Petacchi concede il bis, Cipollini cade

| 12/05/2004 | 00:00
Petacchi ride ancora, Re Leone si lecca le ferite. E stavolta sono ferite vere, visto che il campione toscano è finito a terra a 250 metri dal traguardo dopo essersi arrotato, causa un'incomprensione, con il suo compagno di squadra Andrus Aug. Caduto a cehtro strada, Cipollini è stato poi “centrato” da alcuni corridori che gli stavano a ruota: l'ucraino Pospyeyev è stato portato in ambulanza all'ospedale e lo stesso Cipollini ha raggiunto il nosocomio per effettuare degli accertamenti. Per lui ferite ed escopriazioni varie alle gambe, ma soprattutto una preoccupante botta al polso. «Mi son trovato Aug davanti, ci siamo arruotati e sono finito in terra. Restare al Giro? Chi lo sa. Adesso vediamo». Lo ha detto Mario Cipollini prima di lasciare la zona del traguardo per essere portato all'ospedale di Arezzo per accertamenti radiografici dopo la caduta a 250 metri dal traguardo in cui, ad un primo controllo, ha riportato un taglio alla tibia ed una ferita alla caviglia. «La caviglia forse ha qualcosa di rotto», ha aggiunto Cipollini. In volata, invece, non c'è stata storia con Alessandro Petacchi che ha vestito ancora uan volta i panni del dominatore, nonostante un acaduta che gli è occorsa a circa sessanta chilometri dal traguardo. «Ho rimediato una brutta botta al coccige - spiega lo spezzino della Fassa Bortolo - e per qualche istante ho temuto che il mio Giro fosse finito. Poi, improvvisamente, il dolore è sparito e ho potuto riprendere a pedalare. Nel finale, c'erano lunghi rettilinei, la strada era bagnata ed era difficile imporre la velocità con un treno, quindi ho parlato con Mario e abbiamo mischiato i nostri uomini. Ho visto che nel finale Cipollini aveva preso al mia ruota, poi non mi sono accorto della sua caduta e credo di aver vinto una grande tappa». Alle spalle di Petacchi, giunto alla nona vittoria stagionale, la seconda sulla strade del Giro, si sono piazzati McEwen, Cadamuro, Zanotti e Rodriguez. In classifica generale, naturalmente, nulla di variato con Simoni in rosa con 13 secondi di vantaggio su Cunego e 21 su Popovych. Lo stesso Simoni guida anche la graduatoria degli scalatori, mentre Petacchi ha strappato la maglia ciclamino a Cunego. Novità anche per la maglia azzurra che è sulle spalle del neoprofessionista bergamasco Alessandro Vanotti. Domani quinta tappa, da Civitella Val di Chiana a Spoleto: centosettantasette chilometri senza difficoltà altimetriche, con finale in circuito da ripetere tre volte. Sarà probabilmente ancora un affare per velocisti. Paolo Broggi
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