
La seconda tappa del Giro Next Gen arrivata ieri a Cantù è stata un grande successo di pubblico, in tantissimi sono infatti arrivati ad applaudire i corridori che si sono dati battaglia sulla rampa finale. E’ l’ennesimo successo messo a segno dal C.C. Canturino, società che ormai è diventata una vera e propria esperta nell’allevare giovani talenti del ciclismo e nell’organizzazione di grandi appuntamenti ciclistico,.
C’è tanta soddisfazione da parte di tutti i volontari e in particolare da parte del presidente Paolo Frigerio che in poco tempo ha rimesso moto la ormai collaudata macchina organizzativa. «Innanzitutto ringrazio Rcs di averci dato la possibilità di organizzare sia l’arrivo che la partenza il giorno successivo, per noi è sempre un grande onore poter prendere parte a questi grandi eventi. L’organizzazione della Gazzetta si appoggia su una macchina collaudata fatta di persone che conoscono il territorio e in particolar modo le sue criticità - ha detto Paolo Frigerio a tuttobiciweb – abbiamo scelto di far coincidere l’arrivo con quello della Granfondo del Giro di Lombardia, ma fare anche due passaggi per permettere ala gente di gustarsi lo spettacolo. , un moLa partenza da Albese con Cassano è invece la grande occasione per celebrare Fabio Casartelli a 30 anni dalla sua scomparsado per unire tutti i territori grazie al ciclismo»
Ieri sul traguardo di Cantù abbiamo assistito ad un momento molto particolare in cui due sport si sono letteralmente unite. Qualche giorno infatti la cittadina comasca ha ottenuto la promozione in serie A1 di Basket e per continuare le celebrazioni il capitano Filippo Baldi Rossi ha sfoggiato con orgoglio il bellissimo trofeo posando proprio accanto all’organizzazione del Canturino. «Abbiamo deciso di creare una giornata totale di sport unendo così due grandi vanti di Cantù: ciclismo e basket – ha proseguito Paolo Frigerio – il Canturino ha oltre 120 anni di storia, abbiamo visto passare tantissimi ragazzi che sono diventati poi professionisti, ma anche la pallacanestro non scherza, tra poco festeggeranno i 90 anni e si confermano come un’eccellenza italiana. E’ stato bello portare il trofeo unendo così due sport molto diversi tra loro ma entrambi bellissimi»
Il Canturino non è però solo organizzazione di corse è soprattutto la casa di 18 juniores (10 ragazzi e 8 ragazze) che inseguono la loro passione per il ciclismo. Un’età difficile e delicata che segna il definitivo passaggio dal gioco al lancio verso le categorie maggiori. «Gli juniores sono una categoria di snodo, è il momento in cui si cambia effettivamente il passo e si inizia a costruire il campione. Dal 2022 abbiamo deciso di creare una squadra femminile che ci sta dando delle bellissime soddisfazioni. Non è facile però portare avanti tutta l’attività, risulta sempre più costoso e serve sempre più personale. In particolare nell’ambito femminile ci sono pochissime gare, sono tutte trasferte molto distanti e dispendiose, ma nonostante ciò non vogliamo mollare. L’entusiasmo dei nostri ragazzi ci ripaga di tutto, sono loro a darci la forza di andare avanti» Prosegue Paolo Frigerio tracciandoci un profilo di un panorama ciclistico in cui è sempre più difficile operare e dove molte società decidono di chiudere.
Il canturino intanto continua il suo lavoro incassando l’ennesimo successo e preparandosi a vivere la stagione estiva ricca di gare per i suoi ragazzi. Poi a livello organizzativo ci sono tanti appuntamenti già fissati, uno su tutti la partenza del Giro di Lombardia fissata per l’11 ottobre.
Photo by Carlo Monguzzi
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