
L'inno cantato a squarciagola con le compagne, i fiori da regalare a mamma Guidina e un abbraccio a papà Ferdinando, che per una volta ha lasciato orto e animali per seguire dal vivo la sua bimba, per cui il tricolore è ormai una seconda pelle.
Elisa Longo Borghini si è confermata la regina d'Italia e lo racconta con l'emozione della veterana: «Non è mai facile partire da favorita e vincere, ma con la squadra abbiamo preso le redini fin da subito, devo dire grazie a tutta la squadra che ha fatto il forcing sulla salita più dura, oggi senza le mie compagne non avrei vinto. Quasi senza volerlo ci siamo ritrovate in tre. Sono davvero affezionata al Campionato Italiano, è una corsa che va sempre onorata, quando parto ho in mente di dare il massimo, portare il tricolore per un altro anno è davvero un grande onore. La foratura negli ultimi chilometri? Sentivo il tubeless che si stava sgonfiando, ho atteso l’ammiraglia per poi cambiare bici e non correre rischi, poi qualcuno in effetti il mio meccanico se l'è preso, ma alla fine è quasi tutto andato liscio».
E ancora, in attesa di salire sul podio: «Per me è una grande emozione, questo è il primo titolo che conquisto con l'UAE Team ADQ. Dedico questa vittoria alla squadra e al mio allenatore Paolo Slongo, che ha sempre creduto in me anche quando io non credevo in me stessa, e naturalmente a mio marito Jacopo (Mosca, professionista della Lidl Trek, ndr) perché mi ha supportato e sopportato molto. Questo campionato italiano mi ha dato delle buone risposte in vista del Giro d’Italia Women che partirà fra qualche giorno. Le motivazioni sono alte, personalmente mi presento alla partenza resettando tutto, un po’ come fosse l’anno zero, anche se un anno fa ho vinto la maglia rosa».