I VOTI DI STAGI. ARENSMAN OSA, POGACAR CONTROLLA, VINGEGAARD... SE NON CI FOSSE BISOGNEREBBE INVENTARLO

I VOTI DEL DIRETTORE | 19/07/2025 | 18:09
di Pier Augusto Stagi

Thymen ARENSMAN. 10 e lode. Il tappone pirenaico è suo. Fa qualcosa di speciale il Pellicano olandese e lui stesso se ne rende conto, mostrando sul traguardo la sua incredulità. Non era facile, non era assolutamente scontato con quei due là alle spalle, ma il 25enne ragazzo della Ineos TotalEnergie coglie il momento giusto per muoversi e se ne va sul col de Peyresourde e si fa da solo i 35 chilometri che restano. Azzarda, ma non può fare altro. Deve provare ad anticipare e lo fa alla grande. A Superbagnères è davvero super. Vince al suo primo Tour e la sua soddisfazione è più che giustificata. Viene premiato il coraggio, lui lo trova nella tappa del Tourmalet, in quel 19 luglio che è il compleanno della maglia gialla. Insomma, onora la storia e ne scrive un po’ di proprio pugno, con una Pelican.


Tadej POGACAR. 9. Controlla la situazione, senza strafare: almeno oggi. La sua squadra mostra al mondo di essere all’altezza del suo capitano e lui, lo sloveno volante, attende che Jonas faccia qualcosa. Quando lo fa, risponde, senza battere ciglio e allo stesso modo vince la volata, per distacco, guadagnando anche oggi quattro secondi.


Jonas VINGEGAARD. 9. Se non ci fosse bisognerebbe inventarlo. La sua condotta di gara, la sua ostinata voglia di provarci è semplicemente da applausi. Avrà un calo il marziano, se non ci provo mi resterà il rimpianto, sembra dire. Jonas fa quello che deve fare. Fa quello che dice. Se Jonas non ci fosse bisognerebbe inventarlo, se non ci fosse Taddeo avrebbe già vinto il Tour.

Felix GALL. 8. Prova a fare quello che fa con efficacia Arensman. L’austriaco si porta avanti, ma un po’ in ritardo rispetto all’olandese volante. In ogni caso gara da applausi.

Florian LIPOWITZ. 7,5. Conferma di essere in modalità Tour e di essere più che adatto a questa corsa che è il non plus ultra. Qui si lotta come gladiatori e lui non è una mammoletta.

Oscar ONLEY. 8. Il bimbo della Picnic sa che oggi è una di quelle giornate dove si può perdere tutto quello che di buono è stato fatto. Lui si mette buono buono e si difende alla grande.

Ben HEALY. 6. È uno scalatore e avrebbe la possibilità di mettere la bandierina nella tappa regina. Ci prova, ma non ha il passo per tenere il ritmo dei migliori, anche se poi alla fine con i migliori ci arriva, facendo quello che finalmente va fatto: su con il proprio passo, cercando di dosare le forze. Non vince la tappa, ma entra nella top ten.

Primoz ROGLIC. 6. Ha la possibilità di risalire tanto e bene. Resta attaccato a quei due, ma poi salta per aria. Non è una giornata da buttare via, anzi. C’è da trovare qualche altra buona giornata.

Tobias JOHANNESSEN. 6. Il 25enne norvegese ci mette tutto se stesso, ma oggi è un gioco di resistenza. Oggi non c’è un solo corridore che va a passeggio. È una lenta via crucis di 5 mila metri di dislivello. Un costante viaggio nel dolore e lui espia la colpa dei ciclisti egregiamente.

Kevin VAUQUELIN. 6,5. Il 25enne transalpino è un ercolino sempre in piedi. Si piega ma non si spezza. Indietreggia ma non sprofonda. Rallenta ma non si ferma. Anzi, guadagna una posizione nella generale: è 5°.

Carlos RODRIGUEZ. 6. Fa un’altra corsa, quella di chi deve stringere i denti, ma questa sera è lì, nella top ten.

Ben O’CONNOR. 6. Tanta sofferenza, tanto esercizio mentale per non lasciarsi andare. Una costante ricerca tra forza e resistenza, tenacia e volontà. Risale qualche posizione, la top ten è lì a due passi. Davvero due.

Lenny MARTINEZ. 6,5. Va il ragazzino della Bahrain vola sul Tourmalet, anche se lungo la discesa rischia anche di volare. Poi incamera punti per la sua maglietta a pois: ora ne ha 8 più di Pogacar. Sono pochi, troppo pochi, ma almeno si avvia a chiudere la settimana con una bella maglia. Chissà nonno Mariano, papà Miguel e lo “zio” Ivano Fanini quanto sono contenti.

