GIRO D'ITALIA: VOLATA IMPERIOSA DI CASPER VAN UDEN A LECCE, 2° KOOIJ, 3° ZIJLAARD. 4° POSTO PER MADS PEDERSEN. VIDEO

GIRO D'ITALIA | 13/05/2025 | 17:00
di Federico Guido


La prima tappa italiana, la Alberobello-Lecce di 189 km, del Giro d’Italia 2025 sorride a Casper van Uden. L'olandese della Picnic PostNL si è imposto allo sprint sul traguardo di Lecce battendo, grazie a una volata lunghissima, i connazionali Olav Kooij (Visma Lease a Bike) e Maikel Zijlaard (Tudor Pro Cycling).


In ottica classifica generale non cambia nulla con Mads Pedersen (4° oggi) che resta leader davanti a Primoz Roglic (Red Bull BORA hansgrohe), al compagno Mathias Vacek e Brandon McNulty (UAE Team Emirates).

LA CRONACA – Subito dopo il via ufficiale a prendere il largo è Francisco Muñoz (Polti-VisitMalta) il quale, pur non trovando appoggio da parte di altri elementi del gruppo, va ad alimentare in solitaria la fuga di giornata. Il suo coraggio gli frutta i punti dell’unico GPM di giornata di Putignano (dove, alle sue spalle, Sylvain Moniquet anticipa il leader Fortunato recuperando una lunghezza all’azzurro nella classifica degli scalatori) sia al primo traguardo volante di giornata di Polignano a Mare (2° Jensen Plowright dell’Alpecin-Deceuninck davanti a Kooij, Pedersen e Strong). Raggiunti i 5’03” di margine, la squadra di Groves, la Visma Lease a Bike e la Lidl-Trek si mettono a controllare il ritmo in gruppo limando progressivamente lo svantaggio. Si procede con questo andamento per diversi chilometri e non si registrano più sussulti fino alla caduta in coda al plotone che coinvolge, tra gli altri, la maglia rosa Pedersen, Søren Kragh Andersen, Giulio Ciccone (Lidl-Trek), Romain Bardet (Team Picnic PostNL), Luke Plapp e Dorian Godon (Decathlon AG2R La Mondiale) e che, soprattutto, costa il ritiro a Nickolas Zukowsky (Q36.5). Ritrovata la concentrazione, è tempo per i girini di approcciare il Red Bull KM, traguardo volante con abbuoni che, dietro a Muñoz, vede sprintare per i secondi in palio i big di classifica con Del Toro che fa il gioco di Ayuso togliendo la seconda posizione a un Roglic che comunque riesce a guadagnare 2” su tutti i rivali per la maglia rosa. Sull’abbrivio, un manipolo di uomini prova un timido tentativo ma il gruppo controlla e in breve ricuce su di loro riportando così la calma. Prosegue dunque l’inseguimento a Muñoz che viene completato ai -56 km dal traguardo prima del traguardo volante di San Pancrazio Salentino vinto da Kooij (Visma Lease a Bike) su Pedersen (Lidl-Trek) e Groves (Alpecin-Deceuninck). A grande velocità il plotone, dunque, si avvicina a Lecce dove, ai -24km, entra nel circuito finale. Qui, dopo i brividi per la caduta di Muñoz (Polti-VisitMalta) e Søren Kragh Andersen (Lidl-Trek) che costringe sia Pedersen che Ciccone a spendersi per rientrare, ha luogo una volata piuttosto caotica da impostare che, alla fine, viene vinta da Casper van Uden (Picnic PostNL). Con uno sprint molto lungo, l’olandese (al primo trionfo in questo 2025) riesce a mettersi alle spalle i connazionali Olav Kooij (Visma Lease a Bike) e Maikel Zijlaard (Tudor Pro Cycling), mentre Pedersen chiude ai piedi del podio confermando sia la leadership in classifica generale che quella a punti.

In ottica azzurra, grazie al declassamento di Max Kanter (XDS Astana) che da quinto viene relegato al 103° posto, da registrare come sia Matteo Moschetti (9°) che Enrico Zanoncello (10°) abbiano portato a casa un piazzamento in top ten.

Domani si ripartirà da Ceglie Messapica per raggiungere Matera con una frazione (la quinta) di 151 chilometri il cui finale, piuttosto insidioso, potrebbe tagliar fuori gli sprinter puri e arridere ai puncheur più esplosivi.

