| 25/07/2010 | 17:54 Alessandro Petacchi sale visibilmente emozionato sul podio finale del Tour de France e ne scende ancor più emozionato, fasciato com'è dalla maglia verde. «Questa maglia rappresenta per me una grande emozione, anche perché ero venuto qui per puntare ad una vittoria di tappa e non a questa maglia. Di vittorie ne sono arrivate due e questo obiettivo si è poi concretizzato strada facendo e devo ringraziare la squadra che mi ha aiutato a realizzarlo». E ancora: «Dal 2006, da quando mi sono rotto il ginocchio, ne ho passate un po' di tutti i colori. E anche questo Tour è stato molto difficile, ma sono convinto che passerà anche questa (dice in riferimento all'inchiesta di padova, per la quale mercoledì incontrerà il pm Roberti, ndr) con l'aiuto della mia famiglia e di tutti coloro che mi sono sempre rimasti al fianco. Mi spiace che mio figlio Alessandro non abbia potuto essere qui oggi, ma sul podio con me ho prtato un portafirtuna, le sue prime scarpine...». Primo italiano in maglia verde dopo Bitossi. «Conosco Franco da anni ed è un onore per me raccoglierne l'eredità. Lui è stato un grande campione, io sono un corridore che ha sempre fatto il massimo per riuscire nella sua carriera e considero questa maglia come un altro record».
Il criterio di attribuzione dei punti andrebbe rivisto,perchè è assurdo che la maglia verde venga assegnata a chi ha vinto 2 tappe,e non a chi ne ha vinte 5.I traguardi volanti andrebbero cancellati.
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