GAFFURI A "FUORI DAL GRUPPO" «IN VITA MIA 2 CONTROLLI ANTIDOPING, DOPO GRANFONDO: ALL'ITALIANO, NIENTE! UNA SCONFITTA...»

DIBATTITO | 03/07/2025 | 08:24
di Nicolò Vallone

Ospite di Fuori dal Gruppo, podcast curato dal giornalista Filippo Guarnieri, dal corridore MBH Bank Ballan CSB Colpack Christian Bagatin e dal corridore U23 del Mendrisio (nonché preparatore) Aronne Antonetti, il due volte finalista della Zwift Academy, campione del mondo Granfondo e corridore dello Swatt Club Mattia Gaffuri ha naturalmente analizzato il clamoroso campionato italiano della sua squadra, con riflessioni anche sui differenti approcci, calendari e "reazioni in corsa" rispetto ai professionisti, ma nella seconda metà della puntata ha spaziato su alcune crepe del sistema ciclistico italiano messe in evidenza dalla vittoria di Conca e del suo club. Partendo dallo scarso valore generalmente attribuito dal mondo "mainstream" al movimento Swatt, Gaffuri ha innanzitutto stigmatizzato la dicotomia motore-acume tattico: «In Italia ragioniamo in modo un po' chiuso, tipo che o hai motore o sei bravo a correre. Ma sono cose su cui si può lavorare in parallelo...»


Dopodiché, il 5° piazzato di Gorizia (protagonista fino ai metri finali, splendido ultimo uomo per Filippo Conca) ha toccato il delicato tema legato a doping e passaporto biologico, sollevato da numerosi commentatori anche qui su Tuttobiciweb: «Conca è ancora sotto ADAMS perché quando esci dal professionismo devi ancora esservi sottoposto per un periodo, però riconosco che è una follia che io nella mia vita abbia fatto solo due controlli anti-doping, dopo due granfondo che avevo vinto, e che invece non ne abbia fatto nessuno dopo aver fatto podio in gare 2.2 in Austria e in Canada e 5° al campionato italiano. Trovo stupido usare così tanto budget della NADO per controllare gli amatori, quando tra gli Under 23 non vieni controllato neanche quando vinci: lì c'è gente che si gioca il proprio futuro professionale e qualche caso lì ogni tanto si sente... Quando poi vedo che, dopo l'italiano, controllano uno come Covi perché ha fatto 2° ma tanto sarà iper-controllato anche quando è a casa, e non controllano me che sono arrivato 5° da dilettante, penso sia la sconfitta dell'antidoping!»


Infine, il futuro. Quello personale: «Non posso dirvi nulla di preciso sulle mie possibilità o meno di passare professionista, ma qualche contatto per eventuali stage ce l'ho». E quello di squadra: «Già è difficile ad oggi riuscire a metter su una Continental, figuriamoci una Professional nel breve-medio termine. Piuttosto, sarebbe bello aumentare i corridori nell'attuale Swatt Club, perché penso siano molti gli Elite che non hanno sfondato ma vogliono ancora mettersi alla prova nel ciclismo continuando intanto a studiare o lavorare.»


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COMMENTI
E dai
3 luglio 2025 08:33 Forza81
Ancora con sta' storia dei controlli...

Ci mancava
3 luglio 2025 09:53 Bullet
I controlli da che mondo è mondo dovrebbero farli dappertutto, mi viene da dire soprattutto tra gli amatori che per la foto sul podio farebbero di tutto e non dico altro, altro che chi è già nell'ambiente da anni. Comunque, se come molti dicono hanno scoperchiato il caso di pandora, avanti di sto passo sta diventando la vetrina dei temi incontrollati tanto per far parlare, che andrebbe bene per le riviste di gossip più che per uno sport che già fatica a stare in piedi in Italia e avanti così andrà solo peggio.

Signor Gaffuri
3 luglio 2025 09:54 blardone
Stia tranquillo che adesso arriveranno a fare i controlli .. ora date fastidio a tanti Team e soprattutto la federazione .. Spero nei controlli almeno dimostrare chi a ragione ... Blardone Andrea

@forza
3 luglio 2025 10:02 Bullet
La storia a dire il vero l'ha tirata fuori lui e non è che ne sta parlando in modo tanto giusto, secondo me non ha neanche idea di quello che sta dicendo, passi prof. allora farà tutti i controlli che vuole.

Correggo
3 luglio 2025 10:04 Bullet
*vaso non caso ovviamente.

Antidoping
3 luglio 2025 11:13 pickett
Saranno 15 anni che l'antidoping ha gettato la spugna.Non a caso tra il 2011 e il 2012,di colpo ci fu la rinascita del ciclismo francese,dopo un decennio di crisi nera.

Bravo Gaffuri
3 luglio 2025 12:17 Frank46
Poteva nascondersi dietro un dito e direi che non esiste nessuna problematica e invece è lui il primo a fare notare che così non funziona ed è lui stesso a chiedere di essere controllato di più se si permette ad atleti come lui di partecipare a gare dove sono presen

Bravo Gaffuri
3 luglio 2025 12:18 Frank46
Poteva nascondersi dietro un dito e direi che non esiste nessuna problematica e invece è lui il primo a fare notare che così non funziona ed è lui stesso a chiedere di essere controllato di più se si permette ad atleti come lui di partecipare a gare dove sono presenti i prof e dove ciclisti come lui cercano un riscatto per ritornare, o in alcuni casi debuttare, nel ciclismo che conta e ben stipendiati da squadre professionistiche.

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