Pista. Marvulli: a Fiorenzuola cerco il poker

| 14/05/2009 | 11:30
Da anni è uno dei protagonisti incontrastati di tutti i velodromi e avendo vinto le ultime tre edizioni della Sei Giorni delle Rose, Franco Marvulli è entrato nel cuore del pubblico di Fiorenzuola. Trent’anni, elvetico di Zurigo con chiare origini italiane, Marvulli nel corso della propria carriera si è già tolto parecchie soddisfazioni in sella alla bicicletta da pista; nel suo palmares, infatti, quattro campionati del mondo (due nell’americana con Bruno Risi e due nello scratch) e una medaglia d’argento ai Giochi Olimpici di Atene nell’americana corsa in coppia con il connazionale Bruno Risi con il quale ha vinto numerose sei giorni nei velodromi di tutto il mondo.
Marvulli, uno dei corridori più apprezzati dal competente pubblico piacentino; Marvulli che ha un rapporto molto particolare con la Sei Giorni delle Rose.
“Da sempre reputo la sei giorni di Fiorenzuola una delle più belle che si corrono in tutta la stagione. In modo particolare si respira un’atmosfera unica e speciale per diversi motivi. Innanzitutto non siamo chiusi tra le quattro mura di un palazzetto dello sport e questo, a livello di morale, ci fa affrontare l’appuntamento con uno spirito diverso, con maggiore impegno e grinta. Correre una sei giorni all’aperto per noi è molto importante, è un modo per verificare la condizione e confrontarsi con gli avversari in vista di altri appuntamenti. Inoltre il pubblico di Fiorenzuola è unico, ci segue con grande entusiasmo e calore dandoci ancora maggiori stimoli a far bene”.
Lei ha conquistato tre affermazioni a Fiorenzuola: nel 2006 con Marco Villa e nel 2007 e 2008 con Bruno Risi; quale ricorda con maggiore piacere’
“Indubbiamente quella del 2006 perché è stata la prima, la più combattuta e per di più ottenuta al fianco di un grande campione come Marco Villa che per me e tanti altri ha rappresentato un importante punto di riferimento. Tra le ventiquattro vittorie che ho ottenuto nelle sei giorni quella di Fiorenzuola nel 2006 è una delle più belle”.
Cosa si aspetta dall’edizione 2009 della Sei Giorni delle Rose?
“Ho già avuto modo di avere una panoramica su quelli che sono i corridori invitati e il livello di quest’anno è veramente alto, non sarà certo facile far bene, proprio per questo non mi sento di fare promesse. E’ certo che mi presenterà all’importante appuntamento nella miglior condizione possibile.  A Fiorenzuola sarò in gara con Alexander Aeshbach, con il quale ho conquistato il secondo posto a Cremona lo scorso inverno, che ritorna in questo velodromo dopo la vittoria nell’europeo dell’americana del 2004 con l’intento di far bene. Sono certo che lo spettacolo non mancherà, del resto se vincessi la quarta sei giorni consecutiva diventerei il plurivincitore della Sei Giorni delle Rose, e questo mi stimola molto.”

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