Finalmente torniamo ad essere competitivi nella specialità regina della pista: questo il significato della madison nella quale gli azzurri Ciccone e Viviani sono stati in gara per una medaglia fino a 40 giri dalla fine (200 giri totali). Solo lo strapotere della coppia danese che da quel momento ha letteralmente disintegrato il gruppo per recuperare un giro di svantaggio ha relegato gli Italiani nella zona appena fuori dal podio.
Qualche errore di troppo dovuto solo all'inesperienza ed alla voglia di essere protagonisti ha forse privato i nostri portacolori di un piazzamento che poteva essere di assoluto risalto: quando all'ultimo sprint ci si giocava la quinta posizione con Gran Bretagna e Germania, Viviani e Ciccone anticipavano di un giro il cambio che poteva proiettarli tra le stelle della specialità.
Un settimo posto finale che sta appena stretto agli azzurri, ma che deve essere interpretato con la certezza di aver finalmente trovato chi in futuro ci regalerà grandi soddisfazioni, quel Viviani che ottimamente guidato dal "vecchio" Angelo Ciccone ha dimostrato che con il tempo sarà sicuramente pronto per raccogliere l'eredità di Silvio Martinello.
Permettetemi un piccolo inciso relativo al passato: se Angelo Ciccone fosse stato considerato in maniera diversa da chi si è occupato della gestione tecnica in previsione Olimpica, non solo un “mezzo” per raggiungere uno scopo ma un atleta di valore ed esperienza quale si è sempre dimostrato, a Pechino 2008 avremmo visto un'altra Madison.
Ordine d’arrivo:
oro DAN Morkov/Rasmussen p.ti 22
arg AUS Howard/Meyer p.ti 2
bro CZE Blaha/Hochmann p.ti 0
a 1 giro, BEL 17, GER 15, GBR 13 ITA 10
Fabio Perego
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