Venerdì scorso Giulio Pellizzari ha spento 22 candeline dando battaglia al torneo di padel organizzato dalla A&j all sports management, un modo insolito di festeggiare tra racchette e palline, ma soprattutto tanti amici. Nella medesima cornice, soltanto un anno prima, il marchigiano della Red Bull Bora Hansgrohe si preparava per il debutto nel World Tour tra emozioni, speranze e tanta adrenalina. La voglia di fare era tanta, così come le domande, le incertezze che venivano in automatico nel vedersi nella serie a del ciclismo, ma ora che la stagione è più che accantonata possiamo dire che la stella di Giulio è veramente brillata.
«E’ stato un 2025 molto bello, ma è passato davvero in fretta che quasi non me ne sono reso conto. Mi sono divertito tanto ed ho imparato, ma fa sempre un certo effetto vedere Tadej Pogacar su e giù dalla bici e spero che continui a farlo perché è un grande campione. La vittoria alla Vuelta è stata speciale, non è solo il giorno più bello di questa stagione, ma è il più bello da quanto corro in bici. Ci ho impiegato del tempo a realizzarlo, anche vedendo più volte le immagini alla tv, è stato incredibile e forse non me ne sono ancora totalmente reso conto» ci racconta Giulio che ricorda la vittoria nella 17^ tappa de la Vuelta. Per il suo procuratore Johnny Carera è stata l’emozione più bella della stagione e così lo è per molti tifosi ed addetti ai lavori che l’hanno applaudito sulle strade.
Nel 2026 di Giulio non ci sono solo grandi giri, ma anche l’obiettivo di fare bene sulle classiche, delle corse che ama, ma che purtroppo ha dovuto un po’ tralasciare. Un calendario definitivo ancora non c’è, ma sicuramente la programmazione della squadra dovrà tenere conto dell’arrivo di Remco Evenepoel, una presenza prestigiosa e per certi versi ingombrante. «Rispetto ad un anno fa sento che è cambiata molto la fiducia della squadra nei miei confronti; certo, c’era anche nell’inverno scorso, ma né loro né io ci aspettavamo che io andassi così forte. Gara dopo gara hanno creduto sempre di più in me, mi hanno supportato e mi ritengono a tutti gli effetti un corridore importante per il team. Ho ancora tanto da imparare, ma so che comunque verrò preso in considerazione per continuare la mia striscia positiva o da solo o con altri capitani» prosegue Giulio che nelle scorse settimane ha avuto un primo assaggio della prima Red Bull Bora Hansgrohe versione 2026, ancora non ha avuto modo di conoscere per bene il fuoriclasse belga, ma sicuro ci sarà tempo per farlo.
La strada è ancora lunga prima di pensare a debutto stagionale, ma per Giulio uno degli obiettivi è più che chiaro: divertirsi.
Potrete ascoltare l’intervista completa a Giulio Pellizzari nella puntata di BlaBlabike della prossima settimana.
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