Giulio Ciccone non vede l'ora di salire sul palco della Notte degli Oscar tuttoBICI. L'abruzzese della Lidl Trek domani sera all'Hotel Principe di Savoia a Milano riceverà il Gran Premio Fondazione Molteni riservato ai Professionisti al termine di una stagione che gli ha regalato grandi soddisfazioni e una nuova certezza: basta curare la classifica generale dei grandi giri, meglio puntare alle corse di un giorno in cui la sfortuna incide di meno e la sua classe emerge in modo più evidente.
Ciccone succede nell'albo d'oro al suo compagno di squadra Jonathan Milan, che ha chiuso al 5° posto in una classifica che ha visto Christian Scaroni (Xds Astana) scalare posizioni fino a issarsi al 2° posto e Filippo Ganna (Ineos Grenadiers) tornare a mettere piede sul podio piazzandosi terzo. A completare la top 5 è Giulio Pellizzari della Red Bull Bora Hansgrohe, autentica speranza del ciclismo italiano per quanto riguarda le grandi corse a tappe, che lo stesso Cicco investe del ruolo di “nuovo Nibali” che da tanto stiamo aspettando.
Felice per il tuo primo Oscar?
«Molto, nelle categorie minori non ero mai riuscito a vincerlo, meritarlo per la prima volta da professionista è il massimo. Non vedo l'ora che arrivi domani, me ne hanno sempre parlato bene, mi aspetto una serata bella ed elegante».
Essere premiato come il miglior corridore in Italia, significa che è stata una buona stagione...
«Per finire in alto nel ranking mondiale non contano solo le vittorie, bisogna accumulare punti tutto l'anno, la chiave è la costanza. Io posso dirmi soddisfatto del mio 2025, ho raggiunto il top della condizione nel periodo della Liegi-Bastogne-Liegi, sono andato forte anche a San Sebastian e a Burgos. Il momento più difficile è stato senz'altro quando sono caduto e ho dovuto abbandonare il Giro d'Italia a pochi giorni dalla fine».
Verrai premiato dalla Fondazione Molteni che sostiene ex atleti in difficoltà, quanto è importante per te la solidarietà?
«Usare la propria immagine pubblica per fare del bene è un privilegio, aiutare gli altri è un valore insegnatomi dalla mia famiglia, ognuno di noi nel proprio piccolo può fare del bene e contribuire alla felicità del prossimo».
Finite le vacanze, sei pronto a tornare al lavoro?
«Sì, ricaricate le batterie ho ripreso gli allenamenti a inizio novembre. Con mia moglie Annabruna, Fausto Masnada e la sua compagna Federica ci siamo divertiti tra Qatar e Oman, prima mi ero goduto qualche giorno a New York. Le stagioni sono sempre più “tirate”, sentivo il bisogno di staccare prima del primo ritiro con il team a dicembre in Spagna».
Che obiettivi ti sei posto per il 2026?
«Non abbiamo ancora stilato il programma ma il focus principale sarà di ottenere il massimo numero di vittorie possibile. L'idea è di concentrarsi meno sulla classifica generale dei grandi giri e più sulle singole giornate. Ho provato tante volte a curare la GC ma la sfortuna ci ha messo spesso la zampino. Mi sono convinto che non vale più la pena buttare via una condizione ottima per un traguardo così complicato e incerto».
Come sta il ciclismo italiano?
«Bene. Stiamo attraversando un'epoca di fenomeni, con Pogacar è difficile vincere le classiche monumento e quant'altro ma esiste come rivale per tutte le Nazioni. Io quest'anno ho chiuso secondo alla Liegi, se lui non fosse stato al via avremmo potuto dire che l'Italia aveva vinto una Monumento e il giudizio complessivo sulla salute del nostro movimento sarebbe stato diverso. Tadej è un bel “problema” per tutti. Nelle tre settimane ci manca per ora un nome importante ma Giulio Pellizzari al primo anno nel World Tour ha dimostrato di poter ambire alla classifica nei grandi giri».
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L'ALBO D'ORO DELL'OSCAR TUTTOBICI PROFESSIONISTI
1996 Michele Bartoli
1997 Michele Bartoli
1998 Michele Bartoli
1999 Davide Rebellin
2000 Francesco Casagrande
2001 Davide Rebellin
2002 Paolo Bettini
2003 Paolo Bettini
2004 Damiano Cunego
2005 Danilo Di Luca
2006 Alessandro Ballan
2007 Davide Rebellin
2008 Davide Rebellin
2009 Damiano Cunego
2010 Vincenzo Nibali
2011 Michele Scarponi
2012 Vincenzo Nibali
2013 Vincenzo Nibali
2014 Vincenzo Nibali
2015 Fabio Aru
2016 Diego Ulissi
2017 Vincenzo Nibali
2018 Elia Viviani
2019 Elia Viviani
2020 Diego Ulissi
2021 Sonny Colbrelli
2022 Matteo Trentin
2023 Filippo Ganna
2024 Jonathan Milan
2025 GIULIO CICCONE
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