È Gianni Da Ros il professionista arrestato

| 11/03/2009 | 09:54
E' Gianni Da Ros (Liquigas) il ciclista professionista arrestato questa mattina dai carabinieri dei Nas: lo scrive gazzetta.it. Il corridore, neoprofessionista friulano di Nave di Fontanafredda (PN), si trovava in ritiro con la nazionale pista al velodromo di Padova. I militari, che non lo avevano trovato a casa, lo hanno prelevato nel ritiro azzurro, sebbene i fatti per cui e' finito in carcere non abbiano a che fare con l'attivita' federale. L'inchiesta ha portato nella notte a decine di perquisizioni in tutto il nord Italia e ad altri undici arresti, ed e' volta a smantellare un traffico di sostanze dopanti che coinvolge soprattutto alcune palestre.
Il corridore sarà interrogato domani interrogato domani dal gip Andrea Pellegrino, il giudice che ha emesso le ordinanze di custodie cautelari in carcere.
Le indagini del Nas di Milano, iniziate a fine 2007, hanno trovavato conferma anche in un servizio televisivo del programma Le Iene. I sospetti sono nati dopo il servizio andato in onda il 7 marzo 2008 e intitolato "Muscoli e doping". Nell’inchiesta, uno degli inviati del programma, per circa 700 euro acquistava in un Vitamin Store di Milano prodotti come il Sustanon, il Proviron o il Winstrol. Da qui sono stati identificati i venditori. Poi, tramite intercettazioni e pedinamenti effettuati dai carabinieri dei Nas, sono state individuate tre filiere di distribuzione. Nelle intercettazioni telefoniche gli indagati usavano frasi e termini in codice come "Aggiungi due buttafuori da mettere a destra del palco" oppure "mi serve Debora" o "due ufficiali".
L'inchiesta coordinata dalla procura di Milano e dal Pm milanese Gianluca Prisco è stata avviata un anno fa. E' partita dalla diffusione delle sostanze anabolizzanti (ormoni gh, testosterone, nandrolone e altri) in alcune palestre di Milano. Da li è stato individuato il canale di distribuzione e di approvvigionamento.
In una prima fase le indagini che hanno visto impegnati 120 militari del Nas, militari della Sezione di P.G. - Aliquota Carabinieri della Procura della Repubblica di Milano e 132 militari dell'Arma Territoriale dei Carabinieri, avevano portato al sequestro di diverse confezioni di sostanze ad effetto dopante importate illecitamente dai paesi dell'est Europa ed extracomunitari, in particolare dal nord Africa, nonché acquistate su internet.
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COMMENTI
bravi quelli della LIQUIGAS
11 marzo 2009 13:02 palmirobici
parlano tanto contro le squadrette,anno da dire su tutti e vogliono fare i puritani e dopo si ritrovano in casa un casino del genere......e ora secondo il codice etico ,che dice che qualsiasi squadra che ha un uomo implicato nel fattore del doping non può prendere via alle grande corse a finchè non ci sia chiarezza....niente GIRO D'ITALIA allora!!!!!,
lo sò non sara mai cosi perchè le leggi non le rispetta neanche chi le fa.
ciao palmiro.

CHE VERGOGNA!!!!!!!
11 marzo 2009 13:10 wanna
Non è una buona pubblicità per una squadra così importante, ma prima di firmare un contratto con i ciclisti non vi informate?????o fate la politica dello struzzo?
vogliamo uno sport pulito, i tifosi sono stufi , siamo nauseati di questi sportivi dopati. radiati a vita, lasciate il posto ai corridori che corrono onestamente.

SI OK, MA...
11 marzo 2009 13:32 baracObarza
Prima di gridare "al mostro" sarebbe meglio aspettare delle conferme ufficiali, tutti sono capaci di scaricare colpe su altri, se qs ragazzo ha sbagliato pagherà, ma visto deve essere ancora ascoltato, è giusto concedergli la presunzione d'innocenza, un imputato è innocente fino ad una sentenza di condanna che sia passata in giudicato...

DA ROS
11 marzo 2009 23:25 warrior
Non condanniamo prima per non pentirci dopo. Aspettiamo di conoscere fatti e circostanze e, sopratutto, auguriamoci che non sia così. warrior

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