
ROTTERDAM Se mai i motorini ci siano stati, da oggi non ne sentiremo
più parlare. Almeno si spera. Ieri al Tour ha debuttato il meccanismo
degli scanner per controllare che nei telai delle bici non siano
nascosti sistemi elettrici a batterie per il movimento assistito. Tra i
controllati c’è stato anche il vincitore Fabian Cancellara, al centro
delle polemiche dopo Fiandre e Roubaix.
Italiano
In tutto, controllati
14 corridori. Tra questi Armstrong, Basso, Andy Schleck, Martin e
Wiggins, non Contador. A sorvegliare le operazioni è stato l’italiano
Francesco Cenere, 59 anni, per la prima volta presidente di giuria al
Tour. «La scelta delle bici da controllare non è stabilita da regole o
sorteggio. Teniamo d’occhio i corridori che fanno le prestazioni più
notevoli. Nelle prossime tappe verranno seguiti gli stessi criteri. Si
può essere controllati più di una volta». Come funzionano i nuovi
scanner? Si tratta di una scatola che «fotografa» l’interno del telaio
delle bici ai raggi X. Stesso principio che si usa nei controlli in
aeroporto sui bagagli. L’operazione all’arrivo: la giuria individua il
corridore da verificare e avverte a distanza i due commissari sul
traguardo. Questi ultimi piazzano un braccialetto sul telaio della bici
e avvertono i responsabili della squadra di presentarsi entro mezz’ora
al controllo, dietro al palco delle premiazioni, effettuato da un
tecnico dell’Università di Losanna. La bici è appoggiata a un supporto
ed esaminata con lo scanner. Per ora top secret: impossibile
fotografare l’apparecchio.
da «La Gazzetta dello Sport» del 4 luglio 2010 a firma Pastonesi-Perna
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