CIPRESSI CICLISTA-PITTRICE: «TRA IMPRESSIONISMO E ASTRATTISMO, LAVORO PER DIVENTARE CAPITANA IN GARE A TAPPE»

DONNE | 01/11/2025 | 13:14
di Nicolò Vallone

Spesso lo sport e l'arte s'intrecciano nella narrazione giornalistica, quando si utilizzano espressioni e metafore che paragonano un particolare gesto o azione sportiva a un'opera o un'immagine artistica. Poi ci sono casi in cui i due ambiti si mescolano per davvero, come nel caso di una ciclista che, in parallelo con allenamenti e pedalate, coltiva una passione di famiglia che l'ha pure aiutata nei momenti più difficili: la pittura.


La storia di Carlotta Cipressi l'ha approfondita per noi Giorgia Monguzzi all'inizio di quest'anno, quando la 22enne romagnola cresciuta in Valcar ha vissuto il suo sogno americano approdando nel World Tour in una Human Powered Health a tinte sempre più azzurre, tra Giorgia Bronzini ed Enrico Campolunghi in ammiraglia e compagne di nome Ragusa, Borghesi, Malcotti e Zanardi.


Quello che ancora non era di pubblico dominio, e che è stato reso noto dalla stessa atleta attraverso i canali ufficiali del team a ottobre, mese dedicato a livello internazionale alla salute mentale, è che nei mesi a cavallo tra fine 2023 e inizio 2024, durante la sua esperienza in UAE Development, in cui è rimasta ferma per colpa di una miocardite, lei ha superato quel periodo pieno d'incertezza anche grazie a pennelli e creatività su tela.

«La pittura è l'esatto opposto della tecnologia: non ha regole e schemi rigidi, è semplicemente la rappresentazione di un pensiero o di un soggetto - racconta Carlotta - e quando mi sono trovata a non potermi allenare per oltre tre mesi, mi sono dedicata anima e corpo a qualcosa che in realtà mi attrae molto da sempre. Da allora non posso farne a meno, quando inizio un quadro cerco di finirlo subito senza attendere il giorno dopo, perché rischierei che l'indomani la mia mano non sia la stessa e che il risultato finale non coincida con l'ispirazione che avevo avuto. Mi ispiro agli impressionisti: Monet, Manet, Renoir e soprattutto Van Gogh, che con un semplice piccolo dettaglio riusciva a fare la differenza su un’intera tela! Avere un hobby è fondamentale per rilassare corpo e mente, ma purtroppo l'arte è sempre meno apprezzata dai giovani...»

Ed ecco cos'ha aggiunto ai nostri microfoni: «Non potevo non ereditare questa attitudine, che mi proviene sia da mio nonno paterno che da mia mamma. In casa abbiamo quadri sia dell'uno che dell'altra, in particolare nonno Marino, disegnatore tecnico che si dilettava tra china e colori a olio, mi aiutava fin dai tempi della scuola, quando col suo aiuto realizzai il mio primo quadro per l'esame di terza media. Successivamente ho ripreso in mano i pennelli nel periodo del Covid, ma lasciai quel quadro incompleto: l'ho ripreso in mano e ultimato nel periodo di fermo due anni fa, e da lì non mi sono più fermata. Mi ci dedico in gran parte in inverno, perché durante la stagione il tempo a disposizione è poco e alla pittura ci si deve dedicare con massima concentrazione e spontaneità, senza forzature e senza dover badare alle ore che passano, inoltre a me piace dipingere nelle ore serali e rischierei continuamente di sforare con gli orari che la preparazione e il fisico richiedono. Comunque amo l'atmosfera invernale, alla luce del giorno semmai amo stare seduta anche diversi minuti a osservare ed eventualmente ritoccare ciò che ho dipinto la sera prima.»

Così la ciclista-pittrice di Forlì descrive la propria arte: «Raffiguro soggetti realistici e soprattutto legati alla natura, che a volte fotografo quando sono in bici o altre volte sviluppo idee che nascono nella mia mente. Ispirandomi in particolare a Van Gogh utilizzo non solo i pennelli, ma anche la tecnica della spatola che permette di "giocare" di più coi colori. Ho cominciato a inserire nelle mie tele pure elementi che spaziano molto come stili, sempre magari riprendendo la natura ma inserendola in contesti astratti. Appena termino un quadro la prima cosa che faccio è mandare la foto al nonno perché il primo commento che voglio ricevere è il suo. Avendo lui uno stile pittorico realistico e dettagliato, apprezza tantissimo le opere più classiche e meno astratte, ma in ogni caso è contentissimo di vedere che io ho preso tutte le sue passioni, sia la bici che la pittura! Finora gli unici quadri che ho regalato sono stati uno ai nonni paterni e uno ai nonni materni, qualcuno mi ha chiesto di regalarne o venderne qualcuna ma al momento sono molto gelosa della mia produzione. In futuro mi piacerebbe esporre in una vetrina

