Fanini: inaccettabile la conferma della squalifica di Bani

| 13/03/2010 | 10:17
Riceviamo e pubblichiamo questo intervento di Ivano Fanini sul caso Bani:
"Decisione vergognosa - esclama deluso il patron di Amore & Vita - Conad -: è una sconfitta per chi si batte per tentare di fermare il doping e per il ciclismo in generale. Confermare questa squalifica, nonostante le confessioni sconcertanti di Bani, non è giusto. In passato si sono fatti sconti (vedi caso di Emanuele Sella) e in questo caso niente. C'è da pensare che tutto ormai fosse già deciso e accuratamente manovrato da qualcuno molto in alto. Non è possibile, lo ripeto, che la denuncia di un doping di squadra, organizzato nei minimi dettagli ed effettuato direttamente dai dirigenti e dal direttore sportivi ai danni di ragazzini minorenni, non venga considerata. E' assurdo che questi carnefici restino impuniti, mentre, a chi ne è stata la vera vittima, non venga considerata un minimo di riconoscenza per aver collaborato. Le persone denunciate da Bani non meritano di restare in questo ambiente.
“Non si può tollerare chi gioca con la vita e la salute di ragazzi, a mio avviso ci vorrebbe non solo una multa importante e la conseguente radiazione da questo sport, ci vorrebbe la galera. Ed invece niente, così avranno  la possibilità di rovinare chissà quanti altri ragazzi. Ma ci rendiamo conto che qui siamo di fronte alla società Juniores n.1 in Italia che negli ultimi anni ha vinto tutto (compreso due mondiali)? E che come direttore sportivo aveva un ex professionista, già radiato perché positivo all'anti doping in una corsa di amatori (peraltro alla stessa sostanza di Bani) che, per dare l'esempio e mettere a loro agio i ragazzi mentre aspettavano in fila la propria "cura" proveniente dal frigorifero (scenario simile a quello dei tossicodipendenti), si sottoponeva anch'egli alla somministrazione di queste punture e pasticche spacciandole per vitamine. Siamo davvero di fronte ad uno scempio, ad uno scenario pietoso e chi dovrebbe fermare questa gente per adesso fa finta di niente e si limita a colpire Bani.
Poi, è ancora più grave leggere su un giornale importante come Repubblica in un articolo scritto da un giornalista famoso, esperto e rispettabile come Eugenio Capodacqua che dichiara di aver sentito, mentre era in bicicletta, un cicloamatore (personaggio di spicco nell'ambito Federale, cioè uno che conta e ha potere decisionale) dire "Vedrai che fine faranno quel Bani e quel Fanini".
Ma vi rendete conto? Adesso invito la Procura della Repubblica a far luce su questa storia altrettanto grave e scandalosa, perché non è giusto che a pagare sia solo questo ragazzo e che a me e alla mia squadra  vengano fatte ritorsioni soltanto perché ho deciso di aiutarlo  e perché lotto contro il doping e contro determinati sistemi che invece fanno comodo alla maggior parte delle persone che vivono di ciclismo. A questo signore che si è lasciato scappare tali minacce indirette a Capodacqua verso il sottoscritto, dico che se fa davvero parte della F.C.I. come si vocifera, dovrebbe dimettersi immediatamente e invece di pensare a farmi fare una brutta fine, avrebbe dovuto pensare a far bene il suo lavoro perseguendo quelli che lo meritano (vedi i membri dell'Ambra Cavallini) e che davvero distruggono irreparabilmente il mondo del ciclismo".


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COMMENTI
io sto con Fanini!
13 marzo 2010 11:00 bloom
Ho letto e commentato altre volte questo caso, e leggendo queste righe devo nuovamente confermare il mio appoggio morale a Fanini in questa vicenda. E ripeto Bani è giusto che paghi, ma gli altri devono non possono rimanere impuniti!
A Sella è stata ridotta anzi dimezzata la pena, e aveva preso in giro in mondo visione tutti gli appassionati di ciclismo, e a Bani che comunque è stato indotto a prendere certe sostanze, non si toglie nemmeno un giorno. C'è qualcosa che non quadra. Se poi quello che dice Capodacqua è vero, allora c'è gente davvero corrotta e marcia fino al midollo che comanda. Siamo davvero messi male........ma non perchè c'è Fanini.

