PELLIZZARI: "I REALIZED THE THIRD WEEK IS THE MOST SUITABLE FOR ME"

GIRO D'ITALIA | 02/06/2025 | 08:10
di Francesca Monzone

He rode his first Giro d'Italia at 20 with VF Group - Bardiani CSF Faizanè last year. Everyone remembers that stage finishing in Santa Cristina in Val Gardena, riding on Pogacar's wheel, finishing second, but with the awareness of being a protagonist behind the strongest rider in the world. From San Severino Marche, Giulio Pellizzari started his great adventure with Red Bull - Bora Hansgrohe: the German team quickly understood the qualities of the young man from Marche and signed him to a contract until 2027. In this Giro, Pellizzari was not supposed to be the team leader but would have followed Primoz Roglic, the Slovenian who wanted to win his second pink jersey. Roglic fell and was forced to withdraw, and Giulio Pellizzari, at just 21 years old, found himself wearing the captain's jersey in one of the strongest teams in the World Tour.


"I had a team that supported me in the best possible way, I'm really happy, I thank them and I have many beautiful memories with them," Pellizzari said after the finish line. "I'm happy with what I've done. I think I did well and I even enjoyed myself, despite losing Primoz."


The rider from Marche continued to improve throughout these three weeks of racing. We saw him up front with the big names, and never once did we witness him hesitate. In the end, Pellizzari finished sixth in the general classification and second in the young riders' classification. He didn't win a stage, but his third place at San Valentino was the result that gave him the strength to continue fighting.

"Let's say that the third week is the one where I feel most comfortable, and therefore I can perform a bit better. Hopefully in the future we can compete for something important. Let's see what the future holds, right now I just want to rest a bit."

Three weeks of racing are always challenging, but Giulio Pellizzari has the desire to improve and do well, and his final assessment is more than positive.

"We're happy. It could have gone better, but we're happy. Of course, something could have been changed, but there's always time to improve, and in the end, this Giro was positive for me."

Pellizzari lives in San Marino, and in the same building lives Isaac Del Toro. The two are the same age and have a good relationship. They see each other rarely due to races, but when they're home, they meet and spend time together. "On Saturday, after the finish in Sestriere, I went to Isaac to congratulate him. I told him I was sorry he didn't win, but he will definitely return and maybe improve on his second place. He's a strong guy, and I'm sure he'll achieve important results."

Like last year, the Giro d'Italia finished in Rome, and many cheered for the young man from Marche. "I enjoyed arriving in Rome, it was a bit like last year. The people were fantastic and they were calling me from everywhere, it's truly an exciting emotion." The Giro has ended, and Pellizzari wants to look ahead, carrying with him many experiences that have helped him grow and improve.

"We look to the future positively, we must move forward as if nothing happened and continue to do well. In this Giro, we experienced ups and downs, like losing Primoz, but also the desire to recover. I think the most beautiful and the most difficult moment of these three weeks happened at the same time, when after the Siena stage, we got on the bus, with Primoz having lost two and a half minutes. Yes, that was probably the most difficult moment, and the most beautiful moment came immediately after, when we stopped at a bar with the bus to have some beers to keep morale high, and there I realized that we are truly a great group and it's wonderful to be part of it."


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COMMENTI
Infatti e' andato piu piano...
2 giugno 2025 10:20 trifase
Infatti la terza settimana Pellizzari e' andato piu piano.
Tenete conto del lavoro per Roglich e fate due piu' due.
Mah... almerno ammettere che si e' in calando no ?

Presunzione
2 giugno 2025 11:04 Ale1960
A me questo ragazze piace tanto,ma difetta di umiltà. È giovane, ha talento,ma deve ancora dimostrare tanto. Se,come dice lui,è andato in crescendo, qualcosa doveva fare e invece, è palese, ha sempre faticato. Forza Giulio,rimboccarsi le maniche e cucirsi la bocca. Io ci spero in te.

Quanto manca il passaggio tra i dilettanti
2 giugno 2025 13:12 Bullet
Questo ragazzo ha da capire ancora molte cose, anche aver fatto trasparire la frustrazione per aver fatto il gregario due settimane, e non per un signor nessuno, non è stato per nulla bello. Tutti questi corridori che passano molto presto in squadre prof., gli Evenepoel, i Del Toro, i Pellizzari, si vede che avrebbero avuto bisogno di un po' di anni nella vecchia e cara categoria dilettanti che hanno fatto in modo che sparisse, sarebbero arrivati molto più pronti a questo livello di corse e non avremmo visto certi errori in corsa veramente assurdi e anche nelle dichiarazioni sarebbero più maturi senza farsi prendere dal fatto di trovarsi di colpo al centro dell'attenzione.

