
Olav KOOIJ. 10 e lode. Era il velocista più atteso e abbiamo dovuto attenderlo per dodici tappe, anche perché rientrante da una brutta frattura alla clavicola rimediata alla Gand-Wevelgem. Fatica Olav. Fatica e sprinta, sprinta e fatica. Poi, dopo quasi due settimane di corsa, zaaac! Fila via veloce l’olandese, pilotato magistralmente da un fenomenale Edoardo Affini e un gigantesco Wout Van Aert. In verità l’olandese, visto che c’è, si fa dare un passaggio anche da Van Uden che in pratica gli tira anche lui la volata. Per Olav è un gioco da ragazzi passare per primo sul traguardo ed è un obbligo vincere. Per l’olandese è il primo successo in questo Giro, il secondo dopo quello di un anno fa, la quarta vittoria stagionale, la numero 40 in carriera. Zaaac!
Casper VAN UDEN. 8. Parte lungo, il tulipano, perché spera di anticipare e rompere le manovre Visma, ma è lui a facilitare il lavoro a Kooij e a spalancargli in pratica la porta verso il trionfo. Ci prova, ma non ci va lontano.
Ben TURNER. 7. Il britannico della Ineos si misura con i migliori e con loro resta fin sul traguardo.
Mads PEDERSEN. 6,5. Grande il lavoro dei Lidl-Trek, che portano il danese a giocarsi lo sprint in buona posizione. Oggi, però, i Visma sono molto squadra e parecchio compatti, diciamo anche molto motivati: Mads fa già molto.
Kaden GROVES. 5. Manca l’Alpecin che conosciamo. Oggi squadra disunita, Kaden troppo isolato. Prova ad arrangiarsi, ma perde posizioni, soprattutto non ha la capacità e la forza di prendere la ruota di Van Uden che gli passa a fianco, lui resta lì, a guardare come si fa una volata. Oggi, spettatore.
Milan FRETIN. 6. Il 26enne belga della Cofidis ci prova ancora una volta, saltando da una ruota all’altra, provando a prendere scie e traiettorie. Non è facile con due/tre squadre troppo attrezzate, ma il ragazzo diretto da Roberto Damiani è sicuramente attrezzato di coraggio, e ci prova.
Max KANTER. 6. Il velocista tedesco ingaggia un duello con se stesso, e porta a casa il secondo piazzamento nei dieci.
Matevz GOVEKAR. 6. Il 25enne sloveno del Team Bahrain acciuffa dopo Napoli il secondo piazzamento nei dieci. Per uno che si arrangia come può, non è poi male.
Matteo MOSCHETTI. 6. Di frecce tricolori, oggi, non ce ne sono. Il 28enne portacolori della Q36.5 vola radente nelle retrovie e porta i nostri colori nella top ten.
Sam BENNETT. 5. Il 34enne irlandese della Decathlon non c’è, troppo poco per uno come lui. Volate anonime di uno che ha comunque un nome.
Luca MOZZATO. 5. Forse ci aveva abituato troppo bene, ma l’uomo che fa da sé e fa per tre, fino a questo momento, fa acqua.
Isaac DEL TORO. 8. Due secondi e un primo. Il primo è Kooij, i due secondi sono quelli che si sbafa il bimbo della Uae sul traguardo Red Bull km. Punture di spillo, che non fanno male, ma danno fastidio.
Andrea PIETROBON. 7,5. Gara d’avanguardia per il ragazzo del Team Polti VisitMalta, prima in compagnia degli altri due (Epis e Tarozzi) e poi nel finale da Solo, per ricordare che Polti è qui non Solo per i lavapavimenti e Vaporelle Polti, ma anche per il caffè monorigine di casa Polti.
Manuele TAROZZI. 7. Il 26enne faentino della VF Group Bardiani CSF Faizané non è lontano da casa, quindi parte all’attacco per mettersi in mostra su strade che conosce a menadito. Con lui Giosué Epis (Arkéa – B&B Hotels) e Andrea Pietrobon (Team Polti VisitMalta). Sono loro ad animare una tappa che è chiaramente già scritta, ma loro ci provano ugualmente. Solo per questo meritano il nostro plauso, il nostro ringraziamento. Bravi.
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