Manca ancora qualcosa....
13 marzo 2010 11:40 ev
Bani è giusto che paghi ha sbagliato, la famiglia doveva essere un pò più vigile, peccato che si sia messo nelle mani di Fanini, che sia stato ridicolarizzato dalle "Iene" non ne aveva bisogno, detto tutto ciò: e la squadra per cui correva Bani se è vero quello testimoniato dal medico sociale a Torri delle cure sistematiche (dicono con prodotti regolari) in squadra un infermiere specializzato per eseguire le infiltrazioni ed in sua assenza le eseguiva un dirigente con il corso da volontario infermiere che di mestiere lavora in un supermercato, con Baronti (supersqualificato) in squadra (fino a Maggio)...... se c'è serietà questi dirigenti debbono essere cacciati, peccato che ci rimette il ciclismo perchè forse perde degli appassionati come forse lo sono gli sponsor.

ev

x fanini
13 marzo 2010 12:38 LORY
....ma alla procura nn sembrano cosi sprovveduti... ma se avessero sentito come risulta dai giornali la controparte e nn risulterebbe cosi chiara la faccenda come la si vuol far credere.. le campane vanno sentite tt cmq... per avere un quadro chiaro..
e' sempre stato cmq che un condannato a morte pur di salvarsi si inventi qls cosa...
anche nella giustizia comune succede tt i giorni ... con questo ripeto se hanno valutato la situazione e ancora l'unico PUNITO mi SEMBRA IL BANI.... ci sara' una motivazione..
resta il fatto che se vogliamo cambiare il ciclismo il sig Bani va RADIATO!!!
saliti lory

metà ok metà no
13 marzo 2010 14:58 nickname
Sono d'accordo con fanini che l'ambra cavallini vangi e altre squadre non solo juniores utilizzano il doping di squadra.
Questa è una vergogna in quanto gente meritevole viene disintegrata da questi mostri da laboratorio pieni di sostanze per far fruttare il guadagno di società che dovrebbero essere radiate e chi è nel mondo del ciclismo sa benissimo quali sono le fecce da eliminare.
Detto questo non mi dite che Bani non ne sapesse niente per ciò è giusto che paghino sia lui che la società.

13 marzo 2010 15:36 fabrizio
Sono Fabrizio Bani e intervengo per chiarire alcuni punti che , evidentemente , sfuggono ad alcuni blogger che sono intervenuti nell'altra discussione e che ,alla conoscenza dei fatti , preferiscono la facile polemica ed il chiacchiericcio da bar dello sport ; premetto che io accetto tutte le opinioni e critiche quando sono espresse con cognizione di causa e onestà intellettuale e sono pronto a qualunque confronto su questo. Vorrei quindi ricordare in primis che Eugenio già nel primo interrogatorio del 10 settembre ha fatto nomi precisi e riportato fatti concreti ed ha collaborato ampiamente con la procura coni come del resto ha fatto il sottoscritto. Per chi,invece, mi accusa di essermi pentito solo dopo che Eugenio è stato trovato positivo suggerisco di andare a leggere quello che al tempo ho scritto e quello che ho detto alle interviste su questo argomento. Ribadisco con forza che la decisione del TNA del 10 marzo era una decisione già presa . Nel secondo interrogatorio in procura Eugenio , io e mia moglie abbiamo ribadito quanto già detto la volta precedente e in più portato fatti nuovi , fatti sui quali si sono trovati addirittura in contraddizione gli stessi interessati che sono stati ascoltati. In quell'occasione fu lo stesso Dr. Torri ha suggerirmi di fare istanza per la richiesta di sospensione ; Dr. Torri che , invece , all'udienza del TNA , non solo ha dato parere negativo ma addirittura ha detto che i tre mesi di "sconto" precedentemente riconosciuti,, non andavano dati. Ho spiegato che la nostra richiesta di sospensione era stata fatta anche nell'ottica di dare un segnale forte e chiaro per fare in modo che il coraggio dimostrato da Eugenio potesse essere di esempio per tutti quelli che " sono a conoscenza " ma hanno paura di parlare....il presidente del TNA mi ha zittito. Tutto questo porta a una sola conclusione : Eugenio è diventato scomodo non solo per la federazione e per molte società ma probabilmente anche per la stessa procura e TNA anche perchè avrebbero creato un pericoloso precedente. Se a questo si associa l'accordo con Fanini tutto diventa più chiaro , il " vedrai che fine fanno quel Bani e quel Fanini " riportato nell'articolo di Repubblica è lampante. Non posso che essere d'accordo con Fanini quando parla di decisione vergognosa e , per quanto ci riguarda , continueremo a lottare perchè la verità finalmente affiori e perchè Eugenio possa tornare quanto prima a gareggiare in Italia con Amore e Vita
Fabrizio Bani

