Si è svolta oggi a Milano una riunione indetta dall’Union Européenne de Cyclisme (UEC) con l’obiettivo di favorire il dialogo tra le Federazioni Nazionali e l’UCI. L’incontro, organizzato dalla UEC, convocato nel pieno rispetto dei propri statuti, e coordinato dal Segretario Generale della FCI Marcello Tolu, ha visto la partecipazione del Presidente UEC, Vice Presidente UCI e componente del CCP dell’UCI Enrico Della Casa, del Presidente della Federazione Ciclistica Italiana e componente del CCP dell’UCI Cordiano Dagnoni, dei rappresentanti UCI Matthew Knight, Sports Strategy Manager e Maxime Métry (settore strada), per la FCI Giorgio Elli (Segretario Settore Strada) e Luca Papini, Segretario Generale della Lega Ciclismo Professionistico.
La scelta di Milano come sede dell’incontro conferma il ruolo centrale dell’Italia, una delle nazioni fondatrici dell’UCI e tra i Paesi più attivi al mondo nell’organizzazione e nello sviluppo del ciclismo su strada. La Federazione Ciclistica Italiana, storicamente pilastro dell’UCI, continua a rappresentare un punto di riferimento nel sostenere le attività internazionali e nel coordinamento dei calendari.
I lavori si sono concentrati sui calendari strada 2027 e 2028, due stagioni caratterizzate da appuntamenti globali di grande importanza: nel 2027 si svolgeranno i Campionati del Mondo di Ciclismo, che riuniranno tutte le discipline tra fine agosto e inizio settembre; nel 2028 i Giochi Olimpici torneranno da metà luglio a richiedere una programmazione attenta dell’attività internazionale. Una combinazione che renderà necessario un lavoro di coordinamento capillare per garantire equilibrio e sostenibilità lungo l’intera stagione.
Enrico Della Casa, Presidente dell’Union Européenne de Cyclisme: “Abbiamo voluto organizzare questa riunione in Italia, una delle nazioni fondatrici dell’UCI e da sempre protagonista nel ciclismo su strada. La FCI rappresenta un pilastro dell’UCI e un interlocutore fondamentale. Stiamo lavorando insieme per affrontare e superare le criticità di un calendario sempre più folto: c’è molto da fare, ma questo è un primo passo importante per gettare basi solide e condivise, ascoltando con attenzione le esigenze degli organizzatori.”
Cordiano Dagnoni, Presidente della Federazione Ciclistica Italiana: “È evidente che i calendari internazionali del ciclismo sono diventati sempre più intensi. Questo non favorisce la partecipazione, penalizzando soprattutto i paesi con minor risorse e contrastando in questo modo l’intenzione degli organismi internazionali di aumentare la diffusione e la pratica del ciclismo. Ringrazio la UEC e il presidente Enrico Della Casa per aver organizzato un incontro per discutere di queste problematiche qui in Italia, riconoscendo un ruolo rilevante della FCI nell’ambito dell’UCI, del ciclismo internazionale e nei rapporti con le federazioni dei Paesi emergenti.”
Se sei giá nostro utente esegui il login altrimenti registrati.