Prima di lasciare Carlotta Cipressi a un weekend di relax e creatività, concludiamo la piacevole telefonata parlando effettivamente di ciclismo: «Sono tornata la scorsa settimana da Boston, dove abbiamo ufficialmente chiuso il 2025 e pre-impostato il 2026 nei laboratori Human Powered Health. In questo primo anno nel World Tour ho partecipato al mio primo Giro d'Italia, un'esperienza bellissima con l'ultima tappa partita peraltro dalla mia Forlì, e in generale mi sono trovata benissimo perché è un team permeato di grande rispetto sotto ogni punto di vista. E sono felice di essere riuscita per la prima volta a completare un'annata dall'inizio alla fine senza incidenti di percorso e stop forzati. Nella prossima stagione punto a potenziare le mie prestazioni ed essere più costante, sul lungo termine vorrei crescere in salita e diventare un'atleta da corse a tappe. Per poter essere capitana un domani, devo prima imparare a essere la gregaria indispensabile per le capitane, quindi cercherò di aiutare in maniera sempre più importante le mie leader (in particolare Barbara Malcotti e l'olandese Thalita de Jong) e contestualmente effettuerò tutti i lavori necessari per realizzare questo preciso obiettivo.»

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Ancora un podio di grande prestigio per Sara Casasola.. La friulana della Crelan Corendon conquista la terza posizione nel Koppenbergcross di Oudenaarde (Belgio) per donne elite che ha visto il trionfo per distacco della olandese Lucinda Brand davanti alla sorprendente...


Bel secondo posto di Stefano Viezzi nell'internazionale Ciclocross di Oudenaarde, in Belgio, da tutti conosciuto con la classica denominazione Koppenbergcross. Il friulano della Alpecin Deceuninck Development, ex iridato tra gli juniores a Tabor nel 2024 e campione italiano in carica...


Il passista scalatore bergamasco Luca Cretti  passerà professionista in MBH Bank Ballan CSB Colpack nel 2026. Un risultato a lungo inseguito e non scontato che chiude un percorso personale che lo ha visto sempre impegnato per finalizzare questo obiettivo. Cretti,...


di Nicolò Vallone
Spesso lo sport e l'arte s'intrecciano nella narrazione giornalistica, quando si utilizzano espressioni e metafore che paragonano un particolare gesto o azione sportiva a un'opera o un'immagine artistica. Poi ci sono casi in cui i due ambiti si mescolano per...


Si pedala sempre più veloce, non solo perché ci sono Pogacar Evenepoel e Van der Poel, ma perché è tutto il gruppo del World Tour a filare via come un treno lanciato. È di ieri un interessantissimo servizio apparso sulle...


È stata una giornata all’insegna del divertimento, della leggerezza e dell’afa quella che ha inaugurato il weekend del Tour de France EFGH Singapore Criterium, il primo dei due criterium targati A.S.O. in programma a inizio novembre. Sotto un sole...


Le vacanze per Remco Evenepoel ancora non sono iniziate e il tre volte campione del mondo a cronometro è rientrato in Europa dopo aver trascorso una settimana negli Stati Uniti, presso il centro Specialized di Morgan Hill. Non c’era solo...


«E alla fine anche per me è arrivato il momento di godermi una vita più tranquilla»: con queste parole Alberto Rui Costa ha annunciato il suo ritiro dall'attività agonistica. A 39 anni, con il titolo di campione del mondo conquistato...


Il Team UKYO annuncia una nuova partnership con l’Università degli Studi di Pavia per la prossima stagione. La squadra giapponese, con una forte base in Italia e conosciuta per le sue forti ambizioni internazionali, continua a dare priorità alle prestazioni...


La nuova sella Nago R4 PAS AGX, una sella semi-tonda caratterizzata da un evidente e caratteristico T-shape,  è l’elemento con cui Prologo va a completare la linea di selle AGX, quella che per intenderci è destinata ad una buona parte di...


TBRADIO

-

00:00
00:00
SONDAGGIO
OSCAR TUTTOBICI 2025. SCEGLIETE IL MIGLIOR TECNICO ITALIANO DELL'ANNO
Dieci candidati, tocca a voi assegnare il Gran Premio Fondazione Iseni y Nervi





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024