Fabrizio
13 marzo 2010 16:24 madison
D'accordissimo che a pagare debbano essere tutti, compresi dirigenti e ds della squadra, ma che suo figlio si meriti una medaglia perchè ha raccontato "chi", "cosa", "come", "dove" e "quando" è una vergogna, la medaglia se la sarebbe meritata se avesse raccontato tutto prima di essere pizzicato con le mani nel vasetto della marmellata, adesso è troppo comodo, adesso che vada pure a lavorare magari proprio da quell'altro fenomeno che pur sapendo di non poterlo tesserare lo stà usando per farsi pubblicità visto che come al solito è l'unico sistema che conosce per far parlare di se e della sua squadra.
Caro sig. Fabrizio, che dire, orecchie basse e 10 ore in miniera .........

13 marzo 2010 18:02 fabrizio
Egregi signori , vi o esortato ad andare a leggere ciò che ho scritto o vedere le interviste perchè in queste cercavo di spiegare proprio quello che criticate; non ho mai detto che mio figlio è innocente ne che io sia innocente ; ho sempre detto che la condanna è giusta perchè in questo mondo non è ammessa l'ingenuità, la superficialità e la non conoscenza ma io , essendo sia nella vita professionale che in quella privata , lontano dal mondo del ciclismo ho sempre pensato , ignorantemente , che tutte quelle "cure" fossero normali anche perchè tutti gli altri genitori , i cui figli venivano "curati" allo stesso modo , facevano come me ( ed alcuni ,invece, conoscono benissimo le pratiche farmacologiche essendo amatori) ; l'incredibile ,semmai, sono proprio gli altri genitori che continuano a stare zitti ed anzi mi criticano per quello che ho denunciato. Io ho detto in più di una occasione che mi sento più colpevole di mio figlio ma mai e poi mai avrei pensato che si arrivasse ad una cosa del genere . Perchè quelle persone e quei genitori che sapevano e che sanno non hanno parlato e non parlano; questo bisogna chiederci ; chi mi conosce sa perfettamente che , nonostante Eugenio sia sempre stato un vincente, noi genitori gli abbiamo sempre detto :"lo sport deve essere un divertimento, c'è tempo perchè diventi un lavoro - la cosa più importante ora è raggiungere il diploma e se vai male a scuola appendiamo la bici al chiodo" . Non sopporto quei genitori che permettono ai loro figli di abbandonare la scuola magari , come purtroppo ho sentito, con la motivazione che non ce la fanno con gli allenamenti. Mio figlio è cresciuto con questi convincimenti , con dei genitori che gli hanno sempre detto ":bravo" anche quando è arrivato con distacco. Tutto questo non certo per dirvi che sono perfetto ma per dirvi che dare giudizi senza conoscerci può essere fuorviante. Il Dr. Bardelli e lo stesso Fanini
sono stati tra i più critici nei confronti di Eugenio ma solo quando ci hanno conosciuto personalmente ed abbiamo avuto modo di spiegare la situazione hanno modificato la loro opinione. Tornando alla decisione del TNA io ho sempre chiesto una condanna per tutti e non solo per mio figlio che ha sicuramente perpetrato il reato gravissimo della poca scaltrezza e della massima ingenuità ma in totale buona fede riponendo la propria fiducia in personaggi di pochi scrupoli. Per il resto sono orgoglioso di aver ricevuto tantissime testimonianze di solidarietà a cominciare proprio da Fanini e Dr. Bardelli
Fabrizio Bani

X Fabrizio
13 marzo 2010 18:02 trentiguido
Guardi è giusto che lei intervenga e spieghi le vostre motivazioni. E' normale che noi non siamo a conoscenza di "tutti" i fatti accaduti a suo figlio e a lei, può aggiungere molto altro....Ma da ex proff. gli dico SINCERAMENTE, che mi è bastato sentire con stupore ed incredulo, l'intervista che suo figlio ha rilasciato alle Iene!!!! Guardi per me non c'è da aggiungere altro....potrei essere severo come già fatto nel mio giudizio verso la vostra posizione!!! Distinti Saluti www.guidotrenti.it

