Ormai tenere i conti dei successi raggiunti dalla A&J all Sports è praticamente impossibile, basti pensare che figurano tutte le corse Monumento, i tre grandi giri, Mondiali, Europei, Olimpiadi, l’elenco è praticamente infinito. L’agenzia di management dei fratelli Alex e Johnny Carera è ormai una potenza nel mondo del ciclismo, una grande famiglia che ieri sera ad Erbusco si è riunita per celebrare i successi del 2025 nell'ormai tradizionale party di fine stagione.
Tra passato, presente e futuro, sono stati davvero tanti gli invitati accolti nel Qi Club di erbusco, atleti, ex campioni, sponsor, addetti ai lavori e amici della grande famiglia del ciclismo che hanno incontrato la A&J all sports sulla loro strada. C’è chi il ciclismo l’ha praticato, l’ha sostenuto, l’ha raccontato, modi diversi di vivere una passione che viene rievocata tra brindisi e festeggiamenti. Johnny e Alex sono i primi a salire sul palco accolti da un applauso generale, tutto è partito proprio loro due che passo dopo passo sono riusciti a creare un’agenzia che oggi conta una ventina di collaboratori «Quando abbiamo iniziato non ci aspettavamo di ingrandirci in questo modo. Abbiamo lavorato sodo, abbiamo viaggiato e anche fatto delle scommesse, guardarci intorno e vedere così tante persone che lavorano con noi ripaga veramente tutto.» hanno detto Alex e Johnny facendo salire sul palco tutti i componenti della loro grande famiglia. È impressionante vedere come nel giro di pochi anni l’agenzia non sia più solo europea, ma globale, ci sono collaboratori da Svizzera, Belgio, Spagna, Repubblica Ceca, sud America e addirittura Cina, gli atleti sono centinaia, dalla strada al ciclocross passando per la pista, senza contare quelli di sport che non sono ciclismo.
Dall’anno scorso Vincenzo Nibali è entrato nell’agenzia non solo più come atleta, ma come azionista. Lo squalo dello stretto è letteralmente cresciuto insieme ad Alex e a Johnny e dopo aver lavorato a lungo con loro ha deciso di passare dall’altra parte per investire sui giovani talenti e credere ancora di più nell’operato dell’agenzia. «Alex e Johnny usano una filosofia molto semplice che si basa sul concetto di famiglia, non è un semplice modo di dire, ma è la realtà dei fatti. Mi ricordo molto bene quando li ho incontrati la prima volta, ero giovanissimo e amavo andare in bici, grazie a loro sono diventato professionista, ho fatto le scelte giuste e sono riuscito a togliermi delle belle soddisfazioni. Ad unirci c’è sempre stato di più di un semplice legame tra atleta e procuratore, era come una famiglia e una volta smesso di pedalare mi è venuto naturale restare qui seppur con un ruolo differente» ha detto Vincenzo Nibali.
Sui grandi schermi scorrono le immagini dei successi della stagione, c’è la vittoria di Matteo Moschetti all’Alula tour tanto cara ad Alex e quella di Giulio Pelizzari alla Vuelta o di Giulio Ciccone a San Sebastian tanto cari a Johnny. È una continua serie di applausi e di boati come quello che accoglie alcuni degli atleti che vengono chiamati sul palco per un saluto. A Tadej Pogacar è riservata un’accoglienza trionfale tra tanti flash e telefonini alzati per immortalare il momento. «Voglio veramente bene ad Alex e a Johnny, li ho conosciuti molti anni fa e posso dire che sono come la mia famiglia. Senza di loro non sarei un atleta professionista, sono qui grazie a loro» ha detto il campione del mondo dando l’appuntamento alla prossima stagione.
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