Julian ALAPAHILIPPE. 11. Su il Tourmalet avvolto dalla nebbia, LouLou strappa un cartello ad un tifoso e una parte di quel cartone se la infila sotto la maglietta a protezione della discesa. Vecchi rimedi in un ciclismo da “marginal gains”, un gesto romantico di uno dei corridori più spettacolari della sua generazione.

Remco EVENEPOEL. 17. Capisce fin dal mattino che non è giornata, che non è più il suo Tour, che c’è qualcosa che non va e Remco non va. A 102 chilometri dal traguardo, dopo aver ripetutamente chiamato l’ammiraglia, si ferma. Fine di una sofferenza, di un Tour velocissimo e faticoso, che ti prosciuga la mente e l’anima svuotandoti le gambe. Fine per cercare un nuovo inizio. Per comprendere cosa è successo. Personalmente poteva solo risparmiarsi i gesti d’ira verso le telecamere che lo inquadrano nel suo dramma sportivo. È pur sempre la maglia bianca della corsa, è pur sempre il campione olimpico in carica ed è pur sempre Remco Evenepoel, uno dei grandi prodigi di questo ciclismo. Chiede rispetto, ma dovrebbe anche averlo con chi di lavoro fa il cineoperatore ed è lì per quello: documentare ciò che succede in corsa.

Jonny MILAN. 7. Tre tappe pirenaiche e il nostro gigante friulano non si risparmia, fa quello che deve fare. Anche oggi prende a va, tutto solo verso un traguardo intermedio forse troppo lontano, difatti si ferma o lo fermano. In ogni caso, poi, si porta a casa i punti che aveva in serbo di incamerare, senza che nessuno corra in suo aiuto, senza che vengano cambiate le regole in corsa. Lui sa che c’è da correre e corre. Occorre altro?

Gianluca CROCETTI. 4. La “colpa” sarebbe stata di Tadej Pogacar, che va troppo forte. Forse anche di Vingegaard e Roglic, che piano non sono andati. Fatto sta che il collegio di giuria presieduto da Crocetti ha pensato bene ieri di alzare il tempo massimo: dal 33% (che è già tanta roba) al 40% del tempo del vincitore. Questo ha consentito a corridori come Girmay, Demare, Reinders, Mezgec e Tim Merlier di restare in corsa. Un provvedimento scellerato, che ha falsato una corsa. Cosa dire a Jonathan Milan che ci ha messo del suo per fare una prova onorevole rispettando i tempi prestabiliti? Cosa gli diciamo se tra qualche giorno Tim Merlier dovesse batterlo e magari portargli via punti determinanti per la conquista della maglia verde? Di andare dal collegio di giuria a sventolare sotto i loro nasi un cartellino giallo


Copyright © TBW
COMMENTI
Evenepoel
19 luglio 2025 18:57 runner
Purtroppo Evenepoel non perde mai occasione di mostrarsi immaturo e arrogante. Nuovamente gesti di stizza ripetuti verso chi fa il suo sacrosanto dovere (cameraman). O forse pretende di essere filmato solo quando vince? Che differenza di stile con i suoi rivali...

Calcistico
19 luglio 2025 18:58 Bullet
Adesso si danno i voti anche alla giuria con tanto di nome e cognome, ovviamente solo perché c'è un italiano di mezzo se no silenzio. Come se al Tour non avessero mai alzato il tempo limite per evitare esclusioni eccellenti. Si sta facendo proprio la fine, se non è già così, di quei giornali calcistici, che pena.

@ bullett
19 luglio 2025 19:10 Arrivo1991
Concordo. Negli anni del grande Marco Pantani, ricordo che dopo i suoi show in montagna, spesso dovevano 'dilatare' il tempo massimo.....molto spesso.
Marco faceva vuoti assurdi, e dietro cominciavano a fare i conteggi.
Capitolo Evenepoel: Era già al gancio i primi giorni, sugli strappetti. Non è diventato un brocco dopo il podio del 2024, perchè per me, essendo risalito in bici relativamente da pochi mesi, lo ha limitato.
L'infortunio subito era molto serio, occorre ricordarselo

Uh c' è qualcosa di italiano al Tour
19 luglio 2025 19:21 Frank46
Quindi per la prima volta è possibile criticare l' organizzazione.... Basta citare solo l'italiano della giuria... Basta che gli dai un minimo di potere a sto italiani che di colpo il perfettissimo Tour lo fanno assomigliare al Giro

Bullet
19 luglio 2025 19:32 Eli2001
di calcistico abbiamo anche certi interventi, spesso proprio i tuoi

Tempo Massimo
19 luglio 2025 20:25 emmemme68
E' quello che ho pensato anch'io. Se domani un velocista ripescato vince una Tappa, Tappa del Tour non il circuito post Giro di Casalmaggiore (con rispetto per la cittadina) per il secondo, non ripescato, sarebbe un furto incredibile. Il ripescaggio, nel caso di superamento del Tempo Massimo, è condizionato per gravi motivi atmosferici, di viabilità o di situazioni assolutamente imponderabili e non perché uno va più forte degli altri.