Avanti a tutta Fanini
13 marzo 2010 18:29 roger
Leggo sempre volentieri gli interventi di Fanini ed essendo nell’ambiente non posso dire più di tanto perché mi farebbero fuori. Quello che voglio dire è che Fanini è l’unico che sul doping parla chiaro, e chi parla male di lui è geloso oppure è perché viene colpito nella verità, non ci sono altri motivi, ma fortunatamente ora con le squalifiche degli ultimi anni di tutti i più grossi campioni, sono sempre di più quelli che hanno capito e che amano il ciclismo pulito e sperano nel cambiamento. Vi posso assicurare che già dalla stagione passata nel giro delle corse chi vuol dire la verità dice sempre che Fanini a ragione e se la federazione e il Coni lo ascoltassero presto arriveremmo ad un ciclismo pulito però dovrebbero dimenticarsi delle medaglie non guardare a nessun interesse, come pare che sia successo in questo caso, che addirittura un alto esponente della federazione invece di lavorare contro la squadra più forte d’Italia a lavorato contro un singolo corridore e contro la persona più scomoda del ciclismo mondiale contro il doping che è Fanini. In questo modo come si fa a cambiare?.....

13 marzo 2010 21:50 adriano
ancora tu

Grande Madison
14 marzo 2010 15:10 vadoagile
Meglio vendere panini che correre da Fanini.... ah, ah, ah

Gent.mo sig Fabrizio
14 marzo 2010 16:33 luca65
avrebbe avuto tutta la ns stima ed appoggio se le denunce fossero state fatte alla prima iniezione.....un anno e mezzo dopo per poter continuare a correre per fanini onestamente non è concepibile....;lo ha detto lei ....suo figlio è colpevole...la pena è giusta.....non tirate in ballo chi altri non accusa o non si allinea....Sella o chiunque altro ma fateci il piacere.......davvero per cortesia non fate più danno di quello che avete già fatto.....

vogliamo la verità
14 marzo 2010 22:31 bloom
Pensare che Viciani ha fatto l'autista a Di Rocco e faceva le punture e flebo ai suoi corridori juniores (da lui stesso ammesso sulla Gazzetta dello Sport) e poi ora leggere da Capodacqua che un alto dirigente della federazione cicloamatore in allenamento con lo stesso ha affermato "vedrai che fine farànno Ivano Fanini e Eugenio Bani.....".E poi ora vedere che non gli è stato tolto neanche qualche mese,nonostante tutto quello che ha dichiarato sul doping di squadra anche se dopo è stato trovato positivo, ma questa si sa che è ormai una prassi di quei pochi che parlano dopo che sono stati presi(vedi Sella)c'è proprio da pensare che sia stata una crociata contro di loro. Sarebbe il caso che la procura intervenga il più presto possibile.

x Roger
15 marzo 2010 15:12 luca65
scusa ma sbaglio o Fanini attacca di tutto e di più (Cipollini e Bettini compresi) NON SOLO SUL DOPING salvo poi non portare prove alla magistratura....ad oggi non mi pare abbia vinto una sola delle cause avute con questi personaggi che probabilmente sono stati citati per far brillare un pò il tuo amato .

Ricordo La Stampa nei giorni precedenti Varese 2/3 pagg di inchiesta....e poi...il nulla....ora stà accusando alcuni corridori Liquigas per strane frequentazioni...

Intanto continua ad affiliare le sue squadre dappertutto salvo in Italia , probabilmente per eludere controlli sui contratti degli atleti....suvvia

X luca65
15 marzo 2010 15:35 ciba
sei uno dei pochi che ha capito ....... bravo luca65

per luca65 e ciba
15 marzo 2010 16:51 roger
Siete proprio male informati. Fanini ha vinto una prima causa contro Cipollini ma quest'ultimo non ha niente da perdere e non ha pagato nemmeno una lira dei soldi che è stato condannato a pagare.
Se Fanini ha attaccato Bettini avrà avuto le sue ragioni, ed il fatto che che non ci sia nessuna causa tra di loro, dimostra che evidentemente Bettini dentro di sè sa che Fanini dice la verità, altrimenti lo avrebbe querelato.

