La provincia di Pesaro e quella bandierina "esagerata"

| 26/05/2009 | 12:19
Un Giro veloce, velocissimo, che ieri, lungo la discesa del monte Catria, si è distinto per eccesso di prudenza. Questo è quello che almeno sostengono i tecnici della Provincia di Pesaro e Urbino.
E dire che in questo Giro ne abbiamo viste di ogni tipo: discese a capofitto e pericolose come quelle di Culmine di San Pietro (dove è caduto Pedro Horrillo), oppure quella del Maloja, veloce e su fondo bagnato: lì, la bandierina rossa di Vito Mulazzani, storico motociclista dell’organizzazione, non si è vista. Ieri, invece, lungo la discesa del Catria, gli spettatori hanno potuto notare, in piena competizione, con un Popovych lanciato come una palla di cannone ad oltre 90 chilometri orari, seguito a poche centinaia di metri da Damiano Cunego, un Vito Mulazzani con una mano sull’acceleratore e l’altra con la bandierina: azione questa ben più pericolosa del fondo stradale. Una «safety car» in piena regola, che normalizza la corsa. Un atto che non hanno gradito i tecnici della Provincia di Pesaro e Urbino, i quali, per l’occasione, hanno speso 450 mila euro per asfaltare 5 chilometri di discesa con uno speciale composto. «Una pavimentazione ecologica nella quale è stata macinata la ghiaia con uno speciale prodotto atossico di origine americana che di fatto è un collante – ci ha spiegato l’ing. Raniero De Angelis, direttore generale lavori pubblici della Provincia di Pesaro Urbino –. Un asfalto bituminoso ecologico, con elevato impatto ambientale e notevole aderenza. Mi sembra che siano scesi tutti molto bene, e non vedo il perché si sia dovuto fare un’azione così plateale su un fondo stradale che era perfetto». Stranezze di questo Giro, che vede le montagne dove non ci sono, e i pericoli pure.

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COMMENTI
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26 maggio 2009 13:13 mikybikers
secondo me hanno fatto bene a rallentare il gruppo, l'asfalto si vedeva ke era molto granuloso e c'era pietrisco e polvere su tutta la carreggiata, poi se pensiamo ke i corridori nn sapevano ke condizioni di tenuta potesse avere....i fuggitivi potevano rischiare quel ke volevano tanto sono stati tutti ripresi lo stesso nonostante avessero guadagnato più di 1 min.

per poi parlare del "giro dei paesi bassi" secondo me va bene ke si alternino le tappe storiche con quelle meno storiche... a lamentarsi nn sono i tifosi ma i vari amministratori, albergatori...delle zone alpine che perdono lauti guadagni e pubblicità

L'ennesima buffonata
26 maggio 2009 14:13 pickett
Se il fondo stradale era davvero pericoloso non bisognava transitarvi,ma scegliere un altro percorso.Con tutte le salite che ci sono in Italia,pare che Zomegnan vada apposta a cercarsi le grane.é evidente che non é all'altezza di dirigere il Giro.Se ci fosse stato in fuga un uomo di classifica(come sarebbe stato logico)cosa succedeva?

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