QUELLA PICCOLA ITALIA CHE DEVE LOTTARE CON I POGACAR DEI FATTURATI

GIRO D'ITALIA | 10/05/2025 | 10:58
di Pier Augusto Stagi

L’inizio è stato bello e buono, per noi italiani. Certo, non si è vinto, non abbiamo portato a casa la prima rosa, ma con Ciccone, Busatto, Ulissi e Piganzoli ci siamo fatti vedere eccome.


Siamo in 48 e possiamo davvero far saltare il banco, provare a fare un “bel casino”, come ama dire e fare Giulio Ciccone, uno che si fa guidare dall’istinto, perché l’istinto ce l’ha da vendere. La nostra è una folta e variegata flotta tricolore, che è forte di tante nuove forze pronte – si spera – a spiccare il volo, o per lo meno a spiccare, a farsi vedere.


Non sarà facile, non sarà semplice, soprattutto per le nostre due forze tricolori, la VF Group Bardiani CSF Faizané e la Polti VisitMalta, le formazioni dirette da Bruno e Roberto Reverberi e da Ivan Basso, due vasi di coccio in mezzo a due vasi di ferro. Due formazioni che sono incubatrici di talento e che devono fare di necessità virtù, un po’ come diceva Maurizio Sarri – grande appassionato di ciclismo – quando con il suo Napoli lottava al cospetto della Juventus con un terzo del fatturato. O la stessa Juventus che in Europa vantava l'11mo fatturato della Champions League.

Si vince se si hanno i talenti e i talenti si possono avere con le risorse. Se le risorse sono la metà delle ultime due invitate al Giro, come Tudor e Q36.5 che hanno dei budget da 25 e 18 milioni di euro, contro la metà (nove milioni in due), sia dell’una che dell’altra, beh, ecco che la questione si fa un po’ più complicata. Basti pensare ad una cosa: nove i milioni di euro per VF Group  (4 milioni) e Polti (5 milioni), e 6 milioni l’ingaggio offerto da Q36.5 al solo Tim Pidcock: credo che non serva aggiungere altro. È come lottare tutti i giorni, contro un gruppo pieno zeppo di Pogacar: se ci si piazza è già un'impresa.


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COMMENTI
Profesional
10 maggio 2025 11:41 Luigi Rossignoli
Le squadre spagnole hanno i stessi problemi ma mi sembrano più competitivi!
Forse hanno più occhio nel vedere corridori buoni…?
È una domanda……
Luigi

Realtà (nota)
10 maggio 2025 11:54 Bullet
Ormai questo tema non è più una novità, se gli altri crescono un motivo ci sarà pur e poi, francamente, se si continua a sperare nella vittoria che salva la stagione sempre con gli stessi atleti o rincalzi mentre gli altri salgono di livello, non è che si possa poi sempre nascondersi dietro a questi discorsi. Questa è la nostra realtà, di un paese in cui il ciclismo è stato, ahimè, messo da parte, prendere o lasciare. Io addirittura ero contro l'aumento delle wild card così, se al Giro non ci fosse stato neanche un team italiano, almeno era un segnale forte verso l'alto per smuovere qualcosa anziché andare avanti così che è solo un modo per allungare il brodo, e la fine tanto sarà la stessa magari nel silenzio fuori stagione quando nessuno ci farà più caso.

Calcio,calcio,calcio
10 maggio 2025 12:36 VanderLuca
In Italia quando si vuole spiegare un concetto o fare un sillogismo si prende il calcio come esempio..... già proprio quel calcio in cui vengono investite tutte le risorse (persino statali) per avere risultati scadenti ormai da anni (nazionale eliminata nell'ordine da Nuova Zelanda/Slovacchia),Costarica,Svezia,Macedonia del Nord e Svizzera....ma di cosa stiamo parlando!!!! Investimenti nel ciclismo? Non accadrà mai!!!

Solito articolo
10 maggio 2025 14:51 Albertone
Si chieda a Basso, come mai a fronte di decine e decine di articoli, non ottengono nessun risultato. Chiedeteglielo pero', perche articoli sui programmi Polti li leggono tutti. Ma i risultati latitano,da anni. Voglio vedere se pubblicate il commento

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