
E chissà se il futuro sentimentale del calcio a Napoli, dopo il quarto scudetto, vivrà davvero un 'passa a Kevin', come in una celebre battuta del film cult 'Mamma ho perso l' aereo'.
Ma sicuramente Kevin De Bruyne, il sontuoso centrocampista belga, capitano della Nazionale, per anni ai piedi tenaci del Pallone d' Oro, fiammingo di Drongen, 33 anni certo ma di gloria linda, avrà respirato in casa buona memoria di quel suo celeberrimo De Bruyne omonimo, di primo nome Fred, che dello sport nazionale del Belgio - il ciclismo - fu protagonista negli anni '50/60.
Già, quel Fred De Bruyne che in maniera avvincente proprio l' Italia aveva illuminato, velocista e finisseur, trionfatore in classiche illustri, dalla Liegi conquistata ben tre volte, alla Roubaix, al Fiandre... Quel De Bruyne lì che le nostre strade aveva conosciuto da straniero, vincendo in maglia 'Mercier' la 'Sanremo' del '56, secondo Magni..., e che nella stagione successiva avrebbe invece corso nel gruppo di Fausto Coppi in una squadra italiana: la 'Carpano - Coppi'.
Si chiamava Fred, un grande sorriso, quel Fred scanzonato più Buscaglione che Bongusto, e dopo l' attività agonistica e prima di diventare il direttore sportivo di Freddy Maertens visse un interludio di brillante telecronista: lo ricordiamo in tandem ideale, bei tempi di Giro e di maggio, primavera dove sei?, con Adriano De Zan.
Quel Fred lì, che del Kevin che attendono a Napoli messianico non ci risulta parente, - lui di Barlare, l'altro di Drongen, all’ opposizione nelle Fiandre orientali, Gand al centro - l'ultima stagione da corridore la disputò, 1961, con la 'Baratti - Milano', una popolare industria del cioccolato torinese e sabaudo.
E chissà allora se l'impatto atteso a Napoli, lui che pure in Costiera si è sposato - pesce pilota Dries Mertens, quasi un Maertens - risulterà di gusto dolce o fondente, quel nocciolato tanto apprezzato della 'Baratti -Milano', alla verifica del campo. Nell'augurio che il De Bruyne forse venturo - capelli rossi, il nostro amico Fred degli anni epici 'Flandria' era invece biondo - lo sveli con un tiro a giro, o al prossimo assist, inebriante come una pralina allo cherry.
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