...
15 marzo 2010 18:33 luca65
...pare che a Cipollini abbian pignorato dei beni in altre cause , quindi .....e per Bettini l'attacco era a livello familiare (nel periodo della scomparsa del fratello) e quindi comprendo che non voglia mischiare affetti con dichiarazioni di Fanini....mancano risposte sulle affiliazioni o sono male informato anche lì?

Roger...dai quando correvo io trafficava già con gli stranieri....ed ho smesso nell'83....possibile che nessuno di quelli che da giovane ha corso per lui gli sia riconoscente? (Soerensen, Cipollini per far due nomi)..........

15 marzo 2010 18:42 marcopolo
Già ho scritto nell'altro articolo su Bani che ha subìto un ingiustizia.
E' giusto quanto dice Roger cercando Sella. Credo che non ce l'abbia con lui ma non è giusto che ha lui abbiano la pena nonostante quanto di grave aveva fatto negli ultimi Giri d'Italia. E lui è stato condannato solo per l'ultimo Giro d'Italia, solo perchè beccato ma prima non era certo pulito.
Ma adesso a leggere quanto dice Bardelli riguardo a Di Rocco e quanto ha scritto Capodacqua riguardo al personaggio federale, e quanto dichiara Fanini è ancora più grave la situazione.
Ed invece Viciani che faceva l'accompagnatore di Di Rocco rimane impunito. E facile prendersela con Bani e Fanini con tutto quello che dichiarano e come si dice la verità fa male.
Fanini e Bani non ve la prendete e andate avanti per la vostra strada. Io e tanti altri siamo con voi perchè sicuramente se interviene la procura e vengono fatte delle indagini accurate, se c'è una giustizia la squalifica verrà necessariamente tolta o ridotta.

Marcopolo
16 marzo 2010 08:25 luca65
...giusto che se si trovano altri responsabili accertati vengano puniti e RADIATI....ma perchè levare 2 anni a Bani (a meno che non accertino che lo legavano al letto per fargli le cure).....quando tu parli del PRESUNTO doping di Sella nei Giri precedenti....se continuiamo così leviamo i Tour ad Armstrong perchè ha la cartella clinica spessa? ma dai....Bani si è pentito ed ha confessato troppo tardi....merita i due anni...ed il padre che dice che è stato negligente a non controllare se le cure fossero lecite o meno meriterebbe ben altro....ma qui tutti parlate di doping....sapete che in quelle squadre i corridori vengono stipendiati?un genitore quando firma per un allievo che passa junior e vede brillare i soldi pensa solo al guadagno....probabilmente....ma dai non facciamoci prender per i fondelli...

FANINI - BANI - FCI
16 marzo 2010 15:36 oliver
A questo punto il giornalista di Repubblica dovrebbe riferire il nome e le mansioni del personaggio, che frequenta l'ambito cicloamatoriale, che ha detto la frase: "Vedrai quel Bani lì e quel Fanini".


forza fanini e forza bani
18 marzo 2010 16:15 pietrogiuliani

Ormai credo sia risaputo che fui io tramite tuttobici a consigliare a Bani di rivolgersi a Fanini per chiedere aiuto e assistenza per avere giustizia e sono deluso per come si sta evolvendo il comportamento delle istituzioni sportive nei confronti del giovane al tempo juniores e minorenne, senza colpire la sua ex squadra, la più forte in Italia con i suoi faccendieri (come li chiama Di Rocco riferendosi a chi osa punturare gli atleti)
Ora fiduciosi aspettiamo l’evolversi della procura interessata (e dei nas di Firenze che hanno il merito esclusivo di aver fermato Valverde) in particolare nei confronti di Viciani, maggior responsabile della squadra e del bugiardo ds Baronti, come si è rivelato. Basta guardare il link qui sotto per farsi un’idea


http://www.tuttobiciweb.it/index.php?page=news&cod=27533

ROGER, BLOOM, PIETRO GIULIANI = il malato
18 marzo 2010 18:12 ciba
Incitare Bani, è inaccettabile.Organi competenti, hanno giudicato e ( per ora deciso ) di ritenere il ragazzo colpevole. Esiste altra sede alla quale Bani può appellarsi;
lo faccia e cerchi, per il suo bene , di staccarsi da "malato di onnipotenza" perchè non può ricevere consigli da chi (per sua ammissione!!!)
HA FATTO SOLO LA QUINTA ELEMENTARE.........!!
Caro bani, rischi sempre più il ridicolo.....

