
Tra i debuttanti al Giro d’Italia c’è anche Tom Pidcock, che per la prima volta correrà sulle strade della corsa rosa. Il britannico ha ricevuto la libertà di correre come preferisce da parte del suo team Q36.5 Pro Cycling e a sorpresa ha detto di non avere ambizioni per la classifica generale, anche se per la prima tappa un pensiero potrebbe farlo. Forte di tre piazzamenti nella top 10 nelle Ardenne, impreziositi da un podio alla Freccia Vallone, Pidcock parte dall’Albania con grande fiducia.
«Sentivo di migliorare a ogni gara: dopo la Milano-Sanremo, a dire il vero, avevo perso un po' il ritmo, ma poi sono riuscito a ritrovarlo e adesso non vedo l'ora di correre».
Come già detto, questa è la prima esperienza di Pidcock al Giro d'Italia e finora, il britannico non sta provando le stesse sensazioni di quando era in procinto di correre il Tour de France. «Non sembra ancora di essere a un grande giro, forse perché siamo in Albania, che non ha una storia ciclistica così ricca come altri paesi che hanno una tradizione più antica. Ma onestamente sono felice di essere qui perché mi trovo in un posto che non avevo mai visto prima. Questo è uno dei grandi vantaggi di questo lavoro: viaggiare in posti nuovi. Ho lavorato duramente lontano dai riflettori per l'ultima settimana e mezza, un po' isolato da tutto. Non ho ancora avuto la solita sensazione di essere a un grande giro».
Per quanto riguarda i suoi obiettivi, Pidcock è molto chiaro: è qui per vincere tappe e non per la classifica generale. «Il mio obiettivo è vincere. Correre forte ogni giorno, essere davanti con i migliori e divertirmi. Ma no, non mi interessa la classifica generale».
Quindi a differenza di quanto si era potuto immaginare, Pidcock ha chiarito quello che sarà il suo ruolo alla corsa rosa e non è interessato neanche a vestire la prima maglia rosa. «Realisticamente? No, non penso proprio che sia per me. È la prima tappa di un Grande Giro, quindi possiamo aspettarci una giornata dura. Ma vedremo cosa succederà. Se sono abbastanza lucido per vincere il Giro? Non è mai questa l'intenzione. Siamo qui per vincere il maggior numero di tappe possibile».
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