DE MARCHI TO THE OBSERVER: "RELIEVED NOT TO BE RACING FOR ISRAEL-PREMIER TECH"

PROFESSIONALS | 26/07/2025 | 09:30
di Giulia De Maio

The world is in the peloton, but the small world of cycling often seems to forget what is happening around it. Alessandro De Marchi reminds us of this, giving an interesting interview to the British periodical The Observer.


I'm relieved not to be a rider for Israel-Premier Tech is the title of the piece by Chris Marshall-Bell, in which the 39-year-old Friulian talks about how much he is suffering from the ongoing Palestinian genocide in Gaza and how difficult it would have been if he were still on the team he rode for in 2021 and 2022.


"I would have struggled a lot to wear that jersey now. I don't want to criticize anyone because everyone is free to decide who to race for, but at this moment I wouldn't sign a contract with Israel. I wouldn't be able to handle the feelings I'm experiencing, to be involved in something like this," explains the Red of Buja, in his last competitive season with Jayco Alula.

The Israel-Premier Tech team was founded in 2014 and first participated in the Tour de France in 2020. In its history, it has won three stages, none this year. Last week, a protester was arrested after running on the final straight of the 11th stage wearing a shirt that read "Israel out of the Tour". Anti-Israeli protesters have been active during the 17th stage and throughout the Giro d'Italia. Israel-Premier Tech is not a team owned by the state, although it has received a small sum from the Israeli Ministry of Tourism.

The team is financed by Canadian-Israeli billionaire Sylvan Adams and American businessman Ron Baron. Adams has stated that the team can promote a "more realistic vision" of modern Israel, defining its riders as "ambassadors of the country". This year, Adams has taken on an increasingly political role, participating in Donald Trump's inauguration as US president in January. He was defined as an "unofficial ambassador" of Israel and in June encouraged Trump to attack Iran, just days before he did so.

The precarious financial situation in cycling, combined with the fact that most riders have only a short sporting career, makes De Marchi understand why riders have no qualms about signing for Israel-Premier Tech. He states that the war in Gaza is usually not discussed among riders.

"Back then [in 2021] they gave me the opportunity to continue racing at the highest levels, they gave me a good contract and a good salary, and I was looking at the house I had to build and my family. It's the same for other colleagues. Of course, now I'm older and can reflect in a way I didn't five years ago, and I realize that in life there are moments when, even if it can be difficult, it's better to follow one's moral compass. Right now, I would do things differently," continues Alessandro, who has Anna by his side and is a father of two children.

Talking about his time with the Israeli team, De Marchi, who in the past year has actively dedicated himself to reading and studying the history of the conflict, adds: "At the time, I really understood very little about Israel. The people behind the team had the desire to show the beauties of the country - this was a clear team policy - but there were never feelings against Gaza or the Palestinians, or references to the occupation in the West Bank. There was a lighter propaganda, let's say, in which the vision of Israel was projected. You could perceive that it was a complex and divided society. But you could also see that there was no space to discuss Gaza."

Despite sporadic small protests against the Israeli team in various cycling events on the calendar, cycling as a whole has remained silent about the war, insisting that sport and politics do not mix. De Marchi, however, would like the UCI to at least address the war, even if it is unlikely to take the same measures adopted against Russia at the beginning of the invasion of Ukraine, which led the sport's governing body to ban Russian riders from all UCI international calendar events. The ban was then revoked in 2023.

"We need to see concrete action from our governing body to position the world of cycling on the right side and to show awareness of what is happening in Gaza. We must demonstrate that as a cycling world we care about human rights and violations of international law," concludes Alessandro De Marchi, who still wears the yellow bracelet asking for truth for Giulio Regeni.

The Observer contacted the Israel-Premier Tech team, which stated that it could not comment on a "personal opinion".


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COMMENTI
Meglio tardi che mai
26 luglio 2025 09:50 Miguelon
Ma gli fa sempre onore.

Grande persona
26 luglio 2025 10:47 The End_Orfina
Grazie Alessandro per il tuo coraggio e per esporti pubblicamente

Poteva evitare
26 luglio 2025 11:06 trifase
Poteva evitare, a fine carriera avrebbe lasciato un miglior ricordo.

mi chiedo
26 luglio 2025 11:29 limatore
se fosse stato ancora del team avrebbe esternato questo suo disagio? troppo chic per i miei gusti, faceva meglio a tacere. Per capire come agisce Israele si deve essere Israeliani, cresciuto e vissuto con vicini che ti odiano e vogliono il tuo annientamento. Torto o ragione sono in guerra da sempre e a mio parere la mano armata dell'occidente che vuole continuare a vivere da occidentale. L'alternativa basta andare in Iran Afganistan Siria, e tra qualche anno Belgio e Francia

Va detto
26 luglio 2025 11:42 Bullet
Quando si chiuse la Gazprom fu fatto nel silenzio di tutti, anche quello non è stato un bell'esempio.

@limatore
26 luglio 2025 12:46 Bullet
Guarda che sui libri di storia di terza media c'è, e penso ci sia ancora, scritto come e quando è nato lo stato di Israele. Bisognerebbe ricordarselo per farsi un'idea completa.

non pubblicato
26 luglio 2025 13:04 geom54
il mio commento che alla stregua del DE MARCHI esprimeva una considerazione, e io pure l'avevo fatta in risposta;
ma forse se ripeto la stessa frase di qualcun d'altro qui sotto magari è concesso, e dunque la rimetto virgolettata:
"Poteva evitare, a fine carriera avrebbe lasciato un miglior ricordo."

