Il 2025 di Alessandro Romele non è andato come il corridore dela XDS Astana sperava. Non per colpa sua ma per quella maledetta caduta durante il campionato italiano su strada a Gorizia in Friuli in cui Romele riportò escoriazioni e un forte dolore alla mano destra. Che inizialmente non aveva destato preoccupazione più del previso al giovane bergamasco che oggi vice a Borgo Maggiore nella Repubblica di San Marino.
"E' stata veramente una gara tricolore sfortunata e che alla fine ha condizionato tutta la mia stagione-ricorda Romele, 22 anni-. Una rovinosa caduta è bastata per mettermi fuori gioco e mi sono ritrovato sull'ambulanza verso il primo ospedale. I primi accertamenti e le lastre di routine avevano evidenziato un edema vicino allo scafoide. Sembrava una cosa da niente e invece... . Dopo le cure sono tornato a casa e ho iniziato ad allenarmi in altura per la seconda parte della stagione".
Come hai gestito il dolore alla mano?
"Faceva male ma era sopportabile il dolore come fosse un tendine infiammato. Non mi sono lasciato abbattere e ho continuato ad allenarmi cercando di alzare la condizione in previsione del mio rientro alle gare".
Che è avvenuto in agosto al Giro di Polonia.
"Esatto. E' stato il momento peggiore, la mano mi faceva molto male tanto da non riuscire a fare presa sul manubrio negli ultimi 30-40 chilometri di gara. Nel frattempo, dopo nuovi accertamenti, è arrivato il referto che si trattava di una frattura dell'uncinato che è una lesione ossea del polso. Tuttavia sono riuscito a portare a termine il Giro di Polonia e da lì è praticamente finita la mia stagione".
Romele ha smesso di allenarsi il 3 settembre, e il 23 dello stesso mese è stato operato dal professor Stefano Galli presso l'Ospedale di Brescia.
"Forse avrei dovuto prendere la decisione di fare subito una Tac piuttosto che la risonanza. Ma col senno del poi non serve assolutamente a nulla".
Stagione dunque da dimenticare per Romele che continuerà a difendere i colori della XDS Astana anche nel 2026 (ultimo anno di contratto con il team kazako).
"Ho tantissima voglia di riscatto, la stagione passata dal punto di vista personale è stata deludente e sfortunata. La caduta all'italiano pesa ancora ma fa parte del nostro mestriere. Guardo al 2026 fudicoso e pieno di speranze. Cercherò di ripartire trovando la fiducia in me stesso, cercando di esprimere quello che non sono riuscito ad esprimere quest'anno".
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