Il caso. Quell'errore con Ivano Fanini

| 14/08/2009 | 10:56
Quale che sia la vostra opinione nei confronti dei giornalisti, leggete, valutate e poi continuate a pensarla come volete: ieri ho commesso un errore pubblicando su questo sito un intervento di Ivano Fanini. Un intervento inutile (perché non diceva nulla di concreto), deprecabile (perché cinicamente basato sulle tragiche morti avvenute ultimamente nello sport), subdolo (perché lanciava accuse generiche, dando spazio a sottintesi ma anulla di concreto) e nocivo (perché ha generato commenti che ha volte sono andati bene aldilà di ogni ragionevole limite), che avrebbe invece dovuto essere cestinato. Un intervento che nulla ha aggiunto al dibattito che in questo periodo anima il ciclismo, se non livore e tensione. Ivano Fanini ha spesso detto e scritto cose giuste, altre volte ha più semplicemente sparato nel mucchio, altre ancora non aveva nulla da dire eppure lo ha detto lo stesso. Questo è stato il caso di ieri ed il mio errore è stato quello di proporre all’attenzione dei nostri lettori. Un errore del quale mi scuso con tutti voi.
Questo non toglie che le morti nello sport siano un problema che meriterebbe ben altra attenzione da parte della scienza, delle autorità e della stampa: ci piacerebbe che la frase “decesso per cause naturali” arrivasse solo dopo l’effettuazione di esami e indagini approfondite. In ogni direzione. Anche perché già è difficile accettare la morte, ancor di più è accettare quella di giovani ragazzi che vivono per lo sport. Grazie per l’attenzione.

Paolo Broggi

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COMMENTI
broggi
14 agosto 2009 11:59 claudino
sono errori che non devono ere fatti, specialmente scritti da un personaggio che si fs sentire solo quando ci sono delle disgrazie e nn ha rispetto con amici parenti .basta smettetela di pubblicare annunci inutilidel sig fanini.grazie un appasionato di ciclismo e conoscente dei due giovani dilettanti deceduti .grazie

14 agosto 2009 12:02 serbis69
Dr Broggi,
tutto sommato ha ragione quando dice che la notizia di Fanini diffusa ieri non ha contenuti clamorosi o da scoop giornalistico. Tuttavia credo sia comprensibile lo sfogo dell’unico addetto ai lavori che non accetta di stare in silenzio di fronte a tragedie così incomprensibili. Di morte naturale può morire una persona ultraottantenne e non un giovane di vent’anni in piena salute e la cui idoneità a fare il professionista è certificata da medici.
Per trent’anni di morti nello sport ce n’erano pochissime, nel ciclismo mi pare solo Simpson, mentre ora i decessi purtroppo sono all’ordine del giorno. Questo le sembra normale, ancorchè accettabile?
In fondo nell’ultima parte del suo articolo ha ribadito e giudicato come appropriati in queste vicende, i concetti espressi da Fanini nell’articolo pubblicato ieri e cioè che bisogna far luce in tutte le direzioni su questi eventi. Ciò significa che anche lei in qualche modo ha dato valenza alle sue parole.
Ritengo in conclusione che sia invece doveroso parlare di queste cose, anche se è facile cadere nel cinismo, ma d’altronde è un prezzo che si può pagare di fronte alla gravità dei fatti e soprattutto al desiderio di far cambiare veramente le cose.

14 agosto 2009 12:07 Scientist85
Meno Male...visto che filtrate i nostri commenti, si èpotrebbero filtrare pure le dichiarazioni di certa gente...

puntualizzazzione giusta...
14 agosto 2009 12:19 Dmz
BRAVO PER AVER DATO GIUSTA REPLICA A QUANTO SCRITTO DA FANINI.

Grazie Paolo
14 agosto 2009 12:30 drinn
Grazie per la Tua onestà intellettuale e per la Tua correttezza professionale.
E' importante il dovere di pubblicare ciò che ricevi ma ancora di più la capacità di ammettere pubblicamente gli errori soprattutto nel dovere del rispetto di fatti come questi.
Dovrebbero impararlo anche tutti coloro che non hanno il coraggio di firmare le loro accuse prive del rispetto di chè morto e dei loro parenti.
Mark Twain ha scritto : L'uomo è l'unico animale capace di arrossire.
Ma anche l'unico ad averne bisogno.