per ciba
18 marzo 2010 19:09 pietrogiuliani
uno che si permette di dire a Bani che è ridicolo e non critica Baronti e la sua squadra dopo tutte le punture che gli hanno fatto e quello che si è letto in questo periodo, è proprio una persona che non vale nulla e non capisce la persecuzione che c’è verso Bani e Fanini.
Penso tu creda che io sia Fanini o uno vicino a lui. Certo lo conosco, lo apprezzo e tiferò sempre per lui. Probabilmente devi avere tanta di quell’invidia verso il signore che ha fatto solo la quinta elementare che dici solo delle cattiverie gratuite. E’ proprio da ammirare chi, con poca cultura, è riuscito a fare quello che ha costruito Fanini. Anche da questo si vede che sei uno che non capisce niente nella vita.
Spesso leggo dei tuoi commenti che non hanno alcun senso, ed adesso spero che qualcuno ti denunci alla prossima stupidaggine che ti esce dalla bocca, così forse si verrà a sapere chi sei…..

18 marzo 2010 19:24 ruben
Questa storia dimostra che c'è ancora tantà omertà in tutti gli ambienti. Dall'alto in basso, a tutti i livelli, squadre, istituzioni, ecc. E' proprio una tristezza. Se c'entra anche Torri, mi dispiarebbe tantissimo perchè sembrava una persona davvero convinta di voler cambiare le cose. A parte la defaillance con Cannavaro, Torri si è sempre comportato bene, vedi come si è conclusa la questione Valverde.
Mi auguro che se interverrà la procura e se la vicenda finirà in mano ai nas di Firenze, presto vedremo Bani correre tra i pro in maglia Fanini.
Anch'io credo che non sia possibile vedere impuniti la sua ex squadra e Baronti. Oggi ho letto su un quotidiano che tutte le squadre sono contro l'Ambra Cavallini perchè anche quest'anno è considerata la più forte........................................

............!!!!!
18 marzo 2010 19:46 ciba
vedo che sei molto disattento......
io ho dichiarato che la ex società di Bani DEVE uscire dal ciclismo, perchè siamo nel 2010 e non nel 1980/90.......!!!!!
non risulta ( ad oggi ) il coinvolgimento di Baronti.
esiste un personaggio che HA TESSERATO un ciclista squalificato...!!
questi sono i fatti...!!! il resto è noia...!!!

per ciba
19 marzo 2010 16:37 pietrogiuliani
Da quanto ho appreso sui giornali ed in particolare sulla gazzetta dello sport, Baronti, che non conosco, è stato inibito a vita. Mi lascia molti dubbi sulle sue responsabilità verso bani perchè era il suo direttore sportivo fino ad un mese prima della squalifica. E poi credo che Baronti sia stato inibito per lo stesso prodotto per cui è stato squalificato Bani.
Riguardo al tesseramento di uno squalificato, mi pare che Fanini abbia sempre aiutato i ciclisti trovati positivi o peggio dipendenti da droghe, purchè avessero collaborato con la giustizia, come Bani ha fatto. Questi ciclisti senza l'aiuto di nessuno avrebbero sicuramente intrapreso strade pericolose.

per oliver
19 marzo 2010 18:57 bloom
Da voci del ciclismo amatoriale romanesco, il personaggio che ha detto la famosa frase sembra sia l'avv. Santilli, responsabile della Procura antidoping FCI. Lo penso da tempo e l'avevo già detto in una altra notizia di Bani. Ora mi fa piacere che c'è qualcuno come Oliver abbia capito che il nocciolo della questione sta tutto in questo personaggio.
Se poi andate a cliccare su google "Fanini Santilli" vi renderete conto che polemica c'è stata tra i due

Siamo all'autodistruzione
20 marzo 2010 12:06 serbis69
Chi lavora concretamente il doping viene criticato e se possibile punito o vessato in ogni modo. Un minorenne colpevole di doping viene punito eccessivamente e chi gli sta intorno la fa franca.
Gente ai vertici federali si permette quasi di minacciare velatamente Fanini.
Ma in un mondo del genere, cosa ci si può aspettare dal futuro?
Solo la fine del ciclismo e forse sarà l’unica strada per ripartire da zero.

