
A fine stagione Ellen van Dijk appenderà la bici al chiodo. La trentottenne ciclista olandese della Lidl Trek lo ha annunciato ieri sera alla tv olandese durante il programma De Avondetappe.
Tre volte campionessa mondiale a cronometro (2013, 2021 e 2022) e vincitrice di un Giro delle Fiandre (2014, al termine di una splendida azione solitaria, Van Dijk si è anche laureata campionessa europea nel 2021 esaltando in ogni corsa le sue grandi doti di passista.
Nel 2023 è diventata mamma per la prima volta ed è tornata firmando un contratto di due anni con la Lidl Trek. In questa stagione ha vinto la cronosquadre inaugurale della Vuelta a Extremadura Feminina e soprattutto la prima tappa a cronometro della Vuelta España toccando così quota 70 vittorie nella massima categoria.
L'anno prossimo, al gruppo mancherà quindi uno dei suoi volti più familiari: con 41 vittorie contro il tempo, oltre ad essere l'ex detentrice del record dell'ora, Van Dijk passerà alla storia come una delle grandi del cronometro. La sua abilità nella corsa della verità non solo le è valsa molti successi individuali, ma ha anche contribuito a spingere le sue compagne di squadra a vittorie nelle cronometro a squadre, l'esempio più recente è stato alla Vuelta España Femenina di quest'anno, dove Lidl-Trek ha conquistato la vittoria per tre secondi.
Una carriera così lunga ha avuto anche momenti meno felici ean Dijk ha parlato francamente dell'impatto che gli incidenti e gli infortuni hanno avuto su di lei nel corso degli anni.
«Mi ritirerò da ciclista professionista alla fine della stagione, dopo 20 anni. È stata una parte importante della mia vita, una carriera lunghissima di cui mi sento molto felice. È stata una decisione molto difficile per me, amo davvero la vita di un ciclista professionista, la vedo davvero come un privilegio. Adoro le prove a cronometro, non è un segreto. Questa è la mia grande passione e il mio grande amore. Lo è ancora e lo sarà sempre. Amo anche il ciclismo su strada, ma purtroppo negli ultimi due anni ho avuto un sacco di brutte cadute e questo sicuramente mi fa più paura quando pedalo in gruppo, e mi fa perdere il vero amore per le corse su strada. A causa dei pericoli di questo sport, non posso più godermi il ciclismo su strada quanto vorrei. Sento che il gruppo non è più il mio posto ed è tempo di una nuova generazione».
«È stata una decisione molto difficile perché amo avere un obiettivo ogni giorno, stare all'aperto, allenarmi e sentirmi bene e soprattutto cercare di migliorare sempre. Ma è arrivato il momento che aspettavo, il momento di dire basta. Ho avuto una buona primavera quest'anno, nion pensavo al ritiro, ma mi sono rotto la spalla e nella mia prima gara al ritorno dall'infortunioo, il Baloise Tour, sono stata coinvolta in un brutto incidente a metà del gruppo. In quel momento, ho capito che non volevo più correre. Abbiamo iniziato il giorno dopo sotto la pioggia e ho pensato “no, non è più qui che mi sento a casa". Per me quello è stato il momento in cui ho capito che avevo finito di correre in gruppo».
Nel 2023, van Dijk ha interrotto la sua carriera per dare il benvenuto al mondo a suo figlio, Faas. Nel giro di sei mesi, non solo si appuntava un numero sulla schiena, ma vinceva di nuovo incredibilmente.
«Sono molto orgogliosa di tutta la mia carriera. Certo, delle vittorie, ma sono anche orgogliosa degli ultimi due anni in cui come famiglia dovevamo davvero essere una squadra per ottenere il meglio da me, e sono orgogliosa di come il mio compagno Benjamin ci è riuscito con Faas. È stato super speciale vivere questi ultimi due anni e tutti i ricordi che ho di questo periodo sono super speciali e ne farò sicuramente tesoro. Andare in bicicletta significa molto per me e mi ha dato molte grandi possibilità nella vita, e sono grata al ciclismo per tutto ciò che mi ha dato. Sono particolarmente grata a Lidl-Trek: questo è il mio settimo anno con la squadra, il tempo più lungo che ho trascorso in un team: mi sento davvero a casa con questa squadra, e significa molto per me quello che questa squadra ha fatto per il ciclismo femminile. Trek ha sempre creduto nel ciclismo femminile e ha investito molto in esso e ha svolto un ruolo importante nel rendere il ciclismo femminile quello che è oggi. Non so se non vedo l'ora di andare in pensione. Non so ancora cosa farò, ma in generale mi sento molto grata per tutto nella mia carriera e vorrei che questo messaggio fosse molto chiaro».
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