carlo, Barindelli, Merey, Gargar, Gorodnichev, Gargaro e Gadici. Ma il gruppo è subito su di loro all’inizio del giro finale. Ma prima che rientri il gruppo scatta il britannico Fenn, che tiene la testa per vari chilometri. Sull’ultima salita lo sorpassa il tenace Lombardi, ma poi quest’ultimo è a sua volta raggiunto e superato dal forte Canola, della Zalf.
Siamo ormai alla battute finali e sul cosiddetto “muro” che immette dentro Capodarco Canola deve cedere agli scatti furiosi di Stefano Locatelli, vicecampione italiano Under 23, di Moreno Arredondo, portacolori della marchigiana SCAP, e dello stesso Enrico Battaglin.
Sono in tre a giocarsi il prestigioso successo; Arredondo deve arrendersi in anticipo anche per l’afflosciamento di una gomma; la gara tiratissima si conclude infine con una volata a due ed Enrico Battaglin esce con autorevolezza nei metri finali, regolando chiaramente il pur bravo Locatelli e andando a conquistare la settima vittoria stagionale, la più bella di tutte, crediamo.
Ha assistito alla gara anche il C.T. Marino Amadori.
Paolo Piazzini
Ordine d’arrivo: 1. Enrico Battaglin (G.S. Zalf désirée Fior) km. 180 in 4.28’, media 40,299; 2. Stefano Locatelli (De Nardi Colpack Bergamasca); 3. Moreno Julian Arredondo (Team SCAP Pref.tio Foresi) a 4”; 4. Luca Santimaria (Viris Isauto) a 13”; 5. Anton Sintsov (Vejus Raffaele Novarta); 6. Marco Canola (G.S. Zalf désirée Fior); 7. Ilya Gorodnichev (Gragnano Sporting Club); 8. Matteo Di Serafino (Vega Pref.ti Montappone); 9. Jakub Novak (S.C. Sergio Dal Fiume); 10. Massimo D’Elpidio (S.C. Monturano Civitanova Caswcinare).