Per una volta
26 luglio 2025 13:11 Edo Graziuso
È un piacere, per una volta, poter essere d'accordo con te Bullet. E il fatto che lo siamo sulle cose veramente importanti fa ancora più piacere. Spesso la gente dimentica la storia e gli interessi economici che muovono il mondo.

@Miguelon
26 luglio 2025 13:23 Cyclo289
Immagino che se qualche giornalista italiano glielo avesse chiesto lui glielo avrebbe detto.

X limatore
26 luglio 2025 13:29 Cyclo289
Complimenti, campione del mondo di cherrypicking!
Io credo che ci siano cose OGGETTIVAMENTE giuste e cose OGGETTIVAMENTE sbagliate.

È giusto che Israele si difenda ma è profondamente sbagliato che Israele annienti un popolo e profondamente sbagliato che noi occidentali ci chiudiamo occhi, bocca e naso in nome della ragion di Stato.

Geom e Edo
26 luglio 2025 14:29 Ottavo Pianeta
Edo: concordo in pieno.

Geom: si difenda cosa? Si dice troppo spesso questa tiritera senza conoscere i fatti e sembra il festival dei manipolati

ipocrita
26 luglio 2025 14:44 VERGOGNA
Israele con tutti i suoi pregi e difetti è quello che era 5, 10, 30 anni fa. Io, come tanti, fino a pochi anni fa faticavo a comprendere la situazione di questo stato.... pubblicizzata come meta turistica fantastica, ma la striscia di gaza non mi pare la abbiano inventata oggi, o sbaglio? una squadra nata dal nulla che si può permettere di pagare da anni milioni di euro per un corridore a fine carriera che ormai non sta neanche piu in gruppo. se ai tempi hai badato a incassare senza farti troppe domande o facendo finta di non capire non ti giudico, non sono nessuno per farlo. Che tu faccia certe considerazioni oggi che non hai più nulla da prendere su fa un pò ridere, o pena.

fuori israel dal ciclismo
26 luglio 2025 16:03 giulio pirola
anche il mio commento sulla israel che dovrebbe essere espulsa alla stregua della gazprom, se non con più ragioni! non era stato pubblicato...vediamo stavolta

Cyclo289
26 luglio 2025 16:26 LucaVi
Condivido il tuo commento.

@bullet
26 luglio 2025 16:33 limatore
sappiamo che il sapere è cosa tua, tutti ignoranti al tuo cospetto. eccetto di ciclismo dove credimi fai acqua da tutte le parti.

@limatore
26 luglio 2025 16:47 Bullet
Ho fatto solo un appunto, che va preso per quello non perché voglio far vedere che ne so che è l'ultima cosa che mi interessa soprattutto su certi temi.

Per De Marchi una presa di poszione sbagliata.
26 luglio 2025 17:20 ghorio
Cosa c'entra la squadra ciclistica Israel-Premier Tech con Gaza lo sa solo Alessandro De Marchi. Sicuramente lo Stato di Israele sta esagerando con Gaza, ma De Marchi nella sua dichiarazione avrebbe dovuto fare appello ad Hamas di rilasciare gli ostaggi. Tutto è iniziato dal 7 ottobre, cosa che sembra essere oramai dimenticata.

Ghorio
26 luglio 2025 18:21 Ottavo Pianeta
Senza spiegarle di chi è la squadra Israele e perché è nata le faccio solo una semplice domanda: cosa c'entrano tutte le squadre di ogni sport e tutti gli atleti Russi con quello che sta succedendo in Ucraina? Forza faccia 2+2 e un po' di apertura mentale la aiuterebbe...

Tutto è iniziato il 7 ottobre
26 luglio 2025 18:32 Ottavo Pianeta
Per favore! Tutto è iniziato quando è stato creato lo stato di Israele si informo meglio anche sul 7 Ottobre il perfetto pretesto per intensificare il genocidio sostenuto dall'occidente e dall'ognoranza dei manipolati...

Tutto è iniziato quando??
26 luglio 2025 18:51 amateur
https://x.com/FranceskAlbs/status/1948680189577216142/photo/1

Tristezza
26 luglio 2025 19:07 avo1965
È così triste sapere che ci siano persone che credano che tutto è iniziato il 7 ottobre..che non abbiano nemmeno la volontà di provare ad approfondire..hanno un cellulare in mano che potrebbe informarli..ma si accontentano di ascoltare il tg5..
Grande De marchi..esiste ancora umanità e voglia di esporsi.

il 7 Ottobre
26 luglio 2025 19:16 Hal3Al
certo...è la barzeletta di oggi.

@ottavio pianeta
26 luglio 2025 19:24 ghorio
Mi scusi, la squadra è nata per portare il nome di Israele nel mondo, ma non c'entra con la vicenda di Gaza e il comportamento del governo di Israele. Di conseguenza non mi pare il caso di dichiarare" di essere sollevato di non fare più parte di questa squadra".LO Stato di Israele ha diritto di esistere , così come quello della Palestina, ma non certo con i terroristi di Hamas.

De marchi
26 luglio 2025 22:05 Ricky69
Alcune volte fare ciò che INTERESSA e ciò che è GIUSTO sono dalla stessa PARTE, De Marchi ha detto che in questo momento è felice di aver potuto farlo.........chi nn ha PECCATO SCAGLI LA PRIMA PIETRA.

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