
Mathias Vacek continua a stupire in questo Giro d’Italia e nel suo paese, Beroun nella Repubblica Ceca, tutti stanno facendo il tifo per lui. Vacek ha 22 anni e forse sognava la maglia rosa, ma si sente ugualmente un super eroe, perché è diventato il secondo ciclista ceco della storia a indossare la prestigiosa maglia bianca di un grande giro, quella destinata al miglior ciclista under 25.
Il suo unico predecessore è stato Roman Kreuziger, ma sembra che il ventiduenne sia un vero e proprio cavallo di razza, tanto che può già dire di aver indossato la maglia bianca in due diversi grandi giri, perché lo scorso anno era stato il miglior giovane alla Vuelta dopo la cronometro d’apertura.
Sul podio per indossare la maglia bianca, Mathias Vacek è salito dopo la seconda tappa, ma dopo aver già fatto vedere la sua bravura nella prima.
«Sono felice. Non capita tutti i giorni di indossare la maglia di leader dedicata ai giovani in un grande giro. Questo è solo il mio secondo grande giro e posso correre di nuovo in bianco, quindi è qualcosa di speciale. E’ incredibile perché abbiamo la maglia rosa e la maglia a punti ciclamino con Mads, e io ho quella bianca».
Nato e cresciuto a Beroun in Boemia, Vacek ha dimostrato di essere altruista e invece di pensare alle sue ambizioni, nella quinta tappa ha continuato a lavorare per Pedersen, riuscendo così a farlo rientrare e a lanciarlo verso la vittoria di tappa. «Mi sentivo bene e avevo delle belle gambe – ha detro il ceco che inizialmente non aveva capito di poter competere per la vittoria di tappa - Mads mi ha detto di andare. Ho pensato che avrei dovuto aumentare il ritmo per accorciare un po' il distacco dal gruppo. Ma all'arrivo mi ha detto che avrei dovuto provare io ad attaccare. Il finale è stato più impegnativo del previsto, ma sono molto contento del risultato».
Mads Pedersen ha più volte detto di essere contento delle prestazioni del suo giovane compagno e che, molto presto, lo vedremo vincere gare importanti. Cresciuto nel Team Fratelli Giorgi, dove ha imparato a parlare bene italiano, il ceco è passato profesionista nel 2021 arrivando dagli juniores e saltando la categoria dilettantistica per approdare nella Gazprom. Nel 2022 ha vinto la sesta tappa dell'UAE Tour prima che la formazione russa venisse fermata in seguito all'invasione dell'Ucraina. Nel mese di agosto è passato come stagista alla Trek Segafredo e poi ha firmato un contratto con la formazione statunitense nella quale ha continuato il suo percorso di crescita.
Nel 2023 si è laureato campione nazionale della corsa in linea, nel 2024 ha vinto il titolo nella cronometro; in questa stagione, ha vinto la cronometro a squadre alla Valenciana e anche alla Vuelta dello scorso anno aveva ottenuto ottimi risultati, con un secondo posto a cronometro.
Vacek è ambizioso e quando la maglia ciclamino sarà al sicuro sulle spalle di Pedersen, allora potrà ritenersi libero per andare a conquistare una vittoria di tappa. «Puntiamo tutto su Mads, perché con la forma che ha dimostrato di avere, può fare veramente grandi cose. Per quanto riguarda me, so che la squadra ha fiducia e avrò la mia occasione al momento giusto».
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