Il Giro 2010 tornerà a Brescia e in Valcamonica

| 15/10/2009 | 13:30
Il Giro d'Italia torna nel Bresciano. L'ufficialità è attesa per sabato 24 quando nello studio Rai di Milano, che ospita la trasmissione X-Factor, verrà presentata ufficialmente l'edizione 2010 della corsa rosa. Ma a questo punto le possibilità che la prestigiosa manifestazione della Rcs approdi nuovamente nella nostra provincia sono altissime.
Nei giorni scorsi il vice direttore dell'organizzazione Mauro Vegni insieme all'ex professionista Stefano Allocchio ha visionato le probabili sedi di tappa bresciane. Condizionale d'obbligo, anche perchè il patron della corsa, il giornalista Angelo Zomegnan, spesso ha abituato a cambiamenti dell'ultimo momento sul percorso. Come quando, ad esempio, depennò l'ascesa del Mortirolo data invece per certa.
COMUNQUE SIA, in pole position per ospitare una sede d'arrivo e forse di partenza di una tappa ci sono Brescia, Pontedilegno e l'Aprica. Le maggiori possibilità sono per la città. I responsabili dell'organizzazione non hanno lasciato trapelare alcunchè, ma dal momento che hanno minuziosamente esaminato Brescia, signfica quantomeno che esistono i presupposti affinchè la corsa torni in città dopo quattro anni. L'ultima volta fu il 23 maggio 2006 quando in via XX Settembre si impose allo sprint Paolo Bettini davanti a Pollack e Forster, con Ivan Basso in maglia rosa.
LA CAROVANA ROSA dovrebbe arrivare a Brescia dal Trentino attraverso la statale 45 bis Occidentale, che tante volte è stata percorsa dai corridori impegnati al Giro d'Italia al Giro del Trentino e al Giro Baby. Per Limone sul Garda in lista d'attesa (dovrebbe essere sede di tappa nel 2011 o al più tardi l'anno dopo) sarà un test attendibile; per Brescia il ritorno ai vertici internazionali, grazie all'impegno dell'Amministrazione comunale. La data fissata è il 27 maggio, mentre il giorno dopo, anniversario della strage di Piazza Loggia, la carovana dovrebbe disporsi per la partenza in una delle vie principali della città. L'arrivo invece verrà quasi certamente allestito ancora in via XX Settembre.
Brescia in passato è già stata sede d'arrivo e di partenza quindici volte, a conferma dello stretto legame esistente con il Giro d'Italia. Un tempo il merito fu del sindaco Bruno Boni e del patron della corsa Vincenzo Torriani.
Gli uomini della Rcs sono andati anche in Alta Vallecamonica e Valtellina. Pontedilegno, in lista d'attesa ormai da quattro anni, spera di rinveridre i fasti del 9 giugno 1971 quando fu sede d'arrivo della tappa scattata da Falcade in Trentino con il successo di Lino Farisato su Wagtmas e Felice Gimondi, con Gosta Pettersson leader. Il 6 giugno 1997 la corsa rosa ha fatto nuovamente tappa in Alta Vallecamonica, al Tonale (spartiacque tra le province di Brescia e Trento), quando Ivan Gotti si presentò all'arrivo in maglia rosa con lo spagno Chepe Gonzales primo di giornata davanti a Podenzana e Puttini.
Silenzio anche da parte degli amministratori dalignesi. Ma D'Allocchio e Vegni sono due personaggi conosciutissimi nell'ambiente ciclistico e non possono passare inosservati.
La tappa di Pontedilegno potrebbe scattare dall'Aprica sede d'arrivo del giorno prima. Nelle due giornate verrà scalato sicuramente almeno una volta il Mortirolo,ascesa resa celebre da Marco Pantani e con pendenze notevoli.
Sull'itinerario nessuno è in grado di pronunciarsi. C'è però la quasi certezza che alla fine anche l'Alta Vallecamonica sia gratificata da uno o addirittura due giorni di ciclismo eroico per la soddisfazione dei tantissimi tifosi bresciani.

da Brescia Oggi
a firma di Angiolino Massolini


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