Caro Serbis 69....
21 marzo 2010 09:30 renzobarde
...non è tanto autodistruzione. Proprio dalle giuste osservazioni che fai emerge un quadro pieno di contraddizioni e di omertà e di schifezze infinite, riconducibili tutte, a mio parere, alla carenza del "capo" ( il DI ROCCO INFINGARDO ). Questa storia che coinvolge il Santilli VA CHIARITA : non siamo alle chiacchiere, ma ormai alle ripetute affermazioni e conferme che ESIGONO CHIAREZZA. Il Fanini appare "scomodo" perchè è il primattore di una battaglia sacrosanta, ma in effetti egli è una persona che trasuda passione e valori sportivi boicottati dalla FCI di Di Rocco che preferisce il marciume del ciclismo a chi fa battaglie etiche ! Così siamo ridotti, e questi blog almeno consentono salutari scambi di pareri. L'auspicio è che la stampa scenda in campo : TUTTOBICI, BATTI QUALCHE COLPO SONORO, PER FAVORE ! Renzo Bardelli www.renzobardelli.it

Le contraddizioni del Presidente Di Rocco
22 marzo 2010 17:21 serbis69
La ringrazio, dr. Bardelli.
Lei conosce bene Fanini ed apprezza, il suo lavoro, le sue posizioni contro il doping e quanto ha fatto e scritto in questi anni.
Al pari di Fanini, anche lei ha accumulato tanta esperienza nel ciclismo da presidente del Bottegone Micco, dove sono passati da dilettanti, atleti come Francesco Moser, Cipollini, Bartoli, Di Luca, Petacchi senza pensare ai soldi oppure ad occupare poltrone. Ricordo che lasciò tutto pur di lavorare per ritrovare un ciclismo etico. Leggo che anche secondo lei va scoperto chi è stato l’autore della frase “vedrai che fine faranno Fanini e Bani” detta al giornalista di Repubblica Capodacqua. Se venisse fuori che è stato veramente l’avv. Santilli della procura FCI, ciò è davvero molto grave, ancor di più dopo i recenti scontri tra Fanini e Di Rocco che non ha mai condiviso l’intransigenza del patron di Amore & Vita e per questo gli è molto ostile. Al contrario sembra che Di Rocco, sia amico di Viciani, il factotum dell’ex squadra di Bani, nonostante lui dichiari il contrario in un intervista rilasciata alla rivista Cycling pro di Marzo di cui indico il link per leggerla

http://www.sportpro.it/doping/news/2010/03.htm

Ma poi alla domanda dopo, ammette di averlo messo alla guida della Commissione Giovanile Regionale per la fiducia che nutre in lui. Di Rocco mi sembra molto confuso, oltre a non fare una bella figura con tutte queste contraddizioni.
E’ proprio vero quando dice che la stampa non prende le dovute posizioni di fronte a questa grave situazione e se non fosse per tuttobici, questi fatti non si saprebbero.
A questo punto speriamo che sia la procura a fare luce sulle fitte ombre che pesano sulla Ambra Cavallini Vangi.


22 marzo 2010 17:54 marcopolo
Innanzitutto mi voglio complimentare con Bardelli per il suo commento.
Sapendo che era un ex professionista, ho cliccato su google "Franco Cavallini Doping" ed ho trovato un bell'articolo sul corriere della sera intitolato "Anche il Ciclismo trova il suo pentito" e di cui vi allego il link.

http://archiviostorico.corriere.it/1994/gennaio/15/anche_ciclismo_trova_suo_pentito_co_0_940115632.shtml

E' curioso vedere come già nel 1992 Cavallini in maglia Amore & Vita, fu convinto da Fanini a confessare di doparsi. Quasi 20 anni dopo, si è trovato coinvolto nin una squadra dove è il primo sponsor come Ambra Cavallini e dove sembra - in base alle dichiarazioni di Bani e quanto ha scritto la Gazzetta dello sport e Repubblica - che il doping sia una pratica diffusa ed organizzata.

