
Mentre Pogacar e la Visma avanzavano durante la dodicesima tappa, Remco Evenepoel sembrava uno dei grandi sconfitti di giornata e invece il belga è riuscito a limitare i danni sull’Hautacam, mantenendo il terzo posto in classifica generale. Quanto accaduto ieri in corsa, in parte ha portato sollievo alla Soudal Quick-Step, ma allo stesso tempo il team belga ha vissuto una situazione di difficoltà che non si aspettava.
Il capitano della Soudal Quick-Step ha dichiarato quello che tutti hanno notato: mancavano le gambe per tenere il passo di Pogacar e Vingegaard.
«Spero che questa sia stata la mia giornata peggiore al Tour – Ha detto Evenepoel - Arrendersi sarebbe stata la soluzione più semplice, e non l'ho fatto. Ho continuato a lottare finchè ho potuto». Evenepoel ha tagliato il traguardo con un ritardo di 3’35” e ora in classifica generale è terzo a 4’45” dallo sloveno.
«Ok, ho perso molto tempo su Tadej. Ma il tempo perso su Jonas non è poi così tanto, soprattutto perché avevo già perso un minuto e mezzo sul Col de Soulor. Quindi il danno non è poi così grave. Era chiaro che non era la mia giornata migliore. Spero che sia stata la mia peggiore giornata al Tour, allora questo ritardo potrebbe essere una buona notizia».
Il caldo ha influito e poi gli attacchi di Pogacar hanno fatto il resto, mettendo fuori dai giochi il belga, che ha dovuto lottare con se stesso per mantenere la concentrazione.
«Non è stata la mia giornata migliore, questo è chiaro. Ma ho dovuto lottare mentalmente con me stesso. Non mi sono fermato e ho sempre tenuto a mente il quadro generale. Questo significa comunque salire sul podio».
Oggi torneranno l'impegno con la cronometro. Anche se ci sarà ancora la salita impegnativa sul Peyragudes, il campione del mondo a cronometro non vede l'ora di correre una nuova prova contro il tempo. «Avremo tre chilometri relativamente pianeggianti, poi otto chilometri a tutto gas. Gli ultimi due chilometri saranno davvero duri. Sarà tutta una questione di pedalare il più velocemente possibile dal basso verso l'alto. Dobbiamo anche considerare il caldo e l'altitudine e cercare di non esplodere. Ma ovviamente spero di andare più veloce di ieri. Cambiare marcia non sarà troppo difficile e domani partirò piuttosto tardi, quindi avrò un po' di tempo per recuperare».