Sette piazzamenti tra i primi dieci in quattro settimane di corse. La Conad Body Spring-Team Idea, la neonata creatura di Pier Gaffuri, si sta ritagliando uno spazio importante nel panorama degli Elite e Under. Domenica la vittoria era ad un passo, ma Alberto Gatti si è imbattuto in uno dei due velocisti più in forma del gruppo: Andrea Guardini. Il secondo posto ad una prestigiosa corsa come il Trofeo Rancilio a Parabiago è comunque un risultato da tenere stretto. Solo poche ore fa a Ceresara, il gemello Erminio Gatti si è classificato settimo nella volata vinta dall’altro reuccio degli sprint: Giacomo Nizzolo. L'avvio di stagione è dunque più che promettente per la formazione lombarda.
"Sta andando abbastanza bene, i buoni piazzamenti non mancano - afferma il direttore sportivo Marco Cannone -, speriamo che la vittoria arrivi al più presto, soprattutto per i ragazzi che si stanno impegnando tantissimo. Ho una squadra che mi riempie di soddisfazione, credono in me, nella società, e non lesinano gli sforzi. Noi gli stiamo dando tutta la tranquillità di questo mondo e loro sono sereni e non hanno alcuna pressione. E questo è importante per riuscire ad affrontare il lavoro giornaliero con impegno. Siamo consapevoli che possiamo fare dei buoni risultati e questo avvio lo sta confermando corsa dopo corsa". Nizzolo, Guardini e tutti gli altri squadroni? La Conad Body Spring-Team Idea rischiava di essere il vaso di coccio tra tanti vasi di ferro, invece... "Invece ci stiamo facendo notare e ci stiamo prendendo buone soddisfazioni - conclude Cannone -. Quando hai a che fare con tante squadre forti, che restano compatte fino al traguardo, è difficile combattere. Nel nostro piccolo abbiamo trovato dei ragazzi che hanno creduto nel nostro progetto e cercano di contrastare gli squadroni gettando in campo tanta grinta e determinazione: attualmente le volate le abbiamo perse contro i velocisti che in questo avvio di stagione sono decisamente i più forti. Poi, si sa bene che ci vuole anche un pò di fortuna, e in bicicletta più che in altri sport è fondamentale. E la mia squadra la fortuna la va a cercare ad ogni corsa: ascoltano tutto quello che gli viene detto e lo mettono in pratica. Si fidano ciecamente di quello che gli suggerisco e per fortuna il pregio che avevo quando correvo, cioè di saper leggere la corsa in anticipo, l'ho mantenuto anche salendo in ammiraglia. E soprattutto riesco a trasmetterlo alla squadra.
Valerio Zeccato