Caro Serbis, Caro Marcopolo.....
23 marzo 2010 09:16 renzobarde
Teniamo accesa la fiammella di questo dibattito per non dare tregua a quanti disonorano e NON VOGLIONO BENE, COME NOI, AL CICLISMO perchè si servono dello sport più bello del mondo per coltivare la loro ignavia e eserciatare un potere privo di qualità e di vera passione. Bisogna favorire una presa di coscienza generalizzata di quelli che sono i VERI PROBLEMI per rilanciare il ciclismo pulito e rimuovere i personaggi incapaci come DI ROCCO, che nutrono di immobilismo e nullismo il loro (dis)impegno. Con la tenacia e la determinazione ce la faremo. Renzo Bardelli

23 marzo 2010 19:23 serbis69
Ho saputo da gente vicina all’Ambra Cavallini Vangi, che Viciani da tre anni a questa parte spesso diceva ad un suo ds: “Non posso essere presente domani al tal appuntamento della squadra perché devo andare a prendere Di Rocco alla stazione di Firenze e poi devo fargli da autista”. E Di Rocco nell’intervista a “Cycling pro” addirittura fa finta di non sapere bene nemmeno il cognome di Viciani e poi gli ha affidato tutto il settore giovanile!
Se questa è la serietà dei nostri dirigenti, non so proprio dove andremo a finire.

Per Bardelli e serbis69
23 marzo 2010 20:04 marcopolo
Siamo sulla stessa lunghezza d'onda. Ma è triste leggere tutto questo e rendersi conto che questo ciclismo sta morendo.

caso bani
25 marzo 2010 08:49 Michele
purtroppo ,quando una squadra come Ambra Cavallini Vangi,ha gli atleti più forti,e che ha uno staff che costa molti euro,secondo voi i soldi dove li prendono,se non dagli sponsor,allora fanno del tutto per portare a casa delle vittorie e titoli,perchè punire solo bani,dovrebbero punire anche tutto il direttivo della squadra,perchè una squadra come la vangi ha dei medici,e allora non tocca prendersela solo con bani,ma la condanna che dovrebbe essere doppia per la società e per me dovrebbero bloccarli per almeno 2 anni senza presentarsi alle gare come e stato punito bani,e vi ricordo che bani quando e risultato positivo,aveva 17 anni perciò minorenne e chi responsabile del ragazzo quando corre con una società e la società stessa.

27 marzo 2010 10:53 pietrogiuliani
Non voglio aggiungere altro. vi invito solo a leggere l'articolo ed il video a questo link http://www.sportpro.it/doping/news/2010/03.htm
E' poco chiaro ciò che ha fatto il personaggio misterioso (sembra sia davvero fondato pensare che sia l'avv. Santilli, capo della procura FCI) perchè più si va avanti e più si approfondisce questa storia, diventa sempre più incredibile che al ragazzo non sia stata ridotta la squalifica ed allo stesso tempo la sua squadra, dirigenti, medici, ds, ecc. continuano a fare il loro lavoro ed a fare tutto come se niente fosse successo

1 aprile 2010 18:08 supercar
Ho letto tutto con attenzione, compreso la sentenza - definita storica - della Liquigas contro il ciclista Beltran che la FCI ha condannato il corridore a pagare 100.000 euro di danni d’immagine alla Liquigas.
E’ grave tutto questo se si pensa quanti corridori della Liquigas negli ultimi anni sono stati presi con doping. Hanno pure il record di 20 anni di squalifica con il loro corridore Da Ros. Sarebbe giusto tutto questo ma come dice l’assocorridori, andrebbero prese opportune iniziative di condanne anche alle squadre che conoscono bene i faccendieri ora c’è da vedere anche nel caso Bani nonostante la denuncia ed i fatti di doping di squadra.

il ciclismo come la vita reale
1 aprile 2010 19:47 bloom
Come nel mondo reale, i più forti, potenti e ricchi hanno protezione, considerazione, ed a volte riescono perfino sfuggire a possibili condanne o processi, anche nel ciclismo come credo in altri sport, gli squadroni ricevono un trattamento migliore e di maggior riguardo, in tutti gli ambiti, rispetto a quelle più piccole e che non hanno soldi. Purtroppo nella società capitalistica, questi principi vengono applicati in tutti i settori. Ed ecco che si vede un ragazzo punito troppo severamente, magari perchè difeso da un personaggio scomodo come Fanini e invece la fanno franca altri che hanno più "santi in paradiso". Buona pasqua a tutti!

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