
Ed allora entusiasti siamo qui, anche se invero l’escursione termica dei pomeriggi di questi primi giorni di giugno ne incrina la vocazione estiva. Ma siamo qui, illuminati ieri sera all’ Hotel Plaza di Caserta con gli ultimi aggiornamenti del percorso, a salutare questo inedito Giro della Campania under 23 - Coppa Zinzi 2025, una competizione articolata in tre giorni, che di fatto pervade una bella ed appassionata geografia di Campania ciclofila.
Punto fermo in Caserta über alles regale, borbonica/sabauda, se non pure nella Marcianise adorata del Velodromo ‘Vincenzo Capone’, questo Giro della Campania under 23 è la creatura originale, tenace - il ciclismo si addice alle donne - di Silvia Gazzola, l’imprenditrice friulana del ciclismo che proprio qui a Caserta altre stagioni fa trovò la fantasia ulteriore, parallela all’ amore, dell’inventare ciclismo. E che oggi qui, aurunca litora, con la Baia Domizia - Baia Domizia, siamo nel comune di Cellole, darà il via alla frazione inaugurale - un cronoprologo di 4 chilometri - del trittico.
Da Cristian Sanfilippo a Giovanni Zordan, il primo e l’ultimo delle partenze previste, via alle ore 13, vedremo oltre 130 atleti in gara, a rappresentanza di una ventina di formazioni di assoluto rilievo nel panorama under 23 nazionale. Si parte così, per la scelta suggestiva del percorso tracciato dalla ASD Green Team di Silvia Gazzola, con la collaborazione della vicepresidente Stefania Libietti e il sostegno concreto di autorevoli protagonisti del ciclismo come Francesco Moser, Gianni Bugno e Mara Mosole, in riva al mare, a sollecitare ricordo e futuro di ciclismo.
Certo, domani vivremo con la Avellino - Maiori, 114 chilometri, hinterland campano, il valico di Chiunzi per segnarci a mente Coppi e la Costiera per sublimare in fronte al mare un attacco da finisseur, una seconda giornata determinante per la classifica. Ed infine sabato, con i 130 chilometri della Caserta - Marcianise, kmzero a Curti, e l’ arrivo nel citato Velodromo ‘Vincenzo Capone’ , che vedrà nel percorso un circuito arcigno da ripetere quattro volte, traccerà la gerarchia finale della kermesse.
Un Giro della Campania next gen, logo che ritorna, W Silvia, con quel cognome Gazzola - mi scusi - che sa di un ciclismo anni ‘60, Gaul e Fornara, nel 2025, quasi un quarto di secolo dopo lo sprint nell’ultimo ‘Campania’ dei prof, primo Dimitri Konychev, in volata su Conte ed Ongarato, davanti al vialone della Reggia di Caserta. (E solo sesto, non sbagliamo, quel nostro Figueras che tutti aspettavamo primo…).
E vada come vada il trittico, una attenzione casertana all’enfant du pays Ivan Toselli, stipite di Maddaloni, pure noi sottolineiamo in rosso - sguardo al futuro, anzi in rosa …- quel cronoprologo imminente mentre scriviamo di Baia Domizia.
Non chiedeteci perché, ma intuiamo che Silvia Gazzola con questo incipit dia una luce clamorosa e coniugata al ciclismo maggiore che verrà a questo lungomare incantato, e troppo spesso sottostimato. Baia Domizia under 23 nel 2025. E sembra l’altro ieri lo sprint di Guido Bontempi al Giro 1986, con Moser e Saronni che si diedero nuovamente la mano.. E sembra ieri, ma come pioveva, il traguardo davanti al bar ‘Mille Luci’ di Zeno della Sorrento - Baia Domizia nella Tirreno - Adriatico, primo Zabel, del 1998… Come pioveva, piazzati Svorada e De Jongh….
Non chiedeteci il perchè, si arrivi pure a Maiori di venerdì e a Marcianise il sabato nelle giornate tecnicamente fatidiche, ma la partenza oggi da Baia Domizia, perpetuo distinguo locale fra Cellole e Sessa Aurunca, ci sembra traccia ultra green di futuro per il ciclismo da promuovere in fronte al mare. Tra il Viale dell’ Erica e il Viale degli Oleandri, peccato non ci sia più l’Hotel della Baia, sarà più emozionante sprintare davanti a ‘La Vela’, con il golfo di Gaeta ad abbracciarvi. Traguardo già vinto di cuore.
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