ORDINE D’ARRIVO

1. Casper Van Uden (OLA/Picnic-PostNL) - 4:02:21

2. Olav Kooij (OLA/Visma-Lease a Bike) - s.t.

3. Maikel Zijlaard (OLA/Tudor Pro Cycling) - s.t.

4. Mads Pedersen (DAN/Lidl-Trek) - s.t.

5. Kaden Groves (AUS/Alpecin-Deceuninck) - s.t.

6. Sam Bennett (IRL/Decathlon-AG2R) - s.t.

7. Paul Magnier (FRA/Soudal-Quick Step) - s.t.

8. Ben Turner (GBR/Ineos Grenadiers) - s.t.

9. Matteo Moschetti (ITA/Q36.5) - s.t.

10. Enrico Zanoncello (ITA/VF Group-Bardiani CSF-Faizanè) - s.t.

CLASSIFICA GENERALE

1. Mads Pedersen (DAN/Lidl-Trek) - 11:44:31

2. Primoz Roglic (SLO/Red Bull-Bora) a 0:07

3. Mathias Vacek (CZE/Lidl-Trek) a 0:14

4. Brandon McNulty (USA/UAE Emirates-XRG) a 0:21

5. Isaac del Toro (MES/UAE Emirates-XRG) a 0:22

6. Juan Ayuso (SPA/UAE Emirates-XRG) a 0:25

7. Max Poole (GBR/Picnic-PostNL) a 0:33

8. Antonio Tiberi (ITA/Bahrain-Victorious) a 0:34

9. Michael Storer (AUS/Tudor Pro Cycling) a 0:36

10. Giulio Pellizzari (ITA/Red Bull-Bora) a 0:40

In aggiornamento.

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COMMENTI
La bellezza del Giro
13 maggio 2025 17:32 Bullet
Oggi sì che Vegni dovrebbe alzare la voce, perché non è possibile che in una tappa così, con questo pubblico, nessuno, a parte la Polti, volesse andare in fuga per animare un po' la corsa. Invece in Rai hanno alzato un polverone, ancora prima che finisse la corsa, per due restringimenti in 10 km di circuito cittadino, quando invece oggi bisognerebbe solamente dire grazie pubblico e grazie Giro di farci vedere posti e un calore così.

Considerazione
13 maggio 2025 17:56 italia
Complimenti a Van Uden per la vittoria ed anche al suo staff; per la prima volta che seguo il ciclismo qualcuno ha capito quello che avevo capito da qualche decennio: ossia i caschi degli sprinter devono essere aerodinamici con tanto di visiera perché ai 70 orari e molto vantaggioso; preciso che non e che indossando il casco aereo si vince m sicuramente qualche decina di centimetri di guadagna. Possibile che gli scienziati che fanno gallerie del vento tunnel o sottopassi non ci arrivano?

@italia
13 maggio 2025 18:13 Bullet
Quello è un dettaglio tecnico che oggi sarebbe stato bello venisse fatto notare a dovere anche in tv ma come ho già scritto si parlava di altro. Tutto vero quello che dici però oggi c'erano 21 gradi, ecco, fossero stati 30 e passa, 5 ore sotto il sole con quei caschi, che non hanno aperture dal naso in su, non penso si riescano a fare senza andare in fusione completa, però è stata una bella novità dato che lo indossava tutta la squadra.

Xbullet
13 maggio 2025 18:34 italia
Ma il casco lo possono cambiare anche a 35 km o anche prima esempio il tempo di una crono medio lunga non mi sembra una cosa impossibile.

Considerazione
13 maggio 2025 18:40 italia
Altro aspetto che rilevo per i velocisti; ma perché non indossano i copriscarpe aereo; ma non vedete che le scarpe con lacci bottoni fessure ostacolano l'aereodinamicita'; fatevi capire per una crono di 53 orari di indossano e per una volata a 70 no ? Opinione personale

@italia
13 maggio 2025 18:41 Bullet
Non so se da regolamento si può cambiare anche se non è danneggiato come dopo una caduta. Per cambiarlo bisogna percorrere un breve tratto senza e ste cose non sono molto ben viste oggi, o ci si ferma altrimenti. In ogni caso non so se si possa fare.

Xbullet
13 maggio 2025 19:00 italia
Ma come in corsa si può cambiare la bici e non il casco?

@italia
13 maggio 2025 20:02 Bullet
La bici è punzonata e per forza deve poter essere cambiata in corsa, il casco ho qualche dubbio perché è un altro campo rispetto alla bicicletta, non avendo la risposta spero di sentire qualcuno che spieghi bene il tutto...spero.

Rai
13 maggio 2025 20:07 Stef83
In Rai lo hanno detto e come del casco...

@stef83
13 maggio 2025 20:25 Bullet
Io non l'ho sentito quando andava fatto notare, cioè all'arrivo o poco dopo, comunque sarà.

Bullet
13 maggio 2025 21:04 Stef83
C'è Rai Play se non ti fidi! Anche per me spesso in Rai si perdono, ma stavolta questa cosa l'hanno fatta notare!

Italia eBullet
13 maggio 2025 22:24 Tola Dolza71
Il casco credo si possa cambiare solamente mettendo piede a terra in quanto risulta essere un elemento di sicurezza che va indossato per tutta la durata della corsa.

XTola Dolza71
13 maggio 2025 23:06 italia
Se così è allora si può prospettare un miglioramento tecnico degli sprinter in quanto a poca distanza dall'arrivo si può indossare un presidio più performante; ribadisco l'importanza dei copriscarpe aerodinamici vedere studio pubblicato sulla rivista la bicicletta del 2007; chiedo ai commentatori tv se nelle fasi della tappa di domani si può trattare di questo argomento. Saluti a chi legge e buonanotte

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