TRICOLORE UNDER 23. Stefano Agostini campione d'Italia. AUDIO
| 25/06/2010 | 15:27 Su un circuito massacrante e spettacolare, Stefano Agostini ha regalato alla Zalf Euromobil Fior il titolo di campione d'Italia, precendendo in volata Stefano Locatelli (Uc Bergamasca) e Tommaso Salvetti (Gs Brunero). Sfortunatissimo il compagno di squadra Enrico Battaglin (concluderà in 11° posizione), che nella volata a quattro è stato in pratica tagliato fuori dai giochi per un salto di catena ed è stato letteralmente travolto dagli inseguitori che soppraggiungevano a tutta velocità alle sue spalle. Nell'impatto chi ne esce malconcio è Michele Torri, che è stato prontamente trasportato all'ospedale. Anche un fotografo (Ciro Caltana), perfettamente posizionato nell'area deputata a reporter, è stato toccato da un corridore, rimediando qualche punto poco sopra l'occhio. Enrico Battaglin, amico e compagno di squadra del vincitore, perde invece l’occasione della vita per un salto di catena. Sulla carta “Battaglia” era il più veloce dei quattro che al termine della gara, resa durissima dal caldo e dal tracciato ondulato, si stavano giocando la vitoria. La fortuna non l’ha assistito. Ha baciato invece Agostini, a cui va riconosciuta la prontezza di riflessi, che ha salvato in corner la squadra di patron Lucchetta. “Che emozione! Questa vittoria è una sorpresa bellissima. Devo assolutamente ringraziare Enrico. Se ho vinto è grazie a lui e a tutta la Zalf. Hanno avuto fiducia in me anche quando non andavo forte. Oggi li ho ripagati nel miglior modo possibile” dice a bocca aperta il vincitore. Poi aggiunge: “Mi trovo troppo bene in questa squadra, l’anno prossimo correrò ancora per lei, anche se arrivasse qualche proposta per passare tra i professionisti.” Riceve la maglia tricolore dalle mani del nuovo CT Paolo Bettini, già a suo agio nella nuova veste. Ha osservato con attenzione i ragazzi in gara.: “Voglio continuare sulla strada tracciata da Franco Ballerini. I giovani sono una risorsa, quindi un occhio alle loro gare va dato. Questi ragazzi sono i professionisti di domani.” La bella giornata di oggi è rovinata dalla caduta che si verifica al traguardo per il rallentamento di Battaglin dovuto al suo incidente meccanico. Il gruppo arriva al traguardo “a tutta” perché fino all’ultimo prova a rientrare sui fuggitivi, una decina di atleti non fanno in tempo a frenare per evitare l’atleta della Zalf ed è proprio il suo compagno di squadra Canola a compiere lo scarto decisivo che fa finire a terra i più sfortunati. Per i più nulla di grave, Torri (GS Juvenes Steriltom) è quello che ha la peggio. Viene portato in ospedale per accertamenti: è cosciente, ma per lui si presume un trauma facciale. Tornando al nuovo campione italiano, è padovano, classe ’88. Racconta di aver iniziato a correre per attirare l’attenzione di papà: “Giocavo a calcio, ma non veniva a vedere le mie partite perché preferiva vedere Giro e Tour in tv. Diceva: i ciclisti sono eroi, i calciatori non meritano nemmeno l’appellativo di sportivi.” Lui oggi ha dimostrato di saper fare fatica, non sarà ancora un eroe, ma è sulla buona strada. Ha anche una testa che funziona bene, indispensabile per un campione. “Studio storia e tutela dei beni culturali a Padova. Non ho frequenza obbligatoria, quindi posso conciliare sport e studio. In più andando in giro in bici ho l’occasione di visitare, seppur di sfuggita, località storiche e artistiche.” Cerca di imparare da tutti, assorbire il meglio da chi è già un campione: “la grinta di Pantani, la meticolosità di Armstrong, la sfrontatezza di Riccò,…” I prossimi obiettivi del nuovo campione italiano Under 23? Realizzare che oggi è stato il più forte e ringraziare l’amico Battaglin con una birra, anzi due o tre. Anche Locatelli avrebbe bisogno di bere qualcosa per non pensare alla delusione di oggi. Finge di non essere troppo amareggiato, ma poi ammette “è il secondo posto più brutto della mia vita.“ Il suo attacco è stato decisivo, meritava di più. “Stavo bene, Agostini mi ha sorpreso partendo lungo. Peccato!” Salvetti invece è felice del suo terzo posto: ”Nelle ultime stagioni ho avuto così tanta sfortuna, che volevo smettere. Questo risultato mi dà la motivazione e il morale di cui ho bisogno”.
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