PHILIPSEN. «NON SONO ANCORA AL TOP, MA LA ROUBAIX E' LA MIA CORSA»

PROFESSIONISTI | 12/04/2025 | 08:24
di Francesca Monzone

Domani Jasper Philipsen sarà al via della sua quinta Parigi-Roubaix e, dopo il secondo posto del 2023 e del 2024 sempre alle spalle del compagno di squadra Mathieu van der Poel, questo 2025 potrebbe diventare il suo anno vincente. Il belga ama vincere, ma considerando le qualità di Van der Poel, si accontenterebbe di arrivare ancora una volta secondo alle sue spalle. «Arrivare di nuovo secondo dietro a Mathieu? Sarebbe comunque una vittoria. Per la squadra e per me». Nessuno sa quali effettivamente siano le condizioni di Philipsen, che era caduto alla Nokere Koerse e alla Milano-Sanremo non aveva brillato.


«Quell'incidente mi tormenta ancora. Ho avuto un leggero colpo di frusta, un po' di indolenzimento muscolare e qualche mal di testa occasionale. Non è niente di ingestibile e sto seguendo le cure, quindi non è una scusa. Ma non sono ancora completamente a mio agio quando sono in bici».


L'allenamento delle ultime settimane non è sempre andato liscio, e guardando indietro anche a corse come Attraverso le Fiandre, non è stato impeccabile. «Alla Gent-Wevelgem e alla Scheldeprijs sono riuscito a ritrovare un po' di fiducia in me stesso. In ogni caso, ho lavorato sodo per essere pronto. Spero che questo sforzo venga ricompensato domenica».

La Parigi-Roubaix è una corsa adatta a Philipsen forse più di qualsiasi altra classica e i due piazzamenti dietro al suo capitano ne sono la conferma. Poi non basta solo la preparazione fisica e bisognerà capire come si svilupperà la corsa.

«Non sarà come il Giro delle Fiandre, dove le salite continuano ad arrivare di continuo e quindi anche lo sforzo è ininterrotto. Si tratta più di posizionarsi e sopravvivere al pavé, è il tipo di corsa che amo. Mi piace molto il rumore e il ritmo che si fa sul pavé. Come squadra, ci sentiamo a casa nell'Inferno del Nord. Ci schieriamo con un gruppo forte: tutti ragazzi che sanno come muoversi sulle pietre, con l'esperienza e la tenacia che servono. Se riusciamo a evitare la sfortuna e a portare a termine la nostra corsa, non c'è motivo per cui non possiamo puntare a un altro risultato importante».

Ieri mattina Philipsen ha raggiunto suoi compagni di squadra per una ricognizione del percorso e le impressioni sono state positive, considerando anche le variazioni all’ingresso della Foresta di Arenberg.
«Ci sono state alcune modifiche. L'approccio rivisto alla Foresta d'Arenberg ci porterà ad avere sicuramente velocità inferiori in entrata nella Foresta e questo renderà le cose un po' più sicure. È senza dubbio un miglioramento rispetto allo scorso anno, quando c’era la chicane».


Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Si parla spesso di giusto compromesso, non una semplice frase fatta, ma una vera benedizione per prodotti che si identificano perfettamente con il loro rapporto qualità-prezzo. VISION, solido ed innovativo partner tecnico per le ruote di numerosi team professionistici (team World Tour e...


Marino Kobayashi si ritira dal ciclismo professionistico. Rispettando la sua decisione, il JCL Team UKYO conferma che il corridore lascia la squadra. Il 30enne ha vinto il campionato nazionale giapponese su strada, nella prova in linea élite, per la seconda...


Tra gli obiettivi dell’UCI, c’è quello di ridurre la velocità nel gruppo al fine di migliorare la sicurezza, in particolare quando ci sono corse destinate a concludersi con una volata A prima vista, questa misura sembrerebbe essere uguale per tutti,...


Molti hanno visto quella di Alessandro Fancellu come una rinascita, il segnale di aver ritrovato finalmente la strada, ma in realtà l’atleta comasco non si era mai effettivamente perso, aveva solo bisogno di trovarsi nell’ambiente giusto. Nel 2025 con l’approdo...


La 86a edizione del Giro dell'Appennino in programma oggi sulle strade del Basso Piemonte e del Genovesato ha avuto, nella serata di ieri, il consueto prologo con la cena di gala al ristorante al Serro dell'hotel Mercure Genova San Biagio....


Doppio appuntamemto quest'oggi con il Giro dell'Appennino: 86a edizione per la corsa maschile, debutto per quella femminile. Alla prova maschile sono iscritte tre formazioni WorldTour (la Uae Emirates XRG, la Xds Astana e la Intermarché Wanty con diversi giovani), quattro...


Prendete due giornalisti che fanno della ricerca storica e della minuziosa archiviazione la loro cifra peculiare, date loro un'idea un po' folle che quella di scavare tra tomi e archivi per ricostruire la storia di tutte le nazionali italiane della...


Tra le tante verità emerse dall’ultimo Giro – partire dall’Al­ba­nia è un ottimo affare ma un triste spettacolo, la filosofia dei punti ormai ha stravolto l’idea fondante del ciclismo di correre solo per la vittoria, un tracciato con due settimane...


Si chiama “Dolomiti Tour for Safety” ed è la più recente sfida di Antonio Cortese. Una avventura, quella intrapresa nei giorni scorsi dal cicloamatore canturino testimonial della Associazione Io Rispetto il Ciclista, nata con uno scopo preciso: sensibilizzare l’opinione pubblica...


A una settimana dai Campionati Toscani in Garfagnana, gli allievi a Ponte a Ema hanno disputato la gara di anteprima. Nella località fiorentina la 76^ Coppa Sei Martiri-Memorial-Gino Bartali il grande campione nato a Ponte a Ema dove riposa. La...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024