Tempo massimo
19 luglio 2025 20:37 lupin3
Concordo sul voto. Il 40% in piú del tempo del vincitore in una crono di 10 km non ha senso, visto che contro Pogacar non corrono gli esordienti. Già il 33% é un'enormità

Errore grave
19 luglio 2025 20:38 Gnikke
Ieri il collegio di giuria ha sbagliato! E il signor Stagi ha fatto bene a sottolineare la cosa con il suo voto! Eravamo felici per la prova di Milan che quantomeno aveva fatto la gara, poi vedi gli altri che se ne sbattono e l’eritreo che addirittura si ferma a stringere le mani ai suoi tifosi! Uno scandalo! Il presidente del collegio di giuria, italiano, ha perso una occasione per fare bella figura!

Tempo massimo
19 luglio 2025 20:44 Angliru
Come se fosse "il problema".

Per Angliru
19 luglio 2025 21:09 emmemme68
Non succederà, forse, ma se dovesse succedere l'ipotesi di Stagi "il non problema" glielo spiega Lei al secondo classificato? Lo sport deve essere uguale per tutti, soprattutto in presenza di Regolamenti non chiari ma "chia - ris - si - mi".

Tempo massimo III
19 luglio 2025 21:21 Cyclo289
Sono convinto che se ieri Milan fosse finito con un distacco nella fascia fra il 33 e il 40% sareste stati zitti.
Per di più la giuria ha allargato il tempo massimo PRIMA della partenza e non DOPO l'arrivo.
In altre parole: polemica assurda.

Evenepoel: si può dire che il ragazzo, alzando bandiera bianca alla prima difficoltà, è poco rispettoso verso chi lo paga e verso il pubblico?
Oggi poteva finire la tappa a 20' da Arensman e continuare il Tour per cogliere qualche successo parziale, e invece...

Maglia Verde
19 luglio 2025 21:24 Roxy77
Assurdo che non sia dello Sloveno che rispetto a Milan ha vinto di più ed ha fatto più podi ...Ma

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Condotta di gara da maestra per Chantal Pegolo (nella foto riceve l'abbraccio di Linda Sanarini) che si prende la medaglia d'Oro nella Corsa a Punti donne juniores. La friulana di Pasiano di Pordenone inscena una spettacolare sfida con la russa...


Sei ore dopo aver vinto la prima semitappa di giornata, Zoe Bäckstedt (CANYON//SRAM zondacrypto) concede il bis e si prende anche la cronometro individuale del Baloise Ladies Tour. La britannica ha completato i 10 chilometri della seconda breve frazione di...


Thymen Arensman una tappa in un grande giro già l’aveva vinta, era successo nel 2022 alla Vuelta, ma ora nel suo palmares c’è anche una vittoria al Tour de France. L’olandese della Ineos Total Energies aveva finito il Giro d’Italia...


Dopo la crisi di ieri Remco Evenepoel non era più lo stesso. Oggi in corsa non stava bene e, dopo essersi consultato con i suoi direttori sportivi, il belga ha deciso di mettere piede a terra e ritirarsi, ma prima...


di Pier Augusto Stagi
Thymen ARENSMAN. 10 e lode. Il tappone pirenaico è suo. Fa qualcosa di speciale il Pellicano olandese e lui stesso se ne rende conto, mostrando sul traguardo la sua incredulità. Non era facile, non era assolutamente scontato con quei due...


Thymen Arensman ha firmato l'impresa, Tadej Pogačar ha scherzato con tutto il resto del gruppo. La quattordicesima tappa del Tour de France, la Pau - Luchon/Superbagnères di 182, 6 km, si chiude con la vittoria del corridore neerlandese, capace di...


Lo annuncia con la sua solita calma. “Domani controllerò la corsa e cercherò di vincere ancora”. Questo è Jarno Widar (Lotto), belga, già vincitore nel 2024 del Giro della Valle d’Aosta Mont Blanc e del Giro Next Gen sfuggitogli (forse)...


Reduce dagli europei in pista, dove ha conquistato il titolo nell'inseguimento a squadre, Alessio Magagnotti mette la sua firma sul Trofeo comune di Rivalta di Brentino per juniores che si è svolta nel Veronese. Magagnotti si lascia alle spalle Gris...


Successo di Pietro Solavaggione nella seconda tappa de La Ciociarissima per juniores che si è disputata a Isola del Liri nei pressi di Frosinone. Il cuneese di Rossana, portacolori del Team F.lli Giorgi, ha colto la terza affermazione in stagione...


Non vuole fare polemica o accusare nessuno, ma la morte di Samuele Privitera ha scosso il mondo del ciclismo e Gianni Bugno, ex campione del mondo e oggi Presidente della Commissione Tecnica della Lega del Ciclismo professionistico, vuole portare il...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024