La 3 Tre ricorderà “Papà” Mario Cioli, il magnate dello sport nazionale scomparso all’età di 75 anni il 15 ottobre 2009 dopo una breve e dolorosissima malattia. Sandro Sellari che del Velo Club Rinascita è anch’esso il “Papà”, ha voluto fortemente istituire una classifica speciale per ricordarlo e nel contempo onorarlo come merita. “Siccome è sempre stato un grande direttore d’orchestra - sostiene il presidente della corsa a tappe per juniores in programma dal 1° al 4 luglio prossimi -, abbiamo deciso di premiare il miglior team in corsa con un premio intestato a Mario Cioli, grande amico dello sport, del ciclismo in particolare e naturalmente della 3 Tre cui era legatissimo”. Mario Cioli è stato un punto di riferimento costante per lo sport nazionale, lombardo e bresciano in particolare, per più di trent’anni. E naturalmente non è rimasto sordo al richiamo della 3 Tre di cui è stato lo sponsor principale dal 1986 al 1993 con i marchi Tesint 84, Remac (quattro edizioni) e Brescialat (tre). Dopo un periodo di riflessione è tornato in gruppo dal 1998 al 2001 reclamizzando nuovamente Brescialat, Verynet e Garda Calze (due anni). Complessivamente ha legato al nome delle sue aziende ben dodici edizioni della corsa internazionale bresciana, che nel 2009 ha tagliato il nastro delle trenta edizioni. Una presenza costante al fianco degli organizzatori senza mai chiedere nulla. Uno di quegli sponsor che tutti gli organizzatori vorrebbero avere. Un personaggio unico, innamorato dello sport, che riusciva a emozionarsi per le imprese dei corridori - per tutti, ma soprattutto per quelli della sua scuderia -. Quanto ci manca questo “Omone” porca miseria. Era unico, con i tanti pregi e i suoi invero pochi difetti. Riusciva a farti star bene con poco. Aveva nella semplicità una delle sue qualità migliori e spesso cercava di comunicarla agli amici, i quali hanno mutuato da lui anche la voglia di combattere, di non indietreggiare nemmeno davanti a ostacoli apparentemente insormontabili. Con la semplicità del buon “provincialotto” come amava dire di se stesso. Se n’è andato purtroppo in un giorno d’ottobre in silenzio, senza fare rumore, proprio come usava fare nella vita, nel lavoro e nello sport. Mario Cioli è entrato di diritto nella storia dell’imprenditoria e dello sport nazionale e internazionale per l’impegno profuso a 360° per oltre mezzo secolo. Lasciata l’amata Remedello ancora bambino con papà Giuseppe e mamma Palmira, ha cominciato la sua avventura imprenditoriale a soli quindici anni. Da Remedello alla metropoli lombarda alla ricerca del successo: potrebbe essere il titolo di un romanzo legato al suo nome. Sgobbando sodo e trovando pure il tempo per uscire in bicicletta con la maglia della Sandamianese, si è subito ritagliato uno spazio importante fondando un’azienda nel settore della plastica a Cogliate, dove spesso lavorava di notte col prete del paese. Quindi la realizzazione di altre imprese, a decine: in Lombardia, Veneto, Polonia, Brasile. Ma nonostante l’impegno legato al lavoro si è sempre ritagliato lo spazio per seguire lo sport: ciclismo (Moser, Saronni, Gavazzi, Gotti, Belli alcuni dei suoi amici più sinceri); basket (praticamente un padre per Pierluigi Marzorati); calcio (promosso in C con il Montichiari, sponsor del Brescia promosso in serie A). Una persona a tutto tondo, che Sandro Sellari intende giustamente ricordare e ringraziare per quello che ha rappresentato per la 3 Tre, lo sport in generale e financo l’editoria perché per alcuni mesi è stato anche il direttore di un periodico di ciclismo. Quanto ci manchi caro Mario, ma quando la carovana della 3 Tre si rimetterà in moto sarai con noi, pronto a spronarci a proseguire e come sempre sarai prodigo di consigli. Che faremo nostri perché sempre puntuali e giusti. E insieme ci emozioneremo, con la speranza che anche gli attori siano all’altezza della tua fama, per onorarti come meriti caro “Papà”.
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