@trifase
2 giugno 2025 13:13 Frank46
Non è andato assolutamente più piano. Semplicemente nell' ultima settimana in alcune tappe si è fatto sul serio su percorsi seri e i distacchi si sono dilatati e sono venuti fuori i reali valori in campo. Pellizzari ha chiuso il Giro più fresco di molti altri, ma semplicemente il suo motore al momento è meno potente di altri. Bisogna vedere se potranno tirargli fuori del potenziale nascosto o questo è....

Se nell' ultima settimana ha rimontato dalla 22a alla 6a posizione è dovuto al fatto che in salita è sempre stato trai migliori.

Un conto è fare il gregario o il capitano per piccole formazioni che non hanno nessuna ambizione e stando lontano dai primi posti, un conto è ritrovarsi capitano e potenzialmente in lotta per la top 5 o persino la top 3 in caso di qualche crisi.

Nella tappa di martedì ad esempio hanno scritto articoloni dicendo che per la prima volta dopo tanto c'è un italiano che stacca i migliori di forza.

Le solite scemenze che scrivono su questo sito. Martedì a nessuno dei big fregava di Pellizzari e gli hanno lasciato un minuto di vantaggio.

Carapaz quando ha lanciato il suo attacco ha recuperato quel gap e dopo di ciò Pellizzari ha potuto mettersi a ruota in un tratto in cui ormai le pendenze non erano un granché e stando a ruota si risparmiava tantissimo. Nel finale grazie alle energie risparmiate ha potuto staccare Carapaz.

Il Pellizzari della tappa di martedì a livello di performance è lo stesso della tappa del Finestre, solo che nella tappa del Finestre non ha potuto fare come gli pareva perché comunque era in classifica.

Tiberi lo scorso anno ha dimostrato molto più di quanto dimostrato da Pellizzari in questo Giro, eppure i giornalistoni di questo sito hanno subito scritto che Pellizzari è l' unica speranza di classifica nei GT e hanno nominato Tiberi per sminuirlo facendo intendere che di certo non possiamo affidarci a lui... Peccato che ha terminato un Giro molto malconcio e non poteva essere giudicato per le performance di questo Giro.

Io spero che Pellizzari in futuro si dimostri più forte di Tiberi perché umanamente lo apprezzo molto più di Tiberi, ma allo stato attuale Pellizzari ha dimostrato di valere meno di Caruso, mentre Tiberi in realtà aveva mostrato un potenziale superiore a quello di Caruso.
La squadra conosce i loro valori e malgrado Caruso avesse una grandissima condizione era partito per fargli da gregario.

Eppure già lo scorso anno c'era chi riteneva migliore Pellizzari perché Pellizzari attaccava mentre Tiberi si limitava a stare con i migliori.

Grazie al cavolo... Un conto è attaccare quando nessuno ti teme per la classifica un conto è farlo quando sei temuto.
Se Pellizzari andrà forte diventerà un regolarista, perché quelle sono le sue caratteristiche non avendo un buono scatto. Ogni suo scatto sarebbe telefonato esattamente come gli scatti di Tiberi.
Pellizzari quest' anno è molto migliorato su tutti gli aspetti grazie al passaggio in una world Tour.

Il suo passo in salita si è avvicinato a quello dei migliori, a cronometro è migliorato tantissimo se si considera l' unica crono in cui ha potuto spingere, e in discesa di sicuro rispetto a due anni fa ha fatto un miglioramento che ha dell' assurdo.

Comunque
3 giugno 2025 07:20 fransoli
Non considerate che per due settimane ha preso molta più aria dei capitani che hanno sempre corso in scia, solo nella tappa degli sterrati per esempio yates non avrà messo il muso davanti neanche per un metro, mentre lui si è sciroppato chilometri di tirate.... Alla fine anche se fosse andato in calando rispetto ai suoi valori di inizio giro credo che sia normale o no?

@fransoli @bullet
3 giugno 2025 19:18 sergioss
Non solo, c'è da considerare che è da soli 4 mesi in questa squadra, il wattaggio e i tempi di spinta sono tutti in miglioramento e neanche lui sa quello che può fare, inoltre nel computo, a fine tappa l'ho visto sempre fresco, con margine. Per finire nel tempo finale c'è da mettere qualche minuto speso per il capitano... Quindi, per carità, deve maturare, ma caro @bullet fai i compiti... :)

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