Iva evasa e fatture false: nei guai Basso e società venete
| 02/08/2009 | 18:03 Il meccanismo criminale era articolato, anche se noto in certi ambienti sportivi in cui, anziché pensare all'educazione, ai valori e all'agonismo, si pensa al portafogli. Da un lato le fatture per la sponsorizzazione delle associazione sportive erano gonfiate, creando falsi utili e disponibilità di liquidi in nero; dall'altra, un vorticoso giro di fatture false giustificava spese assurde (da detrarre) e il rientro da introiti inesistenti. La guardia di finanza, con l'operazione Sport in black, ha portato alla luce un complesso e illecito sistema di finanziamento dello sport. «Un fenomeno preoccupante - ha detto il colonnello Morelli -, perché riguarda un numero elevato di società che tentano di sottrarre all'erario il dovuto». Ventuno al momento le persone denunciate per le fatture fasulle e la frode fiscale, ma al termine dell'indagine potrebbero essere circa 150. Cinquanta milioni di fatture false accertati, e 9 milioni di iva evasa. SOCIETÀ SPORTIVE - L'indagine riguarda il periodo 2002 - 2008. Tre le associazioni sportive interessate: la Giovani ciclisti Santorso, con presidente Severino Formilan, 75 anni, di Schio; la Uc Schio 2000, di Giovanni Greselin, 71, di Santorso, e la Gcasd Alto Vicentino, poi Utensilnord, di Pietro Zambon, 61, di Torrebelvicino. In base a quanto ricostruito dai militari di Schio, guidati dal tenente Florio (che lascerà il Vicentino, sostituito dal tenente Elia), queste società accettavano la sponsorizzazione di imprenditori e artigiani, emettendo fatture molto più consistenti di quanto incassavano. «Se la fattura era 100, in realtà restituivano all'imprenditore 85». Quale il beneficio? Per gli sportivi incamerare danaro per l'attività; per le aziende quello di scaricare 100 (la legge consente di detrarre tutte i finanziamenti sportivi), e di avere in cassa 85 di liquidità. Meccanismo diffuso anche nel mondo sportivo vicentino. PUBBLICITARI - Più consistente, in termini economici, il giro delle agenzie di pubblicità. Tre quelle finite nel mirino della finanza: la Target pubblicità srl, la Brickell e la Piazza corse srl, tutte con sede a Vicenza e riconducibili alla famiglia Greselin. Dopo la morte, avvenuta qualche mese fa, dell'amministratore Emanuele, 53 anni, di Schio, erano state intestate al padre ultraottantenne, ma la loro attività è poi cessata. Secondo l'accusa, le agenzie compravano spazi (i cartelloni pubblicitari) per gare di ciclismo, superbike e rally, e per le partite di calcio di A, B e coppe. Gli spazi poi li rivendevano a prezzi maggiorati fino al 750 per cento. Il motivo? Consentire alle ditte che li compravano di fingere di pagare cifre astronomiche (che poi potevano scaricare). Dal canto loro le agenzie realizzavano fatture false per milioni per fingere spese inesistenti e tagliare l'imponibile. EX CAMPIONE - Stessa posizione, in base agli accertamenti dei marescialli Pellegrini e Introna, per Marino Basso, 64 anni, di Arcugnano, ex campione mondiale di ciclismo: con le società Gap 72 in Lussemburgo e Cosmos sport organizzava eventi ciclistici e seguiva società vendendo e comprando spazi pubblicitari sovrastimandoli e utilizzando le fatture false. IMPRENDITORI - A finire nei guai, per l'uso delle fatture false, sono ora gli imprenditori-sponsor. Una quindicina quelli indagati nel Vicentino, 150 quelli individuati in tutta Italia. I comandi provinciali della finanza ora li controlleranno uno ad uno, e potrebbero finire sul registro degli indagati.
Questo sarà un problema ancora più grande del doping, ancora per qualcuno che ha voluto arricchirsi con lo sport, questi sono i manager dopati , radiati pure questi.
NO COMMENT
2 agosto 2009 19:28ale63
GENTE CHE ROVINA IL MONDO DEL CICLISMO, SONO TUTTI DA RADIARE! ALE
Alla fine.....
2 agosto 2009 20:17trentiguido
Ho denunciato il Sig. Basso alla giustizia sportiva molti anni fà perchè non pagava gli stipendi eppure lUCI gli ha sempre permesso di rifare squadre di ciclismo RADIADE l'UCI che è meglio oltre a questi banditi!!!!!! www.guidotrenti.it PS A tutti i corridori che non prendono gli stipendi abbiate il coraggio di denunciarli questi finti manager!!!!!!!
CONI e FEDERCICLISMO : NON SAPEVATE NULLA ? ASSUMETEVI FINALMENTE LE VOSTRE RESPONSABILITA' !
2 agosto 2009 20:21renzobarde
La verità viene sempre a galla. Molto poi, piuttosto che prima.....Tutti sapevano e sanno tutto...Quasi come il doping....Doveva e non poteva che accadere. Le povere società sportive di base lasciate in balia di se stesse e costrette ad "accettare" qualunque "ricatto" e mezzo pur di avere un po' di quattrini...Era ed è l'ora di dare ANCHE SU QUESTO ARGOMENTO UNA VIRATA TOTALE. Renzo Bardelli www.renzobardelli.it
Basta Continental
3 agosto 2009 08:52ciclismoreale
Fa veramente schifo l'idea che siano coinvolte molte squadre giovanili,quelle che:"facciamo ciclismo solo per passione"...però fa altrettanto schifo l'idea che si formino squadre Continental con il solo scopo di fare questi tramini.si promette ai corridori mari e monti e poi gli stipendi non arrivano,i rimborsi spese si vedono con il binocolo,come del resto le gare(si corre di più a fare le gran fondo)..e loro invece,i dirigenti,con le loro affiliazioni all'estero,a fine anno si fanno un bel mucchietto di soldi,mentre gli atleti non hanno nemmeno i soldi di pagarsi le tasse!
Non per giustificare....
3 agosto 2009 14:41trentiguido
Ma vedete quando dicevo che il problema doping è molto complesso intendevo anche questo, perchè ditemi anche se sò benissimo che sbagliano cosa ha da perdere un corridore che non prende lo stipendio rischiare pur di diventare qualcuno dopo magari anni di sacrifici. Logico per i vari campioni il discorso non vale ma volendo approfondire farei capire che diventa una conseguenza. Cmq non voglio dire il il corridore non ha colpe come spesso certi capiscono.....www.guidotrenti.it
rido!!!!
3 agosto 2009 17:59ciba
e quando beccheranno anche il MORALISTA E COMBATTENTE contro il doping ( lo fa solo per pubblicità!!!) mi finirò dalle risate!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
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