E' giusto parlare
14 agosto 2009 12:32 libero2
Non credo che Fanini voglia parlare per forza. Lo fa solo quando succede qualcosa di clamoroso. Questo credo sia sacrosanto perché se non si deve parlare quando succedono casi di doping o peggio tragedie come queste, vorrei sapere in quali occasioni bisogna farlo? Se non succedessero queste cose penso che Fanini starebbe zitto perché non c’è motivo di dire niente. Ma di fronte a questi fatti è invece da criticare proprio chi tace e fa passare tutto in sordina.

errore
14 agosto 2009 13:33 drinn
Anche io ho fatto il mio errore e mi sono dimenticato di firmarmi come mia aitudine. Il commento "drinn" è mio.
Roberto Damiani

ASPETTIAMO DI CONOSCERE LA VERITA'
14 agosto 2009 14:18 renzobarde
A me pare che Fanini avesse posto GIUSTAMENTE E CORRETTAMENTE l'esigenza di non abbassare la guardia, il che mi pare che sia invece avvenuto ( forse anche perchè è periodo di ferie), tanto che dopo due morti in breve tempo SI IGNORANO minimali notizie e nessun giornale, a mia conoscenza, ha provveduto a fare inchieste specifiche. E questa è sottovaltazione ! Ripropongo quanto ho detto in una nota precedente e chiedo :1) come si è attivata la FCI ? ; 2) e il CONI ? 3) e la società sportiva interessata NON mi risulta abbia emesso NESSUN comunicato ufficiale, per tranquillizzare gli sportivi, per dare qualche notizia in più. Per esempio il medico sociale dei due atlet deceduti non ha nulla da dirci ? Ed in ogni caso, chiedo da sportivo : a che punto sono gli esami per ognuno dei due casi ? Sono quindi meravigliato della marcia indietro di questo sito, proprio perchè "Tuttobici" svolge meritoriamente una primaria funzione infromativa. Renzo Bardelli www.renzobardell.it

14 agosto 2009 14:34 gfor
era ora grazie al chiarimento del sig Broggi in merito alla esternazione ultima del fanini mi auguro di poter ritrovare lo stimolo per leggere nuovi commenti pacati e perchè no costuttivi oramai il sito sembrava esclusivo di quattro ipocriti moralisti il cui scopo sembrava non essere altro che spargere quello di cui loro si sono veramente pieni probabilmente con lo scopo unico di autoassolversi da un loro personale fallimento che mi auguro solo sportivo avessero un bricciolo della sua onestà dovrebbero non nascondersi dietro ridicoli nickname ma dichiararsi sarebbe un piccolo passo per un vero confronto augurando un felice ferragosto foresti gianfranco

Non esageriamo su Fanini
14 agosto 2009 14:58 lgtoscano
Ma del resto mi sembra che tutti stiamo dicendo la stessa cosa, vogliamo chairezza, e non insabbiare come al solito le cosa, poi che le dica fanini oppure un'altro non importa l'importante e che si vada fino in fondo

14 agosto 2009 15:22 pickett
Stranissimo e sospetto il comportamento di Broggi;è chiaro che se si desse credito a tutto quanto dice Fanini,sarebbe la fine del ciclismo agonistico,e tutti gli addetti ai lavori,giornalisti compresi,dovrebbero cercarsi un altro lavoro.Insomma,la verità non solo offende,ma rischia pure di far perdere il posto.Ma di verità si tratta,haimè.

17 agosto 2009 12:43 roger

Egr. dr. Paolo Broggi
Sono rientrato da un paio di giorni di ferie oggi ed ho dato un’occhiata al sito, come da mia abitudine.
Sono rimasto sorpreso dalle sue parole anche se da una parte cerca di giustificarsi di fronte a quei pochi lettori che se la sono presa. In fondo un qualche modo ha comunque dato ragione a Fanini. Vorrei ricordare a tutti che i principali campioni del ciclismo in un modo o nell’altro sono stati beccati. Si deve principalmente a Fanini se oggi la guerra al doping ha raggiunto dei buoni livelli. Ricordo che nel ’96 saltò un blitz dei nas a Brindisi durante il Giro d’Italia. Se questo fosse andato in porto, avrebbe dato un tale colpo al sistema doping che oggi forse avremmo già da qualche anno il regolamento che prevede la radiazione immediata per gli atleti dopati.
Come ho letto sul Tirreno, se per esempio nel calcio ed in altri sport ci fosse un altro come Fanini, non sarebbe tutto così tranquillo. Noi del ciclismo, che abbiamo la fortuna di averlo, non ci si deve permettere di criticarlo perché i fatti gli hanno dato sempre ragione.
Già in altre occasioni ho letto che Fanini, dopo tanti riconoscimenti ottenuti, meriterebbe il premio nobel, e sono daccordo. Forza Fanini e fregatene se tanti ti criticano perchè non hanno il coraggio di ammettere che hai ragione.

17 agosto 2009 12:47 supercar
sig. Broggi, non credo che debba giustificarsi verso i tre o quattro lettori che sono contro Fanini. Lui ha avuto fior di campioni che hanno fatto storia degli ultimi 40 anni del ciclismo e quindi forse merita un po’ più di rispetto e considerazione che non il parere dei suoi lettori.

bravo roger
17 agosto 2009 15:31 serbis69
Sono d’accordissimo con Roger. Se pensiamo che Fanini è il patron del team più vecchio in attività e nel quale sono passati oltre 4.000 atleti di tutte le categorie, allora dobbiamo solo elogiarlo, tanto più che non ha paura di parlare e dice la verità che fa male ma che è costruttiva.

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