MANENTI: «O PASSO O VADO A LAVORARE». CON 6 VITTORIE E' IL PLURIVITTORIOSO TRA I DILETTANTI

INTERVISTA | 09/08/2025 | 08:21
di Valerio Zeccato

Vince di giorno e vince di notte! Come i migliori bomber confeziona doppiette. Ma non è un calciatore bensì un ciclista. Anzi un fior di ciclista che in Italia nella categoria Elite/Under 23 detiene, al momento,  il record di vittorie: ben sei in questo magico 2025 dove sta volando!
Il protagonista di questa bella «favola» è Marco Manenti da Treviglio, ventitré anni il prossimo 7 settembre, alfiere dei nero-oro toscani del Team Hopplà. Marco ha il volto dolce ancora da ragazzino, fisico che non ha niente a che vedere per esempio con Mathieu Van der Poel e Wout Van Aert (gli idoli di Marco, due tra gli attuali “alieni” del ciclismo professionistico), ma ha  una gran passione ed è un cuor di leone. Si è impegnato, e si sta impegnando come non mai, per fare la vita da atleta (riposo, recupero, nutrizionista, mental coach ecc. ecc.) e i risultati stanno arrivando copiosi. E’ l’anno del «dentro o fuori» per Manenti che ce lo ha detto più di una volta:
"O passo o vado a lavorare". E visto i capelli bianchi di chi vi scrive (e quasi quarantanni di corse vissute in prima persona sulla strada) “la domanda sorge spontanea” - frase celebre resa popolare dal giornalista della Rai Antonio Lubrano -: se non fa il salto tra i prof Marco Manenti chi deve farlo? E se, malauguratamente, non dovesse accadere significa che qualcosa nel ciclismo non funziona come dovrebbe!

Parlavamo di doppiette, il trevigliese le ha piazzate in due giorni: Montallese nel Senese e due giorni dopo a Levane nella semi-notturna sulle strade del Valdarno.
"A Montallese noi del Team Hopplà abbiamo scelto di fare corsa dura sin dal via - racconta Manenti -, dopo circa 25 km è nata una fuga di 7 corridori e con me c’era anche il compagno di squadra Salomone. Nel finale sullo strappo impegnativo di Chiusi è stato Salomone ad aumentare l’andatura e siamo rimasti in quattro davanti. Avevo già fatto questa corsa lo scorso anno ed ero arrivato 5°, sapevo che con l’arrivo in velodromo era decisiva la posizione. Per non sbagliare sono partito per primo a lanciare la volata e nessuno è riuscito ad affiancarmi!".

Il bis nella serata di due giorni dopo a Levane nell’Aretino. Altro giro, altra corsa, e altra volata vincente di Manenti!
"Non mi sarei mai aspettato di vincere martedì sera dopo la fuga di 150 km di domenica, il viaggio e tutto il resto. Pensavo di essere stanco, ma durante la corsa la squadra ha lavorato per me, per la mia volata, e ho sentito la responsabilità di non poter sbagliare. Non volevo gettare al vento il lavoro dei miei compagni che mi hanno lanciato fino ai 200 mt finali e con una volata di testa, sulla strada leggermente in salita, ho vinto ancora. Dedico queste due vittorie ai compagni e allo staff del Team Hopplà con in primis il direttore sportivo Stefano Roncalli che considero come un fratello: un gruppo meraviglioso dove siamo tutti amici, si va d’accordo e c’è un ambiente sereno indispensabile per fare bene. Il successo di domenica lo dedico a mia sorella Giulia e al suo fidanzato Luca che, a sorpresa, tornando dalle vacanze si sono fermati per vedere la corsa e li ho visti sul percorso durante la gara".

Ma Marco è instancabile e ha una grandissima condizione che gli permette di emergere dappertutto: nella classica notturna di Osio Sotto nel Bergamasco e due giorni dopo sullo strappo tagliagambe di Briga Novarese. Nella corsa Elite/Under 23 di martedì ad Osio Sotto, ad un passo da casa (Manenti vive nella frazione Geromina di Treviglio) è salito sul terzo gradino del podio nel «13° Gran Premio Industria, Commercio e Artigianato-Comune di Osio Sotto». 57 i partenti che si sono dati battaglia sul circuito cittadino di 2 km per 40 giri: alla fine l’ha spuntata il trentino di Villa Lagarina, Elia Tovazzi classe 2002 del Sissio Team, alla prima affermazione stagionale.

Infine giovedì in Piemonte, a Briga, ennesima performance da applausi per Manenti che nella Classica novarese che si conclude sul tremendo “Muro di San Colombano” (oltre 1 km con dislivello di 102 metri e pendenza media del 8,2%) ha tagliato il traguardo con un ottimo 6° posto nella corsa vinta dal bergamasco di Bossico, Nicolò Arrighetti (Team Biesse Carrera Prema) già in trionfo nella stessa gara nel 2024. Il trevigliese è una ruota veloce, un corridore completo che sa difendersi su diversi percorsi, ma di certo non è uno scalatore, per questo motivo il risultato di Briga assume un valore straordinario.

"Il Team Hopplà ha lavorato tanto per me fino ad oggi – spiega con trasporto e sincerità Manenti , ora tocca a me lavorare per gli altri. E intanto ho messo il “circoletto rosso” sulla Firenze-Viareggio, la “classicissima di Ferragosto".


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COMMENTI
Passa chi non vince
9 agosto 2025 22:15 Europa2002
Marco, te lo meriti passare professionista, come se lo meritano tanti altri, purtroppo alla fine passano sempre quelli che non vincono le gare......forse lo meritano anche loro , in bocca al lupo

Procuratori
10 agosto 2025 23:18 mrz1972
Eliminate i parassiti dei procuratori e poi vediamo se i forti non passano in automatico

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