
Anche la terza e ultima tappa del Giro d'Italia in terra d'Albania si presenta tutt'altro che semplice. Partenza e arrivo a Valona, 160 i chilometri da affrontare: il percorso è sostanzialmente l’anello attorno al monte Maja Qores (oltre 2000 metri di altezza a bordo mare).
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Si percorre verso sud-est la valle del Lumi Shushicës su strade ampie e scorrevoli: al km 34,5 il primo traguardo volante di Gjorm, al km 107,5 il secondo di Gijilik. Si raggiunge il mare attraverso il passo di Qafa Shakellës (gpm di 4a categoria) dove inizia un tratto di oltre 40 km costiero su strada con numerose curve e saliscendi fino ad affrontare la salita di Qafa e Llogarasë di circa 11 km a oltre il 7%. Segue una veloce discesa fino a Valona per raggiungere il traguardo.
IL TERRITORIO. Parte, e arriva, da Valona la terza tappa del Giro, l’ultima in terra albanese. La città portuale nel sud del Paese può dunque offrirsi in tutta la sua bellezza. Il tempo per visitarla non mancherà. Prima o dopo la tappa. Il cuore antico di Valona è Piazza della Bandiera, dove si trova il Monumento che celebra la proclamazione dell’indipendenza albanese nel 1912. Poco distante, la Moschea di Muradie, risalente al XVI secolo e progettata dal celebre architetto ottomano Sinan, è uno degli edifici religiosi più affascinanti della città. Per immergersi nella cultura locale, una visita al Museo Storico di Valona e al Museo dell’Indipendenza permette di scoprire la storia e le tradizioni della regione. Suggestiva anche la visita al Monastero di Zvernec, situato su una piccola isola nella Laguna di Narta, raggiungibile attraverso un ponte di legno.
Chi invece predilige il relax balneare lungo la Riviera di Valona trova alcune delle spiagge più belle d’Albania, tra cui Plazhi i Ri, una lunga distesa di sabbia dorata, Dhërmi e Jale, baie incantevoli con acque turchesi. Per chi cerca luoghi più selvaggi, la spiaggia di Gjipe, raggiungibile con una breve camminata è un angolo di natura incontaminata tra scogliere e mare cristallino.
La tappa, dall’altimetria piuttosto movimentata, inizia con una lunga escursione nell’entroterra attraversando villaggi silenziosi , lontani dalla frenesia della costa. Superato il modesto valico di Shakellës una lunga discesa riporta in riva al mare dove inizia anche una bella collezione di borghi e villaggi meritevoli di attenzione. A Porto Palermo lo sguardo è catturato dal poderoso castello di Alì Pascià costruito all’inizio del XIX secolo dal famoso visir per farne dono (si dice) a una sua amante anche se per struttura e dimensioni è difficile non pensare ad un utilizzo principalmente militare.
A Dhermi, il paese delle 31 chiese, meritano quella dedicata a Santo Stefano con magnifiche icone bizantine del Settecento e il Monastero di Panajia , con una chiesa edificata nel XIV secolo impreziosita da icone del periodo della costruzione.
Il Gran premio della Montagna del Passo di Logara, a poco più di mille metri di quota, permette di addentrarsi nel Parco nazionale di Llogara in gran parte ricoperto da estese foreste ma che regala anche clamorose visuali sul mare e sulla costa ionica.
Prima di tornare a Valona si sosta un’ultima volta a Orikum per visitare il Parco archeologico con le vestigia della città fondata nel VII secolo a.C. e la chiesetta bizantina di Marmiroi decorata con preziosi affreschi. La movida di Valona è solo quattro chilometri più in là.