
La quinta tappa del Giro d'Italia porta il gruppo da Ceglie Messapica a Matera per 151 km con un dislivello di 1.550 metri. Si tratta di una frazione sostanzialmente pianeggiante fino agli ultimi 35 km ma il finale, anche se mosso, non esclude un arrivo in volata.
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Nella prima parte si resta sull’altopiano delle Murge prima di scendere su Taranto e costeggiare la costa del Metaponto percorrendo la statale 106 a scorrimento veloce: a Massafra, km 43 e Marina di Ginosa, km 76m sono posti i traguardi volanti.
La corsa lascia poi la statale per dirigersi verso l’interno con il breve strappo di Bernalda e in seguito si prosegue su strade abbastanza larghe fino alla salita breve, secca e praticamente rettilinea (carreggiata larga) di Montescaglioso, unico Gpm di giornata, di 4a categoria. Da qui breve discesa e falsopiano in salita fino all’arrivo di Matera.
Gli ultimi chilometri sono caratterizzati da una rampa al 10% che immette su alcuni viali cittadini prima in leggera discesa e quindi in salita fino all’arrivo. A cavallo dell’arco dell’ultimo chilometro due curve verso sinistra (curva marcata ai 1200 m.) per immettere nel rettilineo finale lungo 300 metri tutto in leggera salita, terreno ideale per velocisti potenti.
IL TERRITORIO. Il Castello Ducale costruito dai Normanni nell’XI secolo è il più noto biglietto da visita di Ceglie Messapica, una delle più antiche città della Puglia che solo la distanza dal mare ha tenuto ai margini dei grandi flussi turistici Puglia ancora defilate dai grandi flussi turistici. Una fortuna per chi la scopre e può immergersi in un passato lontanissimo testimoniato dalle vestigia del popolo dei Messapi che la fondarono nel VII secolo a.C. E poco importa se oggi il suo aspetto è principalmente medievale, basta poco per andare molto più indietro nel tempo. Sono ben 18, per esempio, le specchie – monumenti megalitici alti fino a 20 metri - nelle immediate vicinanze del centro.
Ceglie Messapica si trova inoltre nel cuore della produzione del rinomato Olio extravergine d’oliva DOP che rappresenta una delle eccellenze gastronomiche della Puglia. E, a proposito di eccellenza, basta spostarsi di una quindicina di chilometri dall’abitato per raggiungere Grottaglie, la “Città della ceramica” dove operano ancora oggi decine di laboratori dove valenti artigiani, o sarebbe meglio definirli artisti, perpetuano l’opera di coloro che nel corso dei secoli hanno reso questa cittadina famosa nel mondo.
Pochi chilometri dopo il via i corridori raggiungeranno Martina Franca con il suo affascinante centro storico contraddistinto dal contrasto tra viuzze medievali e sontuosi edifici barocchi. Quindi è la volta di Massafra, addossata su una profonda gravina nelle cui pareti tufacee si aprono antichi insediamenti rupestri (preistorici e alto medievali) e cripte ornate di pitture spesso ancora in buono stato. La visita a questo stupefacente mondo sotterraneo è d'obbligo.
Per circa 40 chilometri si viaggia costeggiando le spiagge del Mar Ionio fino a Lido di Metaponto dove si volta decisamente verso l’entroterra. La tappa volge al termine, non le emozioni. Il parco archeologico di Metaponto con i suoi templi costruiti dai Greci 2500 anni fa regala uno straordinario tuffo nel passato di quella che al tempo era considerata la capitale della Magna Grecia.
A Montescaglioso, invece, si visita l’Abbazia benedettina di San Michele Arcangelo (1079), il più importante dei quattro complessi monastici che hanno fatto guadagnare a questo comune l’appellativo di “Città dei Monasteri”.
Matera, patrimonio dell’umanità Unesco fin dal 1993, è il regale traguardo della quinta tappa del Giro. Appena dopo l’arrivo dei corridori d’obbligo quindi una passeggiata alla scoperta della Città dei Sassi. Il borgo antico si divide in due rioni, il Sasso Caveoso e il Sasso Barisano, con al centro lo sperone roccioso della Civita dove sorgono i palazzi nobiliari e la Cattedrale. Lo spirito moderno della città si apprezza in particolare al MUSMA, il Museo della scultura contemporanea, considerato il principale museo italiano dedicato interamente alla scultura. Non tutti sanno, però, che Matera e Montescaglioso sono anche il cuore del Distretto industriale del mobile imbottito. Chi ha in mente di rifare il salotto può approfittarne.