
Il nome Aubin, stando a alcuni studi, trarrebbe origine dal termine latino Albinus e cioè bianco. Ma al Giro Next Gen Aubin Sparfel è riconoscibile grazie alla maglia rossa di leader della classifica a punti che ha indossato ieri al termine della tappa di Salsomaggiore Terme in cui si è classificato terzo.
Conclusa la cerimonia di premiazione il 19enne atleta transalpino della Decathlon AG2R La Mondiale Development Team si è concesso ai nostri microfoni e ha raccontato: «Sono contento del mio terzo posto. Chiaramente sono venuto al Giro per cercare la vittoria, ci sono andato molto vicino e nelle prossime tappe proverò nuovamente a conquistarla».
Sparfel ha animato la tappa partita da Manerbio assieme a altri otto corridori e non si è mai perso d’animo neppure quando Pierre-Henry Basset e Lorenzo Masciarelli hanno provato a fuggire in tandem. «Ero certo che li avremmo raggiunti, sapevo che con me c’erano eccellenti passisti e così non mi sono preoccupato più di tanto ma mi sono gestito. Ho tenuto le energie per il finale senza sprecare sullo strappo. Nello sprint finale ho cercato di fare tutto al meglio ma chi mi ha preceduto è stato più forte. Ci sono altre tappe e ci riproverò».
Il giovane atleta nato a Épinal, nella Regione del Grand Est, ha dimostrato sapersi esprimere su terreni differenti e a chi gli chiede su quali percorsi si sente maggiormente a suo agio risponde con una semplicità disarmante: «Mi piacciono tutti i tipi di percorso. Credo proprio di potermi definire un corridore completo. Ho un buono sprint e anche in salita posso essere protagonista. Questa versatilità è un bene per me».
Aubin non nasconde un po’ di delusione per il risultato ottenuto martedì a Passo Maniva (40° classificato): «La terza tappa non è andata benissimo e ha condizionato anche la mia classifica generale. Ora sono concentrato sulle singole tappe. Voglio una vittoria!»
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