Arteria iliaca femorale, fateci capire...

| 28/10/2009 | 09:12
Abbiamo sottolineato più volte, in passato, ed anche in tempi recenti, fino al dramma di Ryan Cox, l' anomalia della incidenza crescente della trombosi della arteria iliaca nei ciclisti professionisti. Un dato clinico che ci risulta totalmente difforme, nella disamina statistica di una popolazione di sesso maschile coetanea, che siffatta patologia appunto non conosce, se non come rarità.
Arriva adesso, però, una notizia di cronaca - riportata dal sito velo-club.net - ancor più sconcertante. Se non inaccettabile. «Alexandre Lemair, ciclista della Roubaix Lille Metropole, sarà operato alle due arterie iliache nel mese di novembre prossimo...».
Non ad UNA arteria iliaca, sia la sinistra, o la destra, no. Ma a tutte e DUE! Con quali rischi per il futuro non sappiamo.
Francamente, e non ritorniamo sui dubbi e sugli allarmi che da chirurghi vascolari
abbiamo personalmente adombrato in passato, molto sinceramente, non capiamo. (Al di là del fatto, ovvio che a tale habitus di “ciclista paziente” non sapremo mai rassegnarci).

Gian Paolo Porreca
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COMMENTI
Ricordare
28 ottobre 2009 09:32 Ruggero
I più "anziani" possono tornare con la memoria ad un ventina di anni fa,questo tipo di intervento era diventato l'intervento del ciclista visto l'altissimo numero di corridori che dovevano sottoporsi a tale operazione.
Sono passati anni ma poco è cambiato,già che ci siamo qualcuno mi sa spiegare anche il motivo dell'alto numero di corridori affetto da mononucleosi ?

DIALISI
28 ottobre 2009 10:53 Capitano
E PERCHE' NON PARLIAMO DI MOLTI EC CICLISTI VINCENTI E NON, CHE NON HANNO ANCORA 50 ANNI E CHE SI DEVONO SOTTOPORRE A DIALISI, E' NORMALE ? NELLA POPOLAZIONE NORMALE NO ? ATTENDO CONFERME O SMENTITE ? DOBBIAMO CAMBIARE LA CULTURA E PARTIRE DAL BASSO, SARA' LUNGA E DURA, MA NE VALE LA PENA PER IL CICLISMO E NON SOLO, MA PER TUTTI. W IL CICLISMO E ABASSSO IL DOPING. BERLESE ROBERTO

Siamo corretti
28 ottobre 2009 11:24 slooping
Ma non diciamo stupidagini per farore... La storia che ex ciclisti sotto i 50 anni che si sottopongono a dialisi sono delle BUFALE... Non diffondete notizie false

capitano
28 ottobre 2009 14:35 claudino
la smetta di sparare c......e per favore.dei maligni ce ne sono gia abbastanza.

X SLOOPING
28 ottobre 2009 17:10 Capitano
BUFALE, FACCIAMO QUALCHE NOME...LE BUFALE SONO QUELLE DI CHI FA FINTA DI NIENTE SVEGLIA....W IL CICLISMO E ABASSO IL DOPING. BERLESE ROBERTO

X CLAUDINO
28 ottobre 2009 17:15 Capitano
NON E' QUESTIONE DI MALIGNI APRITE GLI OCCHI E INFORMATEVI SU CHE FINE HANNO FATTO CERTI(TANTI) CICLISTI PRIMA DI PARLARE DI CAZZATE PER FAVORE, TOGLIETEVI IL PROSCIUTTO DAGLI OCCHI, SE IL CICLISMO E' MESSO COSI E' ANCHE PERCHE GENTE COME VOI FA FINTA DI NIENTE NON VUOL SAPERE E VEDERE, MA FATEMI UN PIACERE INFORMATEVI PRIMA DI PARLARE GRAZIE. W IL CICLISMO E ABASSO IL DOPING . BERLESE ROBERTO . PS E PERCHE' NON VI FIRMATE INVECE DI NASCONDERVI DIETRO DEGLI PSEUDONIMI ? (OLTRETUTTO RIDICOLI)

rispetto
29 ottobre 2009 08:17 dega
Non so se l'autore dell'articolo sia un dottore, ma credo che prima di parlare e fare nomi, bisognerebbe conoscere i fatti.
Ryan Cox è deceduto in seguito a un'operazione all'arteria iliaca, ma non si era sottoposto a tale operazione per "una trombosi"; Ryan soffriva di problema congenito all'arteria che non ha niente a che fare con una trombosi.
Magari la prossima volta evitiamo di far dei nomi e magari portiamo un po più di rispetto per un ragazzo venuto a mancare troppo presto.
Cordiali saluti,
Enrico Degano
(amico ed ex compagno di Ryan)

Capitano...
29 ottobre 2009 13:06 trentiguido
Prima di dire ad altre persone di firmarsi visto che tu per fortuna lo fai, cerca di dare notizie dove puoi provare le grandi teorie che sostieni ma con nomi e cognomi. Se no lascia perdere, sembra di sentire le solite chiacchiere da bar. www.guidotrenti.it

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